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Cos’è la Pet Therapy e quali sono i suoi vantaggi

A quasi tutti risulta difficile restare impassibili di fronte alle fusa di un tenero gattino o allo scodinzolare di un cane, ma non tutti sanno che la compagnia degli animali a quattro zampe può essere una vera e propria forma di terapia, chiamata proprio “Pet Therapy”.

Ma in cosa consiste esattamente e quali sono i suoi vantaggi? E su quali problematiche?

 

Cos’è la Pet Therapy?

Il termine Pet Therapy nasce nel 1964, grazie alla mente dello psichiatra Boris Levinson, quando proprio egli si rese conto di quanto la presenza del suo cane nel suo studio giovasse ad un suo giovane paziente autistico, sia a livello emotivo che comportamentale.

All’inizio degli anni ’80 invece, Erica Friedman, ricercatrice presso l’Università del Maryland, notò come la sopravvivenza dei pazienti con problemi cardiaci fosse superiore in quelli che possedevano degli animali domestici. In seguito a questo dato, ella evidenziò come non era in realtà necessario il contatto con l’animale, ma bastava soltanto l’osservazione per abbassare la pressione sanguigna, regolarizzare il battito cardiaco e rilassare i muscoli dei pazienti.

 

In Italia però se ne iniziò a parlare solo negli anni ’80, fino ad arrivare agli anni 2000 quando ci furono le prime conferenze mediche durante le quali si parlò dell’argomento.

Diventa riconosciuta come possibile terapia di riabilitazione per bambini ed anziani nel 2003.

Oggi, le AAT (Animal Assisted Therapy) sono utilizzate nelle carceri, nelle scuole, nelle case di riposo per aiutare pazienti con problemi psichiatrici, anziani, con disturbi dello spettro autistico o malati oncologici.

 

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi della Pet Therapy sono molteplici e diversificati, in base ai destinatari della stessa.

 

Nei bambini favorisce la creatività e la capacità di adattamento, nonché stimola il bambino a trovare da sé la forza e la motivazione per affrontare i piccoli problemi quotidiani.

Negli anziani invece, stimola il buonumore e l’indipendenza, grazie al fatto che prendersi cura di un animale come il cane, quasi totalmente dipendente dall’essere umano, stimola le reminiscenze del prendersi cura prima dei figli e poi dei nipotini.

 

Per quanto riguarda i vantaggi della Pet Therapy su pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, questa apporta miglioramento dell’attenzione ed autocontrollo, grazie al fatto che il soggetto, prendendosi cura dell’animale e sentendo di avere la responsabilità della sua salute e del suo benessere, stimola anche inconsciamente la gestione dei propri impulsi e delle proprie emozioni.

 

In generale, i meccanismi che rendono efficace la terapia si basano sul fatto che il paziente si approccia all’animale senza alcun tipo di pregiudizio, il rapporto dunque non fa altro che stimolare sensazioni positive, che vengono poi tradotte in miglioramenti clinici e comportamentali quali abbassamento della pressione sanguigna, riduzione dei livelli di stress, aumento del senso di responsabilità e superamento della solitudine.

 

Quali sono gli animali adatti alla Pet Therapy?

L’animale di elezione per la Pet Therapy è il cane, in particolare il Golden Retriever o i cani da riporto, grazie alla loro mansuetudine innata e la loro vivacità.

Possono anche utilizzati gatti, le quali fusa hanno dimostrato di poter abbassare la pressione sanguigna e regolarizzare il battito cardiaco, ma anche cavalli, conigli e delfini.

In generale, gli animali coinvolti hanno solo bisogno di avere un atteggiamento docile e mansueto e non mostrare comportamenti fobici e ansiosi.

Il benessere dell’animale deve inoltre essere sotto vigile e continuo monitoraggio da parte dei responsabili delle strutture che gli ospitano.

 

FONTI

https://www.futuremedicine.com/doi/full/10.2217/mmt-2017-0024

 

https://scholar.google.it/scholar?q=pet+therapy+articoli+scientifici&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&oi=scholart#d=gs_qabs&u=%23p%3DI4aZCJ7FS1oJ

 

https://www.tesionline.it/tesi/scienze-dell%27educazione/le-attivit%C3%A0-con-gli-animali-in-contesti-educativi-lo-stato-attuale-della-ricerca-e-prospettive-future/54965

Federica Martin

Laureanda in Farmacia. La sua passione è la ricerca.

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