
Negli ultimi decenni un numero crescente di esperti ha dedicato la propria ricerca allo studio del complesso mondo del microbiota umano, spesso focalizzando l’attenzione sull’habitat corporeo di maggiore interesse: l’intestino.
Microbiota intestinale
Il termine microbiota intestinale, infatti, descrive l’ampia e dinamica comunità di microrganismi che alberga in questo distretto corporeo, così importante da essere definito un secondo cervello.
Dalla convivenza ottimale tra essi e l’organismo dell’ospite derivano numerosi e fondamentali vantaggi che non solo offrono protezione ma contribuiscono anche a determinare uno stato di “buona salute” lungo tutto il corso della nostra vita.
E’ come se ci fosse un dialogo tra questi microrganismi e il loro ospite che crea quell’equilibrio noto come eubiosi: una condizione di “armonia” che contribuisce a proteggerci dai patogeni esterni e dall’insorgenza di patologie.
Inevitabilmente, essa è facilmente alterabile da svariate circostanze esterne come l’alimentazione, lo stress, le infezioni batteriche, purtroppo, anche dalle terapie antibiotiche. Per questo motivo l’integrazione di probiotici può contribuire a ristabilire l’equilibrio nella flora intestinale dopo momenti di stress fisico.
Synteract: L’interazione di tre ceppi batterici
Le interazioni batteriche possono essere tra loro molto diverse, i microrganismi possono essere:
- batteri simbionti, che colonizzano un determinato organo apportando un vantaggio (es. flora vaginale);
- batteri commensali, comunemente presenti sulla pelle, sulle mucose o in un organo specifico e che non causano né danni, malattie e disturbi né particolari vantaggi;
- batteri patogeni, responsabili dell’insorgenza di patologie e danneggiamento ai tessuti poiché presenti o in un organo diverso da quello “abituale”, o in gran quantità o costretti a non poter più essere commensali.
Dalla grande interdipendenza e dialogo tra questi microrganismi, microbi e il loro ospite viene a definirsi quell’equilibrio noto come eubiosi, una condizione di “armonia” che contribuisce a proteggerci dai patogeni esterni e dall’insorgenza di patologie.
Inevitabilmente, essa è facilmente alterabile da svariate circostanze esterne come l’alimentazione, lo stress, patogeni infettivi e, purtroppo, dallo stesso trattamento con antibiotici. I probiotici possono “collaborare” tra loro e svolgere le loro funzioni in maniera “sinterattiva” al fine di migliorare le difese intestinali dell’ospite e favorirne il corretto svolgimento delle naturali funzioni.
Tra queste una miscela molto interessante ed efficace è la formula SynterAct in cui sono presenti tre ceppi Bifidobacterium breve M-16V, Bifidobacterium lactis HN019, Lactobacillus rhamnosus HN001 che grazie alla loro interazione garantiscono un miglioramento delle condizioni intestinali e un conseguente rafforzamento delle difese immunitarie nei bambini.
Come e quando si assumono i probiotici?
I probiotici sono presenti in commercio come integratori alimentari e prodotti farmaceutici da banco formulati in polvere, gocce, compresse e capsule. Il loro utilizzo a scopo preventivo e nei casi di diarrea e malessere risulta, dunque, positivo per il recupero delle normali condizioni fisiologiche.
Le modalità di assunzione devono essere valutate alla luce di due fattori negativi che influenzano la sopravvivenza dei probiotici nello stomaco: il basso pH gastrico e la presenza di pepsina (enzima digestivo contenuto nel succo gastrico).
Il pH gastrico fisiologico varia da 2,5 a 3,5, ma può diminuire fino a 1,5 o aumentare a 6 dopo l’assunzione di cibo; mentre il tempo di svuotamento gastrico varia notevolmente da individuo a individuo e a seconda del grado di riempimento dello stomaco e del volume dello stesso.
A tal proposito, recenti studi hanno valutato le caratteristiche di protezione di alcune matrici alimentari fermentate (latte, cereali, verdure) su 2 ceppi di L. rhamnosus esposto a quattro diversi succhi gastrici simulati. Dai risultati ottenuti, alcuni di questi cibi si sono dimostrati una preziosa fonte di protezione nei confronti della vitalità dei probiotici. Pare che il tipo di alimento con cui il probiotico viene assunto possa influenzarne positivamente la vitalità, in particolare gli alimenti solidi sono più efficaci delle bevande nel promuovere una corretta funzione del sistema intestinale.
Le simulazioni in vitro del processo digestivo, infatti, offrono un suggerimento preliminare circa la maggiore efficacia dei probiotici assunti a stomaco pieno, al fine di garantirne una migliore sopravvivenza durante il transito e quindi un maggior numero di cellule vive e attive che raggiungono la sede intestinale.
Infine, la durata della loro assunzione può variare da 1 a 2 settimane sulla base dei fattori che hanno causato disbiosi o delle terapie farmacologiche in corso.
Ad ogni modo, per ulteriori indicazioni sull’idonea assunzione dei probiotici, è consigliabile rivolgersi sempre al proprio medico o farmacista di fiducia.
Perchè assumerli al rientro a scuola e quali sono i benefici?
I più piccoli?
Per i più piccoli può essere fondamentale assumerli per un potenziamento del sistema immunitario: vediamo perché.
Il tratto gastrointestinale non è solamente deputato alla digestione e all’assorbimento del cibo, ma grazie alla flora batterica riveste un ruolo centrale nello sviluppo e nella modulazione del sistema immunitario.
I probiotici aiutano il sistema immunitario a riconoscere i microrganismi “cattivi” che potrebbero essere potenzialmente patogeni per noi.
La stretta relazione tra flora batterica intestinale e sistema immunitario non sorprende: ricordiamo che la mucosa intestinale è la più ampia superficie dell’organismo a contatto con microbi e antigeni e che la flora batterica ha un’interazione diretta con la mucosa e con i suoi sistemi di difesa.
Possiamo quindi dire che il nostro intestino rappresenta un importante “fronte immunitario”. È dunque fondamentale proteggerlo adeguatamente per reagire positivamente allo stress e agli stimoli esterni.
Questo è valido a maggior ragione nei più piccoli, i quali sono maggiormente colpiti da patologie intestinali.
Gli asili e le scuole primarie sono luoghi in cui è alta la possibilità di infezioni. Una buona prevenzione con i fermenti lattici, nel periodo di rientro a scuola, può dimostrarsi utile nel potenziare il sistema immunitario e ridurre nei più piccoli la possibilità di sviluppare patologie gastrointestinali per lo più di origine virale.
Media età?
Anche per i ragazzi di media età risulta utile una prevenzione con i fermenti lattici, i quali potenziano il sistema immunitario prevenendo lo sviluppo di molte patologie e di allergie.
I più grandi?
Stesso discorso per i ragazzi che frequentano le scuole superiori. Per i quali, oltre a migliorare e potenziare il sistema immunitario, i probiotici contribuiscono a migliorare il benessere cognitivo.
I prebiotici e i postbiotici possono anche stimolare specifici probiotici e batteri benefici che influenzano le comunicazioni tra l’intestino e il cervello e, in ultima analisi, la salute mentale ed emotiva.
D’altronde si sa, intestino e cervello sono due facce della stessa medaglia.
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