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Sistema linfatico e linfoadenopatia

Nonostante le numerosissime funzioni e la sua fondamentale importanza per la salute, il sistema linfatico rimane a molti ancora sconosciuto. Vediamo quindi di cosa si tratta e quali sono le cause più comuni di linfoadenopatia, ovvero un ingrandimento dei linfonodi.

Il sistema linfatico è una rete complessa costituita da vasi, linfonodi ed organi linfatici. Possiamo definire il sistema linfatico come un sistema “circolatorio”, tuttavia privo di un cuore pulsante, che si sviluppa parallelamente al sistema sanguigno. Non contiene sangue ma linfa, un fluido organico composto da acqua, proteine, lipidi e globuli bianchi. La struttura ramificata che lo caratterizza può essere paragonata ad un albero, in cui le più piccole estremità sono i capillari linfatici. Essi sono a stretto contatto con il microcircolo sanguigno dal quale sono separati solamente dall’interstizio, una rete tridimensionale di cellule e fibre in cui si trova il fluido interstiziale. Questo fluido è formato da quella quota di liquidi che viene spinta fuori dalla circolazione arteriosa a livello capillare. Il fluido interstiziale deriva quindi dal plasma sanguigno che forzato dalla pressione arteriosa si accumula a livello dell’interstizio. A questo livello sono individuabili degli spazi liberi tra la rete di cellule e fibre che formano dei canali virtuali privi di parete. Qui il fluido scorre e viene infine raccolto dai capillari linfatici, all’interno dei quali prende il nome di linfa. I capillari confluiscono poi in vasi più grandi detti vasi linfatici. Poichè come anticipato questo sistema è privo di un organo che funga da pompa, la linfa si muove contro la forza di gravità grazie alle contrazioni dei muscoli scheletrici, ai movimenti respiratori e alle contrazioni della muscolatura liscia. Sono presenti inoltre delle valvole che garantiscono che il flusso linfatico sia unidirezionale. Questa rete linfatica mette in relazione i cosiddetti organi linfatici, suddivisi in primari (timo e midollo osseo) e secondari (linfonodi e milza).

Sistema linfatico e tossine

Grazie a questa organizzazione il sistema linfatico rappresenta un sistema essenziale per l’omeostasi dei fluidi tessutali. Il fluido interstiziale infatti si forma costantemente in tutti i tessuti vascolarizzati, in quantità più rilevanti se vi è presenza di patogeni o in caso di danno tissutale. L’equilibrio dei fluidi tessutali è quindi costantemente garantito dalla funzione di drenaggio del sistema linfatico. Generalmente infatti si stima che della quota totale di fluidi che giungono a livello capillare dalla circolazione arteriosa, circa l’85% venga riportato verso il cuore dal sistema venoso mentre il 15% fuoriesca dal sistema circolatorio sanguigno e venga recuperato dal sistema linfatico. Non solo, il sistema linfatico si occupa anche di tossine e rifiuti metabolici, fungendo da vero e proprio raccoglitore di rifiuti tissutali. Ne consegue che un rallentamento di questo sistema si ripercuota sui tessuti che ad esso si affidano per l’eliminazione. Se le tossine e gli scarti metabolici non vengono allontanati in modo corretto, tessuti ed organi si affaticano diventando meno efficienti.

 

Sistema linfatico e immunità

Il sistema linfatico rappresenta la sede in cui i soldati del sistema immunitario ovvero i globuli bianchi vengono prodotti ed addestrati. Queste cellule combattono le infezioni e distruggono cellule tumorali e batteri presenti nel flusso linfatico. Come sopra accennato, gli organi linfoidi sono divisi in primari, se contribuiscono alla produzione di globuli bianchi attivi, e secondari, se li ospitano solo dopo che questi hanno trascorso un periodo di maturazione negli organi primari. La loro maturazione è un processo graduale che punta non solo a rendere efficiente il riconoscimento dei patogeni ma soprattutto alla tolleranza nei confronti di tutto ciò che non rappresenta una minaccia per l’organismo. Sappiamo infatti i danni che possono derivare da un’attivazione impropria o eccessiva del sistema immunitario, come accade nelle patologie autoimmuni.
Linfoadenopatia: quando il linfonodi si ingrossano
Come abbiamo accennato i linfonodi fungono da stazioni di controllo lungo la via della linfa. Essi filtrano e valutano il contenuto della linfa per bloccare eventuali patogeni. Quando è in corso un’infezione, i linfonodi del collo, delle ascelle o dell’inguine diventano gonfi e doloranti perché carichi di globuli bianchi. Tuttavia l’ingrossamento linfonodale non avviene solamente per cause infettive. Vi possono essere anche cause infiammatorie. Quando c’è un’infiammazione in un tessuto, aumenta la quota di fluido interstiziale che si viene a formare e si rende necessaria un’importante attività di drenaggio a carico del sistema linfatico. Così i linfonodi che drenano questa area possono apparire ingrossati. Pensiamo ad esempio all’ingrandimento dei linfonodi del collo in conseguenza ad un intervento dentistico. Un’altra possibile causa è quella tumorale, sia nei tumori che riguardano i linfonodi (linfomi) che in quelli a cairco di aree vicine ai linfonodi ingranditi (ad esempio ingrandimento dei linfonodi ascellari nel tumore mammario). Vista la varietà di condizioni in cui si può manifestare un ingrossamento linfonodale è importante che ogni caso venga valutato in maniera personalizzata nel tempo di qualche giorno/settimana e che venga stabilita una correlazione con eventuali patologie concomitanti (forme influenzali, intervento dentistico, infezioni agli arti, etc).

FONTI

(1) Maini, R.; Nagalli, S. Lymphadenopathy. In StatPearls; StatPearls Publishing: Treasure Island (FL), 2022.
(2) Liao, S.; von der Weid, P. Y. Lymphatic System: An Active Pathway for Immune Protection. Semin. Cell Dev. Biol. 2015, 38, 83–89.
(3) Breslin, J. W.; Yang, Y.; Scallan, J. P.; Sweat, R. S.; Adderley, S. P.; Murfee, W. L. Lymphatic Vessel Network Structure and Physiology. Compr. Physiol. 2018, 9 (1), 207–299.
(4) Randolph, G. J.; Ivanov, S.; Zinselmeyer, B. H.; Scallan, J. P. The Lymphatic System: Integral Roles in Immunity. Annu. Rev. Immunol. 2017, 35, 31–52.

Dott.ssa Miriam Girardini

Laurea Magistrale in Farmacia. PhD in Scienze del Farmaco, delle Biomolecole e dei Prodotti per la Salute. Nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica

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