fbpx

Binge drinking: il pericoloso zero-cento alcolico sempre più diffuso tra i giovani

Binge drinking è un’espressione di origine inglese che significa letteralmente “abbuffata alcolica”. Sebbene non vi siano ancora delle linee guida comuni e ufficiali che riportino le quantità di alcol assunte tali da rientrare in questa definizione, negli Stati Uniti il termine è utilizzato per indicare l’assunzione di cinque o più superalcolici in una sola volta, o comunque in un lasso di tempo molto breve. In Inghilterra si parla di assunzione di alcol doppia rispetto a quanto si usa fare quotidianamente, quindi secondo le statistiche si arriva a otto superalcolici al giorno per i maschi e sei per le femmine.

Il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism americano (NIAAA) ha recentemente dichiarato che il binge drinking si verifica con una concentrazione di alcol nel sangue dello 0,08% ma, nei casi più estremi, si arriva fino allo 0,20%. Secondo l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, un’ulteriore specificazione indica che questo consumo si aggira in tempo breve oltre le 6 Unità Alcoliche (dove una unità corrisponde a 12 grammi di alcol puro), assunte con qualsiasi genere di bevanda alcolica.

Lo scopo principale del binge drinking è l’ubriacatura immediata e la perdita di controllo, e si verifica sempre più frequentemente tra i giovani, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, anche se sempre più evidenze abbassano l’età fino agli 11 anni.

Il vero problema di questo fenomeno è ovviamente l’intossicazione dell’organismo. Tuttavia, il fatto che il punto critico possa essere raggiunto dopo molte ore o anche dopo diversi giorni dall’assunzione di alcol non permette ancora una vera e propria identificazione dell’evento, che è comunque ritenuto uno dei più grandi problemi di salute al giorno d’oggi.

Durante queste abbuffate alcoliche, dunque, la persona ingerisce volontariamente quantità di alcol di molto superiori alle proprie capacità fisiologiche e psicologiche, con lo scopo di arrivare ad una completa ubriacatura con la conseguente perdita di controllo. A livello statistico (ed è anche facilmente intuibile), si verifica molto più frequentemente in contesti sociali quali feste ed eventi piuttosto che in situazioni in cui l’individuo è solo.

Le conseguenze del binge drinking

Nel binge drinking va considerata non solamente la pericolosità data dalla quantità eccessiva di alcol nel momento in cui lo si assume, ma anche l’impatto negativo sulla salute psicologica, cognitiva e organica. Le ripetute bevute occasionali, per quanto le dinamiche siano differenti, avvicinano sempre di più l’organismo ad una dipendenza da alcol con i conseguenti classici risvolti, quali:

  • depressione;
  • disturbi del sonno;
  • disturbi della sfera sessuale;
  • irritabilità e disturbi d’ansia;
  • calo delle performance cognitive;
  • problemi di apprendimento e calo della memoria sia e breve che a lungo termine;
  • vuoti mnemonici.

Oltre ai disturbi organici, le abbuffate alcoliche sono sempre più associate ad un aumento di incidenti, atti di vandalismo e violenze, ma anche a problemi nella sfera interpersonale, lavorativa e familiare.

Binge drinking: gli studi

Uno studio finlandese indica come l’assunzione smodata di alcol in tempo assai brevi, ripetuta nel corso delle settimane e dei mesi, abbia effetti a lungo termine che colpiscono il sistema ormonale, cardiaco, immunitario ma, soprattutto, quello neurologico. Nonostante nei ragazzi il binge drinking si alterni a giorni di assoluta sobrietà, è stato dimostrato il pericolo che questa modalità di assunzione comporta a livello delle strutture cerebrali del cervelletto: al di là delle citate alterazioni delle funzioni cognitive, come l’attenzione, la memoria ma anche il linguaggio, si sono riscontrate vere e proprie alterazioni dei lobuli posteriori del cervelletto, che non si riscontrano generalmente nei bevitori leggeri. Queste aree sono coinvolte nelle funzioni motorie e cognitive. Oltre a queste, ricordiamo che il consumo di alcol ha degli effetti sul cervello che si protraggono almeno fino ad un mese e mezzo dopo l’ultima assunzione e che il vero problema per i giovani, in questo caso, è che le aree coinvolte sono comunque in una fase di formazione. Il tutto è poi generalmente peggiorato dalla cosiddetta drunkoressia, ovvero la restrizione alimentare cui si sottopongono i ragazzi prima di consumare alcolici al fine di potenziare gli effetti euforizzanti e disinibenti dell’alcol e ridurre l’aumento di peso.

Un altro studio americano ha riscontrato alterazioni importanti a livello dell’apparato cardiovascolare e cerebrovascolare, con valori decisamente più alti in chi dichiarava di aver consumato fino a cinque drink in una serata più di dodici volte l’anno. Di questi, negli uomini sono più di frequente alterati i valori di pressione sanguigna e colesterolo, nelle donne quelli della glicemia.

I dati del fenomeno in Italia

Nel rapporto dell’Alcohol Prevention Day del 2021 consultabile sul sito del governo, risulta che in Italia circa 3,8 milioni di persone ricorrono al binge drinking, di cui 2,8 milioni di maschi e un milione di femmine. Tra questi, 830 mila (il 21,8% del totale e di età compresa tra gli 11 e i 25 anni), giungono all’intossicazione, “rappresentando un grave problema sia di salute che di enorme pressione sul sistema di pronto intervento per le procedure di disintossicazione e ricovero”.

Ad oggi in Italia si ritiene ci siano dati più che sufficienti per avviare una campagna informativa al riguardo, che spieghi i rischi non solamente dell’assunzione di alcol ma del binge drinking vero e proprio, puntando l’attenzione sugli effetti a medio e lungo termine.

FONTI

Jones SA, Lueras JM, Nagel BJ. Effects of Binge Drinking on the Developing Brain. Alcohol Res. 2018;39(1):87-96. PMID: 30557151; PMCID: PMC6104956.

Nourse R, Adamshick P, Stoltzfus J. College Binge Drinking and Its Association with Depression and Anxiety: A Prospective Observational Study. East Asian Arch Psychiatry. 2017 Mar;27(1):18-25. PMID: 28387209.

Chung T, Creswell KG, Bachrach R, Clark DB, Martin CS. Adolescent Binge Drinking. Alcohol Res. 2018;39(1):5-15. PMID: 30557142; PMCID: PMC6104966.

https://www.salute.gov.it

 

 

Dott.ssa Rita Bernardi

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments