fbpx

MELANOMA: la prevenzione salva la vita

IL MELANOMA CUTANEO

Il melanoma è un tipo di cancro che può insorgere sulla nostra pelle: dalle zone meno esposte come la pianta del piede a zone ben visibili come il palmo della mano o all’interno di bocca e occhi. 

Il tipo più comune è il melanoma cutaneo: conoscerne l’identità e le cause ci consente di prevenirlo e proteggerci dalla sua pericolosità.

Melanoma cutaneo: origine e tipologie

Il melanoma cutaneo è un tumore maligno derivante dalla trasformazione tumorale dei melanociti, cellule deputate alla produzione di melanina che tipicamente conferisce una colorazione più o meno scura alla nostra pelle, capelli e occhi. L’accumulo di tali melanociti determina la comparsa di nei (o nevi) melanocitici sulla superficie cutanea.

Il melanoma può, difatti, originare sia su una cute integra sia a partire da nevi preesistenti, ovvero quelli così detti congeniti (osservati sin dalla nascita o comparsi nel corso dell’infanzia) o acquisiti (comparsi durante il corso della vita) che vanno incontro a modificazione.

Classificazione

La comunità scientifica classifica clinicamente il melanoma cutaneo in 4 tipologie: melanoma a diffusione superficiale (il 70% dei casi), lentigo maligna melanoma, melanoma lentigginoso acrale e melanoma nodulare (il più aggressivo). La maggior parte di questi melanomi manifesta una iniziale fase di crescita “orizzontale” che ne consente una individuazione precoce sulla pelle. È possibile, tuttavia, che si verifichi una progressione rapida della lesione e che si diffonda ad altre parti del corpo assumendo i tratti di un melanoma metastatico.

Negli ultimi vent’anni il numero di nuovi casi di melanoma è aumentato di oltre il 4% e, in particolare, in Italia si è riscontrata un’incidenza di 14,3 casi per 100.000 uomini e 13,6 casi per 100.000 donne, prevalentemente di età inferiore ai 50 anni.

Quali sono le cause del melanoma?

Senza dubbio, l’esposizione ai raggi solari rappresenta il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo. Le radiazioni ultraviolette (UVA e UVB) che raggiungono la nostra pelle sono in grado di interferire con il DNA dei melanociti avviando in essi una trasformazione tumorale. Non a caso le ricerche evidenziano che quasi il 90% dei melanomi cutanei siano attribuibili a danni derivanti dai raggi UV ai quali siamo ripetutamente esposti in svariate circostanze: durante l’attività lavorativa, occasioni di svago e vacanza. 

Da non dimenticare sono anche le fonti artificiali di raggi UV come lampade e lettini abbronzanti che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro alla pelle.

Inoltre, soggetti che presentano numerosi nei vanno incontro ad un rischio maggiore di sviluppo di melanoma, data la varietà e quantità dei nei stessi. 

Altre caratteristiche individuali come occhi e capelli chiari, carnagione chiara e ricca di lentiggini oppure casi di melanoma tra i familiari di primo grado rappresentano ulteriori fattori di rischio.

Come posso riconoscerlo?

Che io sia un soggetto predisposto o meno, una attenta e accurata autoispezione dei nei del proprio corpo può rivelarsi un aiuto notevole nell’individuazione rapida di un nevo sospetto. Per fare ciò, ci si può avvalere della regola dell’ABCDE per valutarne le caratteristiche:

  • A come Asimmetria: i nei sono tendenzialmente tondeggianti e simmetrici, il melanoma è asimmetrico;
  • B come Bordi: quelli del melanoma sono frastagliati e irregolari;
  • C come Colore: i nei hanno un colore uniforme, mentre il melanoma può avere sfumature e disomogeneità;
  • D come Dimensione: i nei hanno un diametro pari o inferiore ai 6mm, il melanoma invece può essere superiore ai 6mm;
  • E di Evoluzione: un melanoma cambia velocemente aspetto e dimensione.

Questo mezzo, però, è solo un primo passo verso la prevenzione e potrebbe non essere abbastanza per identificare un presunto melanoma.

Per questo motivo è assolutamente consigliabile sottoporsi ad una dermatoscopia (o epiluminescenza): un esame non invasivo e indolore che consente di riconoscere precocemente il melanoma (anche quelli di dimensioni inferiori ai 6mm e che sfuggono alla regola ABCDE). Attraverso questa tecnica si esegue la nota “mappatura dei nei”, una vera e propria ispezione della superfice cutanea in ogni sua parte, volta alla ricerca di lesioni nuove o al monitoraggio di nei sospetti. Lo specialista dermatologo si avvale dell’uso di uno strumento ottico detto dermatoscopio che consente un netto ingrandimento dell’immagine affinché possa essere esaminata molto più accuratamente che ad occhio nudo.

Al termine della visita dermatologica, se necessario, lo specialista potrebbe consigliare l’eventuale asportazione di un neo sospetto per sottoporlo ad un esame istologico che stabilisca se si tratti o meno di melanoma.

Come posso prevenirlo? 

In virtù di quanto detto finora, appare evidente che una ridotta e limitata esposizione ai raggi del sole sia una valida prevenzione primaria del melanoma cutaneo. 

Sarebbe ideale, dunque, evitare di esporsi al sole nelle ore centrali e più calde della giornata (dalle 10 alle 16) ed è raccomandabile provvedere sempre ad una abbondante e ripetuta applicazione di creme contenenti fattore di protezione solare (SPF).  

Un occhio di riguardo va ai bambini, la cui cute è più sensibile e suscettibile ad eventuali scottature ed eritemi.

Infine, una buona prevenzione passa anche attraverso i nostri occhi: è necessario osservare periodicamente i propri nei davanti allo specchio per notarne i cambiamenti. In questo modo, con la visita dello specialista, si può giungere per tempo ad una diagnosi precoce. 

Bibliografia:

Dott.ssa Anna Flavia Carli

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

Notificami
guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Claudia
Claudia
4 Aprile 2020 11:17

Avendo pochi nei, non ci penso spesso. Leggendo quest’articolo però mi sono ricordata che ne ho uno un po’ diverso dagli altri. Grazie per avermi ricordato del bisogno di un controllo ogni tanto!

Dott. Gianluca Spanò
Admin
Dott. Gianluca Spanò
4 Aprile 2020 11:35
Reply to  Claudia

Gentile Claudia,
la prevenzione è molto importante. Grazie a lei di seguirci. ITF