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LO ZINCO

In questo periodo dell’anno molti hanno già assunto o stanno iniziando ad assumere integratori a supporto delle difese immunitarie. Uno dei componenti, praticamente immancabile, è lo zinco. Cosa rende questo minerale così importante per il nostro sistema immunitario? E quali sono le altre, molteplici, funzioni che svolge nel nostro organismo?

Dove è presente lo zinco nel nostro corpo?

Lo zinco è presente in tutte le cellule del nostro organismo, ed è particolarmente rappresentato nel muscolo striato (60%), nell’osso (30%), e a livello cutaneo (pelle e unghie – 4-6%). In piccola parte è presente anche nel comparto ematico (0,5% del totale), di cui 80% negli eritrociti (anidrasi carbonica). Il contenuto complessivo di zinco nel nostro corpo è di circa 2-4 mg.

Qual è il fabbisogno di zinco nelle varie età?

Il fabbisogno di zinco è età e sesso dipendente. I neonati necessitano di 2 mg di zinco al giorno. Tale fabbisogno incrementa con la crescita. A partire dai 14 anni si comincia a differenziare il fabbisogno in base al sesso: 11 mg al giorno per i ragazzi, 9 per le ragazze. Dopo il diciannovesimo anno di età si raccomanda l’introito giornaliero di 11 mg per gli uomini, 8 mg per le donne. Fanno eccezione le donne in gravidanza e allattamento, le quali necessitano, rispettivamente, di 3 e 4 mg in più (11 e 12 mg).

Funzioni dello zinco nell’organismo

Lo zinco partecipa, come cofattore, a più di 200 reazioni enzimatiche. Alcuni dei più importanti enzimi zinco-dipendenti sono:

-RNA polimerasi, trascrizione e sintesi mRNA;

-ossido nitrico sintasi, responsabile del segnale di vasodilatazione;

-ACE (Angiotensin Converting Enzyme), attivazione angiotensinogeno;

-alcol deidrogenasi, metabolismo dell’etanolo.

Lo zinco, inoltre, è coinvolto nella sintesi del gruppo eme, nel metabolismo di grassi e carboidrati e nella sintesi proteica.

Un altro ruolo importante è quello svolto nella sintesi, nell’accumulo e nel rilascio dell’insulina da parte del pancreas e nel metabolismo degli ormoni tiroidei.

Stabilizza anche la membrana cellulare, proteggendola dai radicali liberi, ed è stimolante nei confronti delle metallotioneine, le quali svolgono, insieme al glutatione, un fondamentale compito di detossificazione.

Zinco e immunità innata e adattativa

Le reazioni del nostro sistema immunitario sono classificabili come reazioni imputabili all’immunità innata e a quella acquisita. L’immunità innata coinvolge leucociti polimorfonucleati, macrofagi e cellule natural killer, quella acquisita, invece, è responsabilità di cellule altamente specializzate, i linfociti T e B.

Il ruolo svolto dallo zinco nel contesto dell’immunità innata non è ancora ben compreso. Si sa, però, che una deficienza di zinco ha un effetto negativo sulla fagocitosi, uno dei meccanismi di difesa nei confronti di elementi estranei al nostro organismo. Inoltre, la deficienza di zinco comporta anche un effetto negativo sulla chemiotassi dei leucociti polimorfonucleati. Lo zinco è coinvolto anche nella diretta neutralizzazione dei patogeni in seguito alla fagocitosi. Altri fattori che sono influenzati dalla carenza o meno di zinco sono le citochine pro-infiammatorie, le interleuchine e il TNF-α, le cellule dendridiche e le cellule natural killer (NK).

Rispetto all’immunità adattativa, lo zinco è fondamentale per lo sviluppo e il funzionamento corretto dei linfociti T. Una deficienza di zinco comporta atrofia del timo e quindi una carenza di linfociti T.

Ci sono studi che suggeriscono che una moderata carenza di zinco possa determinare uno squilibrio tra le diverse tipologie di cellule T, portando a possibili disfunzioni del sistema immunitario e a reazioni autoimmuni.

Anche i linfociti B sono coinvolti negativamente in eventuali carenze di zinco, anche se in misura minore rispetto ai linfociti T.

Zinco e risposta infiammatoria

Deficienza di zinco può contribuire allo sviluppo di stati infiammatori, nello specifico in patologie in cui c’è una risposta infiammatoria IL-1β dipendente. In tal caso sembra che un’integrazione con zinco possa avere un effetto benefico.

Anche le vie di segnale delle citochine sono influenzate dallo zinco.

Patologie croniche caratterizzate da carenza di zinco

Esempi di patologie nelle quali si ricorre, solitamente, ad integrazione con zinco sono:

-dermatite, acrodermatite enteropatica;

-Artrite, spondiloartrite;

-Asma cronica;

-Aterosclerosi;

-Colite ulcerosa, morbo di Crohn, IBS, vasculite, lupus sistemico eritematoso;

-morbo di Alzheimer.

Zinco e alimentazione

Soltanto a partire dal 1960 si è iniziato a dare importanza allo zinco come microelemento da introdurre con l’alimentazione e a comprendere la correlazione tra patologie e la sua carenza. Un articolo del 2006 riporta che la carenza di zinco, prima di allora stimata come rara, affligge circa il 25% della popolazione mondiale. Inoltre, è responsabile in parte, insieme alla carenza di vitamina A, di morte in età infantile (prima dei 5 anni) nei paesi in via di sviluppo.

Lo zinco introdotto con gli alimenti non viene assorbito del tutto a livello intestinale, ne viene infatti utilizzato soltanto un 40% circa.

Lo zinco è presente negli alimenti nell’ordine di mg. Alcuni degli alimenti ricchi di zinco e comunemente in uso, anche tra chi segue un’alimentazione plant-based, sono: le mandorle, i fagioli, i ceci, le lenticchie, la quinoa, i semi di girasole, il miglio, i semi di zucca e i pinoli.  Altre fonti alimentari sono il germe di grano, la carne (principalmente manzo e vitello, ma anche il pollo), il formaggio, il cacao in polvere, i fiocchi di avena, il frumento duro, il pesce e le uova.

L’assorbimento dello zinco può essere negativamente influenzato da fibre, fitati, ferro, fosfati o calcio. Per ovviare parte della problematica una buona abitudine è ricorrere all’ammollo di legumi, semi, cereali integrali, per almeno 3 ore. Un altro modo per incrementare la sua biodisponibilità è la lievitazione, per quanto riguarda i cereali.

 

FONTI

Nutrizione e dietologia clinica – G. Liguri

Krause’s Food & the Nutrition Care Process, 14e – L. Kathleen Mahan, Janice L Raymond

Zinc and its role in immunity and inflammation – Paola Bonaventura, Giulia Benedetti, Francis Albarède, Pierre Miossec – Autoimmunity Reviews Volume 14, Issue 4, April 2015, Pages 277-285

 

 

 

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

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