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Ipotiroidismo: che cos’è ??

L’ ipotiroidismo è una condizione clinica che si determina quando la tiroide funziona poco, cioè quando non è in grado di produrre una normale quantità di ormoni sufficiente a soddisfare le fisiologiche richieste dell’organismo.

L’ipotiroidismo, infatti, è molto frequente. Circa il 2-3% della popolazione è affetto da ipotiroidismo conclamato, mentre circa il 10% da una forma lieve chiamato ipotiroidismo subclinico, in cui le persone affette non sanno di esserlo. 

Nello specifico la tiroide è una ghiandola endocrina che si trova nel collo e la cui funzione è quella di produrre gli ormoni tiroidei, necessari per la crescita e lo sviluppo dell’organismo.

Ormoni tiroidei

Gli ormoni tiroidei cioè la TIROXINA (T4) e la TRIIODOTIRONINA (T3) svolgono i loro effetti sul metabolismo e sulla funzionalità di tutti gli apparati dell’organismo e in particolare sulla funzione cardiovascolare, sul meccanismo del sonno e sul metabolismo delle ossa.

Questi due ormoni regolano l’intensità del metabolismo, cioè il modo e la velocità con cui l’organismo usa sostanze alimentari e chimiche per produrre energia; inoltre intervengono nei processi di accrescimento e sviluppo, in particolare del sistema nervoso, nei processi di produzione di calore corporeo ed energia muscolare, di distribuzione e accumulo di acqua e sali minerali.

Quali sono i sintomi dell’Ipotiroidismo? 

Quando la concentrazione di ormoni tiroidei si riduce, le cellule dell’organismo non sono sufficientemente stimolate ed i processi fisiologici dell’organismo rallentano. Per cui il corpo produce poco calore, il cervello rallenta le proprie funzioni, quindi si potrebbero avere problemi di memoria accompagnati, talvolta, da un ton dell’umore depresso; si verifica una disidratazione della pelle; il cuore rallenta la propria frequenza e quindi si determina il fenomeno della bradicardia e nelle donne in età fertile compaiono irregolarità mestruali fino all’amenorrea.

Altri disturbi legati all’ipotiroidismo sono rappresentati da crampi muscolari, stipsi, assottigliamento e perdita dei capelli, edema degli occhi e comparsa di gozzo ovvero aumento del volume della tiroide. 

Vi sono inoltre delle alterazioni come l’aumento dei livelli di colesterolo cioè l’ipercolesterolemia che il paziente non avverte.

La frequenza con la quale si sviluppa l’ipotiroidismo può essere variabile, a volte può anche richiedere molti anni. Nella condizione di ipotiroidismo lieve (ipotiroidismo subclinico) vi è assenza totale di sintomi, i quali diventano più severi, nel momento in cui la produzione di ormoni tiroidei si riduce.

Poiché i sintomi dell’ipotiroidismo non sono quasi mai eclatanti ed evidenti, disturbi quali la stanchezza o la perdita di memoria sono molto comuni, l’unico modo per porre diagnosi certa di ipotiroidismo è attraverso gli esami ematici oppure attraverso un’ecografia tiroidea, la quale fornisce informazioni dettagliate sulle condizioni della tiroide. 

Quali sono le Cause dell’ipotiroidismo?

La cause più frequenti di ridotta produzione di ormoni tiroidei sono le seguenti.

1) Malattie autoimmuni

Il nostro sistema immunitario protegge l’organismo da agenti esterni batterici o virali. Nelle malattie autoimmuni, invece, attacca un organo o una ghiandola del proprio stesso organismo. Nell’ipotiroidismo autoimmune detto anche tiroide cronica autoimmune o tiroide di Hashimoto, il sistema immunitario attacca le cellule tiroidee e le distrugge con conseguente ridotta capacità da parte della tiroide di produrre ormoni tiroidei.

2) Asportazione di tutta la tiroide o di una sua parte:

i pazienti con noduli tiroidei, cancro della tiroide, possono essere sottoposti a rimozione parziale o totale della tiroide. Se la tiroide viene asportata tutta, il paziente è definitivamente ipotiroideo; se la tiroide viene asportata in parte, può conservare una normale funzione tiroidea oppure diventare ipotiroideo successivamente.

3) Ipotiroidismo congenito

alcuni neonati, possono nascere senza tiroide o con una tiroide malformata. 

4) Tiroidite:

un’infiammazione della tiroide, di solito causata da un attacco autoimmune o da un’infezione virale.

5) Danni all’ipofisi:

una piccola ghiandola che controlla tutte le altre ghiandole endocrine e controlla anche la funzione della tiroide. Se l’ipofisi è danneggiata per esempio da neoplasie non è più in grado di stimolare la tiroide, che come conseguenza, non produce più ormone tiroideo.

6) L’uso di alcuni farmaci:

amiodarone, litio e interferone alfa possono compromettere il fisiologico funzionamento della tiroide. 

Cosa fondamentale è sapere, però, che la tiroide necessita di iodio per formare gli ormoni tiroidei che si ritrova negli alimenti e soprattutto in verdure, pollo, maiale, pesce d’acqua salata e sale iodato. Lo iodio, una volta assorbito dall’intestino circola nel sangue e successivamente viene catturato dalla tiroide per la produzione di ormoni tiroidei. 

Una normale produzione di ormone tiroideo necessita di un sufficiente apporto iodico.

Il deficit iodico è la principale causa di ipotiroidismo pertanto un’ottima soluzione per prevenire tale fenomeno sarebbe quella di fare particolare attenzione all’alimentazione e cercare di assimilare questo componente essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei mediante la giusta dieta, ovviamente con la giusta accortezza nei quantitativi.  

Dott.ssa Valeria Colucci

Farmacista di professione, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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