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LA DIETA METABOLICA

La dieta metabolica è un regime alimentare creato dal medico canadese Mauro di Pasquale che la descrive nel suo libro “The metabolic diet: the Revolutionary diet that Explodes the myth about carbohydrates and fats”.

L’idea è di alternare periodi a ridotto contenuto di carboidrati ed elevato contenuto di grassi e proteine a periodi a normale contenuto di carboidrati, ciò permetterebbe una rapida perdita di massa grassa senza però inficiare la massa muscolare, potrebbe anche a un miglioramento del tono dell’umore e delle difese immunitarie e una maggiore forza fisica.

Quindi a differenza di altre diete che si propongono la restrizione dei carboidrati per periodi più lunghi, questa trova invece la sua particolarità in un taglio periodico e non continuativo.

L’APPLICAZIONE

L’applicazione della dieta metabolica prevede due fasi: nella prima, che dura 12 giorni, la quantità di carboidrati è pari a 30 g mentre quella delle proteine corrisponde al 40 – 50% delle calorie giornaliere e quella dei grassi corrisponde al 40-60% delle calorie giornaliere. Questa fase avrebbe lo scopo di permettere al nostro organismo di scegliere i lipidi come principale fonte di energia. A questa verrà alternata la seconda fase, detta fase di ricarica, in cui saranno così suddivisi i nutrienti: i carboidrati raggiungeranno il 60% delle calorie giornaliere i grassi resteranno in un range tra il 20-40%, le proteine saranno consumate in una quota tra il 15 e il 30% del totale calorico. La fase due avrà durata di due giorni e avrà lo scopo di ricaricare di glicogeno i muscoli, il fegato e rifornire al cervello di carboidrati. 

Le durate delle due fasi, dopo il primo mese, saranno di 5-6 giorni per la prima e 1 giorno per la seconda.

COSA MANGIARE

Nella fase 1 avverranno chiaramente delle forti restrizioni dietetiche mentre nella fase due non si hanno alimenti proibiti ma seguiremo semplicemente le indicazioni di una classica dieta mediterranea. Alimenti concessi nella prima fase saranno quelli ad elevato contenuto di lipidi e proteine come salmone, tonno, sgombro, pesce azzurro, carne, formaggi, yogurt e uova, mentre dovranno essere limitati ad un quantitativo minimo, quindi tra i 30 e 45 g al giorno, gli alimenti contenenti carboidrati, quindi tutti i cereali e derivati, infine solo saltuariamente e in piccolissime quantità è concesso il consumo di frutta. E’ comunque possibile aumentare la quota di questi alimenti fino ad un massimo di 100g giornalieri se non fosse sostenibile per l’individuo il quantitativo più basso.

EFFETTI DELLA DIETA METABOLICA

L’effetto che la dieta dovrebbe avere sull’organismo è di migliorare l’assetto metabolico portando quindi il corpo a bruciare principalmente grassi per 5-6 giorni a settimana sfruttando successivamente un effetto anabolico durante il consumo di carboidrati nella fase due. Dovrebbe così avvenire una ricomposizione corporea dell’organismo. Se si instaura un bilancio calorico negativo la dieta può certamente far dimagrire, se così non fosse, invece, non vi saranno effetti sul peso a lungo termine. 

Tuttavia ci sono molti punti fallacei in questa teoria. Innanzitutto vedere nei carboidrati la causa dell’aumento ponderale e quindi dell’accumulo di grasso. Sappiamo che non esiste un cattivo assoluto da demonizzare per non ingrassare, per dimagrire bisogna utilizzare una dieta ipocalorica quindi mangiare meno di quanto si consuma e lo si può fare con i grassi, con i carboidrati e con le proteine, viceversa l’eccesso porterà sempre all’aumento di peso.

Anche il lasso di tempo considerato per la prima fase risulta essere troppo lungo per poi riabituarsi efficientemente ai carboidrati. Difatti bastano tre giorni perché l’organismo inizi ad entrare in una fase chetogenica, che andrà ad avere un effetto tangibile su ormoni cardine del nostro metabolismo (come la leptina).

Infine l’approccio senza la conta calorica e dei macronutrienti nella dieta metabolica può non essere vantaggioso per tutti gli individui, che potrebbero sovrastimare le loro quantità. 

CONSIDERAZIONI

La dieta metabolica è uno di quei regimi alimentari che estremizzano alcuni concetti teorici, annullando l’applicabilità all’interno della società e della vita quotidiana. Ancora una volta si assiste a un’idea di ricerca di un colpevole per giustificare un peso eccessivo e dare un senso a una condizione, non andando minimamente a fornire una linea guida sana e sostenibile per una buona abitudine alimentare. 

Evitare i carboidrati per 12 giorni nella fase 1 e cinque o sei dopo il primo mese, vuol dire essere in una condizione di chetosi in cui il corpo ricorre ai corpi chetonici per sopravvivere, ma questo è un meccanismo estremo che comporta effetti collaterali quali stanchezza, nausea, vomito, cefalea e a ridotte performance fisiche e mentali. L’apporto eccessivo di grassi risulta poi essere un fattore di rischio per tutte le malattie cardiovascolari. Anche l’apporto di fibre è totalmente inadeguato togliendo tutto il potere di prevenzione su possibili dislipidemie che l’eccesso di lipidi comporterebbe.

Non è poi sicuramente una strategia per tutte le persone, molti soggetti devono assolutamente evitare la dieta metabolica, tra cui chi soffre di pressione bassa, di ipoglicemia, chi ha patologie cardiache, chi ha problematiche a fegato e reni, chi è in stato interessante.

È una dieta che ha fondato delle basi teoriche per nuove strategie più funzionali e applicabili ma dal punto di vista dietologico questa strategia non risponde minimamente a un regime alimentare sano ed equilibrato.

Fonti:

www.projectnutrition.it

www.mypersonaltrainer.it

La Dieta Metabolica – Mauro Di Pasquale – Sandro Ciccarelli Editore

Dott. Riccardo Roveda

Nutrizionista. Si occupa di divulgare consigli alimentari e nutrizionali Info: Potete contattare personalmente il Dott. Roveda al numero 340 7253549, all'indirizzo riccardo.roveda@hotmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com

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