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Storia della Coca Cola, storia di farmacisti

Bevanda unica, dal gusto inconfondibile, una delle più famose e diffuse nel mondo.

Intorno a lei sono nate pubblicità, mostre, oggetti da collezione.

I suoi colori, il bianco e il rosso, che ricordano i colori dell’abito di Babbo Natale, hanno dipinto negli anni le vetrine dei locali e le pareti delle nostre camerette.

La Coca Cola è un’icona mondiale che ha alimentato storie, miti, leggende. Smart drink dall’animo frizzante, affonda le sue origini nella storia di fine ‘800 e lega il suo successo ai nomi di illustri e brillanti scienziati, medici e farmacisti.

Paolo Mantegazza e il suo saggio

Italiano nato a Monza nel 1831, personaggio eclettico, fisiologo, patologo, igienista, antropologo,  Paolo Mantegazza aveva compiuto numerosi viaggi in Sud America, in Perù, per osservare, studiare e sperimentare gli effetti della masticazione delle foglie di Coca. Tornato in Italia, nel 1859 scrisse un saggio dal titolo “Sulle virtù igieniche e medicinali della coca e sugli alimenti nervosi in generale”, nel quale descrisse non solo la storia della Coca, ma anche i suoi utilizzi e le sue virtù terapeutiche. Il saggio di Mantegazza ebbe un’elevatissima risonanza scientifica e non solo, tanto che le foglie di coca cominciarono ad essere utilizzate per curare stati di debolezza e depressione, l’esaurimento, le malattie psicofisiche e gli stati di convalescenza.

Angelo Mariani e il Vin Mariani

Fu nel 1863, quattro anni dopo la pubblicazione del saggio di Mantegazza, che il chimico Angelo Mariani brevettò una bevanda a base di vino e di Coca, il Vin Mariani, che ebbe ben presto un successo clamoroso, sia in campo medico che per uso voluttuario.

La preparazione di mezzo litro di Vin Mariani prevedeva la macerazione di 57 grammi “delle migliori foglie di Coca del Perù” in vino Bordeaux a 17 gradi. Conteneva 0,22 grammi di coca base (precursore della cocaina) per litro.

Il Vin Mariani ebbe innumerevoli estimatori tra cui Papa Leone XIII. Egli concesse a Mariani una medaglia d’oro al valore per i benefici riconosciuti all’uso del vino stesso. Il Mariani raccolse anche le foto e le testimonianze di personaggi come Verne, Edison, Gounod e altri, che assumevano il vino medicinale, per pubblicizzarlo.

Dal Vin Mariani nacquero e furono messi in commercio negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Italia e altri paesi, vini a base di Coca.  Erano indicati soprattutto come tonici per alleviare la fatica della mente e del corpo, ma anche nella cura dell’influenza, nei dolori e nella dispepsia. Una panacea contro tutti i mali.

Pemberton e la nascita della Coca Cola

Fu nell’anno 1866, invece, che il farmacista John Pemberton diede origine al Pemberton’s French wine Coca, una sua versione del vin Mariani, a base di alcool, noci di cola e foglie di coca. Un vino di coca e cola pubblicizzato per le sue proprietà antidolorifiche, antidepressive e afrodisiache. Era il frutto di una ricerca dello stesso Pemberton di un prodotto utile alla disassuefazione dalla morfina. Il farmacista, avendo partecipato alla guerra di secessione americana riportando gravi ferite, fu curato dai forti dolori con la morfina, da cui presto divenne dipendente. La bevanda, nata grazie alle conoscenze di medicina e farmacologia del signor Pemberton, ebbe molto successo anche se non risolse la sua dipendenza dalla morfina.

Nel 1886, quando nella contea di Atlanta fu emanata la legge che proibiva la produzione, l’acquisto o la vendita di alcool, Pemberton fu costretto a modificare la formulazione del suo French wine Coca. Con l’aiuto dell’amico farmacista Venable eliminò l’alcool, ma aggiunse allo sciroppo di cola e coca dell’acqua gassata per errore; un errore dalle enormi potenzialità, vista la fama acquistata negli anni successivi dalla bevanda. Si ottenne così la prima versione della Coca Cola, che però fu accolta tiepidamente dalle persone. A ciò si aggiunsero i debiti per l’approvvigionamento di dosi sempre più ingenti di morfina, che nel 1887 portarono Pemberton a vendere la formula e l’azienda a Candler, un imprenditore di Atlanta, per 2300 dollari. Nel 1888 Pemberton morì per un cancro allo stomaco, non venendo mai a conoscenza del successo commerciale mondiale della sua invenzione.

Il logo della bibita più famosa al mondo è invece legato a Frank Robinson, contabile di Pemberton. Robinson associò le due “C” per indicare i componenti principali della formulazione che, dal 1903, fu privata della cocaina contenuta nelle foglie di Coca.

Conoscevate questa storia?

Vite, storie, culture, luoghi diversi e distanti tra loro, uniti da un unico filo conduttore: l’intuito, la scienza e la conoscenza. Un filo conduttore che ha portato alla creazione di un marchio unico nel mondo, conosciuto da grandi e piccini. Chi, infatti, non ne ha mai bevuto un sorso nella vita? Ora sapremo che dietro quelle bollicine brune e gustose si cela una storia davvero interessante…

 

Bibliografia:

  • https://it.wikipedia.org/wiki/John_Pemberton;
  • https://metropolitanmagazine.it/john-pemberton/;
  • https://storiedimenticate.it;
  • https://www.youtube.com/watch?v=aXReuqIDYsM;
Dott.ssa Morgana Pisano

Laureata in Farmacia, appassionata di divulgazione scientifica e scrittura di storia della scienza.

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