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Il legame tra COVID-19, sovrappeso e obesità

 

A partire dalla seconda metà del 2019 ha cominciato a diffondersi il SARS-CoV-2, il quale ha portato, in conseguenza alla sua diffusione incontrollata a livello globale, alla dichiarazione, da parte della WHO (World Health Organization), dello stato di pandemia.

Essendo passato più di un anno da quando facciamo i conti con questa triste situazione, ormai possiamo cominciare ad affermare che le conoscenze riguardo alla tipologia di coronavirus che ci sta tenendo in ostaggio, siano sempre maggiori e solide da un punto di vista scientifico. Uno dei tanti aspetti, che ha acquisito solidità, è che sovrappeso ed obesità siano correlati a una maggiore severità dell’infezione e a una più probabile ospedalizzazione nel caso in cui si contragga il SARS-CoV-2. Questo dato non dovrebbe affatto sorprenderci, in quanto è ormai noto da tempo che chi ha un peso eccessivo (dovuto a un eccesso di massa grassa) è predisposto a tutta una serie di patologie e che, chiaramente, anche il sistema immunitario ne risenta. Il problema assume dimensioni particolarmente rilevanti, tenendo conto che secondo i dati recenti circa 2 miliardi di persone al mondo sono in sovrappeso o obese.

SOVRAPPESO ED OBESITÀ

Ricordiamo in breve che le condizioni di sovrappeso ed obesità si determinano attraverso il calcolo del BMI o IMC (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea). L’IMC correla peso ed altezza della persona (peso/altezza cm2) e quando risulta superiore a 25 si parla di sovrappeso, quando superiore a 30 si parla invece di obesità (di primo, secondo, … grado). 

Si tratta di una semplice classificazione, utile ma non sufficiente, in quanto solamente il peso non ci dà abbastanza informazioni. Si deve, infatti, tener sempre conto anche della composizione corporea (massa grassa, massa magra, acqua e la sua compartimentazione) e della distribuzione della massa grassa. Risultano quindi utili un’osservazione attenta del corpo, la misura delle circonferenze, la misura delle pliche corporee in determinati punti di repere, l’utilizzo di un bioimpedenziometro e di un adipometro. 

LA MASSA GRASSA IN ECCESSO “PESA” SUL SISTEMA IMMUNITARIO

Quando un individuo normopeso e sano deve rispondere a un insulto di tipo infettivo il suo sistema immunitario si attiva e risponde prontamente. Quando, invece, a rispondere ad un’infezione è una persona in sovrappeso (o obesa), le cose si complicano, in quanto si parla di un individuo in cui è già in corso, a causa dell’eccessiva adiposità, un’infiammazione cronica di basso grado caratterizzata da elevati livelli di citochine come IL-1, IL-6, IL-8, TNF-α e la costante attivazione delle cellule CD4+ e CD8+, che porta ad un esaurimento delle cellule T.

Anche l’iperleptinemia, quindi l’eccessivo livello di leptina determinato dalla presenza di una quantità eccessiva di tessuto adiposo, porta con sé delle conseguenze. Tra queste il decremento delle cellule Treg, importanti cellule nella regolazione dell’infiammazione, e il rilascio di ROS (Reactive Oxygen Species – specie reattive dell’ossigeno).

MASSA GRASSA IN ECCESSO E ALIMENTAZIONE DI SCARSA QUALITÀ

Oltre all’infiammazione cronica indotta dal peso eccessivo, si deve tener conto del perché si è obesi/in sovrappeso. Tralasciando condizioni patologiche predisponenti, il peso eccessivo scaturisce da una malnutrizione per eccesso e uno sbilanciamento tra quantità di energia assunta attraverso il cibo/bevande e l’energia spesa per compiere le nostre attività quotidiane (sedentarietà). 

La malnutrizione per eccesso non solo comporta un introito calorico maggiore rispetto al proprio fabbisogno, ma anche uno sbilanciamento tra i macronutrienti (troppi grassi saturi di scarsa qualità, troppi zuccheri semplici, pochi carboidrati complessi, poche fibre, poche proteine, pochi grassi insaturi di qualità) e una carente assunzione di determinati micronutrienti. Chi mangia male, prevalentemente alimenti confezionati, pronti ad essere consumati, assumerà anche un ridotto quantitativo di vitamine e minerali, e troppo sodio. 

A questo quadro complesso si aggiunge il fatto che, molto probabilmente, chi mangia male (sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo), soffrirà di disbiosi intestinale e alterata sintesi di metaboliti intestinali, la quale va a gravare ancor di più sulla risposta immunitaria già compromessa. Voglio qui sottolineare che uno dei tanti aspetti, molto interessanti, che si sta studiando è se e quanto l’assunzione di probiotici possa influenzare l’outcome in caso di contrazione di infezione virale, quindi anche nel caso di contragga il SARS-CoV-2. 

Carenze di minerali e vitamine sono anch’esse oggetto di interesse quando si parla di associazione tra infezione da virus e risposta immunitaria. Nel soggetto in sovrappeso o obeso malnutrito si osserva, infatti, molto spesso carenza di vitamina A (importante per la modulazione e il mantenimento della risposta immunitaria e per l’omeostasi del tessuto epiteliale e delle mucose, quindi anche di quella intestinale e polmonare, nonché già oggetto di numerosi studi che testimoniano la correlazione tra carenza di vitamina A e sindromi infiammatorie delle vie respiratorie), di ferro, vitamina C, vitamina D, zinco.

 

FONTI

Benjamin H. Mullish, Julian R. Marchesi, Julie A.K. McDonald, Daniel A. Pass, Giulia Masetti, Daryn R. Michael, Sue Plummer, Alison A. Jack, Thomas S. Davies, Timothy R. Hughes & Duolao Wang – Probiotics reduce self-reported symptoms of upper respiratory tract infection in overweight and

obese adults: should we be considering probiotics during viral pandemics? – GUT MICROBES 2021, VOL. 13, NO. 1, e1900997

Ricardo Wesley Alberca, Luana de Mendonça Oliveira, Anna Cláudia Calvielli Castelo Branco, Nátalli Zanete Pereira & Maria Notomi Sato (2020): Obesity as a risk factor for COVID-19: an overview, Critical Reviews in Food Science and Nutrition

Tim Lobstein  – COVID-19 and Obesity: the 2021 atlas 

 

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

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