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SKIN PURGING

Testare un nuovo cosmetico ad azione esfoliante può essere entusiasmante in quanto promette di ottenere una pelle liscia e priva di imperfezioni. Tuttavia, dopo le prime applicazioni, si potrebbe osservare un peggioramento della propria condizione cutanea con conseguente aumento delle imperfezioni.  Inutile entrare nel panico ed abbandonare l’utilizzo del nuovo prodotto:  potrebbe trattarsi del fenomeno definito “skin purging”.

COS’È LO SKIN PURGING?

Lo skin purging, conosciuto come “spurgo della pelle”,  è una reazione della pelle che potrebbe verificarsi a seguito dell’utilizzo di nuovi prodotti cosmetici esfolianti a base di retinoidi, alfa-idrossiacidi (acido glicolico, l’acido malico) e beta-idrossiacidi (acido salicilico). In particolare, si osserva un iniziale peggioramento della cute con una maggiore presenza di impurità quali papule, pustole e vescicole, prevalentemente sulla fronte, guance e mento.

PERCHÉ SI VERIFICA LO SKIN PURGING CON L’UTILIZZO DEGLI ESFOLIANTI?

Gli esfolianti  velocizzano il turn over cellulare attraverso l’eliminazione delle cellule superficiali cutanee morte. In questo modo, l’intero ciclo di rigenerazione cellulare cutanea viene accelerato con i seguenti effetti:

  • I microcomedoni, pori ostruiti, normalmente si trovano sotto pelle, non sono visibili, ed impiegano dalle 8 alle 10 settimane prima di poter comparire sulla pelle come brufoli o come punti bianchi o neri. L’ esfoliante, velocizzando il turnover cellulare del microcomedone, fa si che quest’ultimo compaia più velocemente  sulla superficie,  trasformandosi in punto bianco, nero, o brufolo.
  • I brufoli già esistenti si infiammano trasformandosi in brufoli più grandi o pustole.
  • Le imperfezioni diventano più evidenti.

QUANTO DURA LO SKIN PURGING?

Lo skin purging è un processo temporaneo, ma il tempo necessario affinché la pelle smetta di spurgarsi può variare da persona a persona. In genere dovrebbe essere necessario un ciclo regolare di turnover cutaneo, pari a quattro settimane, affinché il fenomeno termini . Se dopo due/tre mesi  di utilizzo la pelle continua a manifestare ancora questo processo, bisogna abbandonare l’utilizzo del prodotto e consultare il dermatologo.

COSA NON FARE IN CASO DI SKIN PURGING

  • Non tormentare il viso con le mani.
  • Non utilizzare detergenti aggressivi con la speranza di ridurre le impurità. Con questo tipo di approccio si avrebbe solo l’effetto contrario, favorendo l’insorgenza di ulteriori processi infiammatori e aumentando la produzione di sebo.
  • Evitare l’utilizzo di gommage e peeling.
  • Ridurre il consumo di alcolici e cibi molto zuccherini o molto salati, che non farebbero altro che aumentare lo stato infiammatorio.

COSA FARE IN CASO DI SKIN PURGING

  • Idratare bene la pelle con una crema idratante e lenitiva
  • Detergere il viso in due step, prima con un detergente oleoso delicato e poi con una schiuma detergente delicata.
  • E’ importante privilegiare cosmetici a base di attivi lenitivi, quali acqua termale, hamamelis, camomilla e calendula.
  • Utilizzare una crema solare SPF 30 e riapplicarla ogni 2 ore.
E’ POSSIBILE PREVENIRE LO SKIN PURGING?

Sì, è possibile cercare di limitare questo effetto, adottando alcuni accorgimenti:

  • Utilizzare la minor quantità di prodotto possibile;
  • Non iniziare con l’uso quotidiano: è buona pratica applicare il prodotto solo una o due volte a settimana per alcune settimane. Man mano che la pelle si adatta si può utilizzare a giorni alterni prima di passare all’applicazione quotidiana. In questo modo la pelle si adatta gradualmente al prodotto, il che può limitare il processo di skin purging.
  • Non introdurre più di un nuovo ingrediente attivo sul viso contemporaneamente.

Bisogna far attenzione a non confondere il fenomeno di skin purging con una reazione allergica o di sensibilità al nuovo prodotto. Come possono essere distinti i due fenomeni?

  • Lo skin purging avviene solo con prodotti che accelerano il turn over cellulare quali gli esfolianti.
  • Lo skin purging si verifica solo nelle aree già normalmente interessate da imperfezioni. Ad esempio, se si hanno imperfezioni  in nuove zone del viso, si potrebbe avere a che fare con una reazione allergica o di sensibilità al prodotto.
  • Se si ha la comparsa di nuovi  pori ostruiti, irritazione cutanea che si intensifica ,prurito, fastidi e nuove eruzioni cutanee, sicuramente si tratta di una reazione allergica o di sensibilità al prodotto.

Essere pazienti  e costanti è il modo principale per superare lo skin purging: bisogna aspettare che la nostra pelle si adatti al nuovo prodotto cosmetico . Se riusciamo a perseverare nell’utilizzo del prodotto, si potrà osservare come, dopo un primo peggioramento iniziale, la pelle migliorerà ottenendo i risultati desiderati. Nel frattempo è importante proteggere la pelle e prendersene cura, ma soprattutto evitare di prestare troppa attenzione a ciò che si osserva davanti allo specchio.

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Federica
Federica
27 Novembre 2022 23:42

Buona sera, ho letto ciò che ha scritto, io da un paio di mesi, forse quasi un annetto ho iniziato con la niacinamide e inizialmente sembrava mi stesse aiutando molto, tant’è che sono arrivata ad un punto che non avevo più nulla sul viso, ma dopo più di 6 mesi di utilizzo, stanno ricominciando, soprattutto dopo aver utilizzato l’acido glicolico, si tratta di skin purging? I brufoletti sono sparsi ovunque sulla fronte, mento e sono infiammati, ora ho sospeso tutto e sto usando una schiuma delicata e una crema idratante lenitiva

Rebecca
Rebecca
27 Ottobre 2022 20:13

Benzac 5% gel ha effetto purging?