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Pillola anticoncezionale: cos’è, come funziona e controindicazioni.

Con il termine di contraccezione si intende l’insieme dei metodi utilizzati dalle coppie per evitare che l’attività sessuale abituale o occasionale possa comportare un concepimento indesiderato.

La maggior parte delle donne, predilige come metodo contraccettivo, quello ormonale, in grado di interferire con il normale processo fisiologico che sta alla base della riproduzione.

Molti sono i dubbi relativi all’utilizzo della pillola, alla sua efficacia, alle sue interazioni con altri farmaci, alle sue controindicazioni. Attraverso questo articolo cercheremo di rispondere alle vostre domande.

La funzione riproduttiva, sia nell’uomo che nella donna, è regolata dall’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. A livello ipotalamico, sono presenti dei neuroni in grado di sintetizzare e rilasciare il GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine), il quale a sua volta stimola la produzione e liberazione di altri due ormoni a livello ipofisario, chiamati FSH e LH (rispettivamente follicolo stimolante e luteinizzante).

Quali sono le fasi del ciclo mestruale?

Tale evento si manifesta ogni 28 giorni, ed ha inizio nell’età puberale per terminare nell’età senile e, consta di diverse fasi.

  • fase mestruale: inizia in corrispondenza del ciclo mestruale, dura alcuni giorni, ed è dovuto allo sfaldamento dell’endometrio, che si era preparato ad accogliere una gravidanza.
  • fase proliferativa :  si manifesta dal quinto giorno e termina il quattordicesimo giorno. Nell’ovaio inizia la crescita e la maturazione di alcuni follicoli e produzione di estrogeni, ad opera dell ormone FSH. L’ormone inibina prodotta dall’ovaio insieme all FSH esercitano un meccanismo di feedback negativo, ovvero informano in nostro ipotalamo a non produrre altre gonadotropine. Dopo che gli estrogeni hanno raggiunto la loro massima concentrazione, poco prima dell’ovulazione, si assiste ad un aumento, non repentino, del progesterone. Mano a mano che l’FSH diminuisce, aumenta l’ormone LH.
  • fase ovulatoria: inizia il 14esimo giorno e termina il 16esimo giorno. Si assiste all’espulsione dell ovulo contenuto all’interno del follicolo maturo. Questo è il periodo più fertile, dove la donna ha più probabilità di rimanere incinta.
  • Fase secretiva iniziale: il follicolo grazie all aumento del LH si trasforma in corpo luteo. Si assiste ad un aumento della quantità di progesterone. Il progesterone è un ormone che predispone l’utero ad un eventuale cellula uovo fecondata.
  • Fase secretiva secondaria: in assenza di una fecondazione, si assiste ad una brusca riduzione dei livelli ormonali, e questo comporta lo sfaldamento dell’endometrio, dando origine alle mestruazioni.

Qual è il meccanismo d’azione della pillola anticoncezionale?

La pillola contraccettiva inibisce gli eventi ormonali che inducono l’ovulazione, grazie alla combinazione o meno di piccole quantità di estrogeno e di progesterone, che simulano gli ormoni naturali e, mediante un meccanismo a feedback negativo, informano l’ipofisi, a non rilasciare ne l’ormone FSH ne l’ormone LH. In questo modo, verrà evitata la maturazione follicolare, il rilascio dell’ovulo e tutte quelle modificazioni morfologiche e funzionali a cui vanno incontro l’endometrio, il muco cervicale, la tube, che in caso contrario permetterebbero l’impianto dell ovulo fecondato.

Quali tipi di pillole esistono in commercio?

Attualmente esistono in commercio due tipi di pillole:

-pillola combinata o estroprogestinica

-pillola progestinica o minipillola

Queste pillole non vanno confuse con la pillola del giorno dopo, che invece viene utilizzata in caso di emergenza, in seguito ad un rapporto non protetto.

La pillola combinata, è data dalla combinazione sintetica di estrogeno e progesterone; di solito gli estrogeni di sintesi sono l’etinilestradiolo, l’estradiolo, mentre i progestinici di sintesi sono il dienogest, drospirenone, levonorgestrel. Tale pillola dunque inibisce sia il rilascio di FSH che di LH. Tra le pillole combinate presenti in commercio, abbiamo la Yaz, Naomi, Klaira, Yasminelle, Minulet, Milvane.

Generalmente la pillola viene assunta per 21 giorni, seguiti da 7 giorni di pausa, in cui la donna va incontro a delle perdite di sangue. Segue nuovamente lo stesso ciclo.

A sua volta questa pillola combinata esiste in tre formulazioni diverse: monofasica, bifasica e trifasica.

Per la pillola monofasica, la donna assume una pillola contenente le stesse quantità di ormoni sintetici per 21 giorni. Per la pillola bifasica, la donna assume per i primi 7 giorni solo l’ormone estrogeno di sintesi, seguono altri 14 giorni solo con l’ormone progestinico. Gli ultimi 7 giorni, la donna assumerà invece un placebo. Per aiutarla ad assumere correttamente la seguenza delle pillole, queste sono differenziate per colore. Per quanto riguarda la pillola trifasica, consta di tre preparati farmacologici diversi, in cui la componente che viene aumentata in ogni preparato, è la componente progestinica.

La minipillola è un prodotto contraccettivo che possiede solo la componente progestinica. Essa deve essere assunta dal primo giorno del ciclo mestruale, per 28 giorni, sempre alla stessa ora. A differenza della pillola combinata, la minipillola possiede la capacità di impedire lo spostamento degli spermatozoi, mediante l’addensamento del muco cervicale. Influisce molto meno sulla maturazione del follicolo e quindi di conseguenza sull’ovulazione. Può  essere assunta durante la fase di allattamento.

Entrambe le pillole se assunte regolarmente, possiedono un efficacia del 99,9%.

La pillola anticoncezionale, oltre al suo principale uso come contraccettivo, può essere assunta per altri scopi: regolarizza il ciclo mestruale, riduce la dismenorrea e il flusso ematico, riduce l’incidenza di cisti ovariche e possiede un effetto protettivo nei confronti del carcinoma endometriale e ovarico.

Quali sono gli effetti indesiderati?

Le reazioni avverse possono essere distinte in lievi e gravi e, la distinzione può essere dovuta sia al dosaggio ormonale sia al periodo di trattamento.

Il rischio maggiore si evidenzia a livello dell apparato cardiovascolare, in cui l’incidenza di infarto del miocardio ed ictus, aumenta in donne di età superiore ai 35 anni, che assumono contraccettivi orali da molto tempo, che presentano fattori predisponenti e l’abitudine al fumo di sigaretta.

Un altro effetto molto pericoloso è la trombosi venosa profonda, perché la pillola induce un aumento dei fattori di coagulazione (VII,VIII,IX e X) e riduce la formazione dell’ antitrombina III.

Un’altra reazione grave, è la predisposizione all’insorgenza di manifestazioni neoplastiche a livello della mammella e della cervice uterina.

La pillola interferisce anche con il metabolismo lipidico e glucidico. Nel primo caso si assiste ad un aumento dei trigliceridi; nel secondo invece il progesterone (levonorgestrel in particolare) sembra avere un ruolo di segnale sulla secrezione dell’insulina, suggerendolo come possibile responsabile della predisposizione del diabete.

Seguono tutte le manifestazioni indesiderate lievi, come emicrania, tensione mammaria, perdite di sangue, nausea.

Tuttavia se la pillola combinata contiene progestinici ad attività androgena (norgestrel e levonorgestrel), si assiste più frequentemente ad edema, aumento del peso, irtutismo(aumento della peluria) ed acne; di questi possibili effetti indesiderati, ne sono privi i progestinici ad attività non androgena come desogestrel, destogene.

Cosa fare se si dimentica di prendere la pillola?

Qualora si dimentichi di prendere la pillola, questa deve essere assunta entro le dodici ore dell’orario usuale. Se invece le dodici ore sono trascorse, bisogna assumerla ugualmente(anche se questo significa prenderne due assieme). La sicurezza non è garantita dunque, è preferibile usare il preservativo nei giorni seguenti. Qualora vi siano dei dubbi circa l’assunzione della pillola, è necessario leggere il bugiardino o recarsi dal medico o farmacista di fiducia.

Cosa succede se assumo l’antibiotico insieme alla pillola?

Molti antibiotici, che contengono le penicilline, cefalosporine, sulfamidici, tetraciciline, chinoloni, cloramfenicolo e metronidazolo, possono interferire con il riassorbimento della pillola a livello intestinale, andando dunque a ridurre la loro efficacia. Dunque per tale motivo, nei giorni seguenti e nelle quattro settimane dopo, è consigliabile l’utilizzo di altri metodi contraccettivi.

Quali altri farmaci inibiscono l’attività della pillola?

Farmaci antiepilettici (fenitoina, carbamazepina,oxcarbazepina), l’iperico o erba di San Giovanni, chitosano, lassativi (senna).

Quali farmaci aumentano la concentrazione nel sangue dei contraccettivi, inducendo effetti indesiderati?

Farmaci antidepressivi (fluoxetina, sertralina).

La pillola aumenta gli effetti indesiderati di altri farmaci?

Si! Gli estrogeni riducono l’eliminazione dei glucocorticoidi (cortisone) inducendo un aumento degli effetti indesiderati.

Cosa succede se ci esponiamo al sole mentre prendiamo la pillola?

L’iperpigmentazione è un effetto collaterale che può presentarsi frequentemente, lasciando segni permanenti. È consigliato durante l’esposizione solare applicare sempre una crema solare.

Che cosa fare in caso di vomito o diarrea?

Qualora l’episodio si sia verificato entro le 4 ore è necessario riprendere la pillola. Questo non compromette l’efficacia. Viceversa se questi episodi sono frequenti, è opportuno utilizzare il preservativo.

E’ opportuno, al fine di evitare o limitare gli effetti indesiderati, di chiedere un parere sempre al proprio medico di famiglia, ginecologo o farmacista di fiducia.

Fonti:

-Farmacologia:Principi di base e applicazioni terapeutiche, F.Rossi

 

Dott.ssa Sara Sgarlata

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la dermocosmesi.

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Eleonora
Eleonora
25 Agosto 2020 21:21

Argomento molto interessante ed attuale, complimenti per l’esaustiva e chiara descrizione.

Maurizio
Maurizio
24 Agosto 2020 21:24

Articolo ben curato.