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Funghi terapeutici: il Ganoderma Lucidum o Reishi

Sempre più spesso si sente parlare di Micoterapia, cioè la branca della fitoterapia che si occupa di migliorare e curare la salute umana tramite l’utilizzo di funghi medicinali. In questo articolo tenteremo di spiegare e conoscere alcune proprietà e utilizzi del fungo Ganoderma Lucidum, anche chiamato in Giappone Reishi. Esso è un micete dalle innumerevoli proprietà terapeutiche, tanto da essere stato definito in passato il “fungo dell’immortalità”. Questo fungo cresce nelle zone calde e umide dell’Asia e per un lungo periodo è stato utilizzato nella medicina orientale proprio per il suo contenuto in triterpenoidi, polisaccaridi e peptidoglicani, responsabili dei suoi effetti sulla salute. Al contrario di altri funghi, questo non è commestibile ma va utilizzato solo sottoforma di tisana o di estratto secco.

Composizione:

• polisaccaridi Beta-glucani: con proprietà immunostimolanti;
• glicoproteine: ipocolesterolemizzanti e ipotensive;
• triterpeni (acido Ganoderico): in grado di ridurre l’istamina e quindi di controllare le reazioni allergiche;
• v, C, E, e Vit.B
• minerali, tra cui Manganese, Ferro, Selenio, Magnesio, Potassio e Zinco;
• ergosterina, precursore della Vit. D2;
• amminoacidi essenziali;
• enzimi.

Riassumendo: i triterpenoidi possiedono effetti epatoprotettivi, antipertensivi, ipocolesterolemizzanti, antistaminici ed effetti sull’aggregazione piastrinica. I polisaccaridi, in particolare beta-d-glucani, sono noti per gli effetti antitumorali, attraverso l’immunomodulazione e l’antiangiogenesi. Inoltre, hanno un effetto protettivo contro i radicali liberi e sembrano ridurre il danno cellulare causato dai mutageni.

Proprietà

Affrontiamo più nello specifico le innumerevoli proprietà di questo fungo.

  1. Potenzia il sistema immunitario attraverso un effetto diretto sui globuli bianchi e in particolare sui linfociti, aiutando a combattere le infezioni e il cancro.
  2. Potenzia le attività anticancro: diversi studi condotti su pazienti malati hanno dimostrato un miglioramento del quadro patologico in seguito all’aggiunta di Reishi alla terapia classica. Gli studi sono ancora in fase di svolgimento.
  3. Proprietà adattogene: riduce l’affaticamento e la depressione, migliorando la qualità della vita.
  4. Protegge il cuore: alcuni studi evidenziano le sue proprietà ipoglicemizzanti e la capacità di aumentare i livelli di HDL e ridurre i trigliceridi.
  5. Proprietà antiossidanti: sembra essere in grado di prevenire i danni cellulari.
  6. Esercita benefici sulla tiroide: diversi studi condotti su pazienti affetti da Tiroidite di Hashimoto e in terapia con levotiroxina, hanno rilevato la capacità del fungo di riattivare gradualmente l’attività tiroidea, spenta in seguito all’assunzione costante del farmaco. Gli acidi ganoderici sembrano ridare nuova vitalità alla tiroide, consentendo una graduale diminuzione del farmaco. Inoltre, la sua attività antinfiammatoria, andrebbe a ridurre la risposta autoimmune, riducendo gli auto-anticorpi che, in questi pazienti, attaccano la tiroide.

La micomedicina,ì è da secoli ampiamente utilizzata nella medicina cinese per il trattamento di numerose malattie. In Cina, sei funghi (tra cui il Reishi) sono stati introdotti nella Farmacopea e quest’ultimo ampiamente riconosciuto e utilizzato per le sue proprietà antitumorali.

Somministrazione e avvertenze

La somministrazione dell’estratto secco o della polvere, avviene per via orale con un dosaggio variabile a seconda dell’indicazione terapeutica ed è concordato con lo specialista. Esso può variare da 1,5 g fino a 9 g al giorno.

Nonostante la sua sicurezza sia stata a lungo discussa, non sono stati evidenziati particolari effetti avversi. Gli effetti collaterali più comuni riguardano l’apparato gastrointestinale con possibili disturbi digestivi e, in casi rari, vertigini. Diverse ricerche evidenziano che l’utilizzo di Reishi non ha prodotto alcun effetto dannoso sulla salute di fegato e reni nei soggetti sani. Nonostante questo è consigliato consultare il medico nel caso si tratti di pazienti con patologie a carico di questi organi. Inoltre, è sconsigliata la somministrazione in caso di gravidanza e allattamento.

L’utilizzo di funghi a scopo terapeutico è una pratica che sta prendendo sempre più piede sia nel nostro Paese che in altri. In particolare, la ricerca continua ad approfondire i suoi studi soprattutto inerentemente al loro utilizzo nel paziente oncologico: lo scopo è quello di ottenere un miglioramento delle sue condizioni di vita, con la speranza, in un futuro prossimo, di poter introdurre questi funghi nei protocolli a sostegno della terapia farmacologica classica. Inoltre, studi in vitro hanno evidenziato che i polisaccaridi contenuti nel Reishi hanno modulato il sistema immunitario. In particolare sembrano in grado di incrementare l’espressione del complesso maggiore di istocompatibilità nelle cellule del melanoma. Questo promuoverebbe la risposta immunitaria virale e tumorale. Nonostante gli studi siano ancora in atto, questo lascia ampie speranze per il futuro.

FONTI

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19939212/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7923288/
https://www.healthline.com/nutrition/reishi-mushroom-benefits#TOC_TITLE_HDR_8
https://www.farmacovigilanza.eu/content/la-sicurezza-degli-integratori-base-di-ganoderma-lucidum

Dott.ssa Giulia Lodrini

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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Gianni
Gianni
30 Giugno 2021 19:14

Brava!Ottimo articolo! ☺️