
Glicemia ed emoglobina glicata (o glicosilata) sono due parametri molto importanti delle analisi ematochimiche. In genere, l’emoglobina glicata è da considerarsi un parametro che permette di effettuare un ulteriore approfondimento, qualora la glicemia presenti dei valori fuori norma.
GLICEMIA
La glicemia è il parametro che indica la concentrazione di glucosio nel sangue. Tale valore è sottoposto ad un equilibrio dinamico e, se il parametro è nella norma, dovrebbe essere compreso, a digiuno, tra 70 e 100 mg/100 mL.
Sono diversi gli stimoli che tengono in equilibrio dinamico la glicemia. Il glucosio viene assunto tramite l’alimentazione, e conseguentemente al suo rilascio nel torrente circolatorio, le cellule beta del pancreas rilasciano insulina, per contrastare un eccessivo rialzo della glicemia. Quando, invece, siamo a digiuno, c’è un altro ormone, che ha un’azione opposta rispetto all’insulina, il glucagone. Il glucagone viene rilasciato dalle cellule alfa del pancreas. Il glucagone non è l’unico ormone che agisce in questo modo: anche il GH (Growth Hormone – ormone della crescita) svolge il suo stesso ruolo in condizioni normali e i glucocorticoidi e l’adrenalina (i quali intervengono in condizioni di digiuno protratto oppure di stress).
EMOGLOBINA GLICOSILATA O GLICATA
Mentre il valore della glicemia può essere paragonato ad una fotografia di un determinato istante, l’emoglobina glicata (HbA1c) riflette invece i valori che la glicemia ha assunto in un determinato lasso di tempo. Ci dirà quindi se la glicemia è stata nella norma, cronicamente alta o cronicamente bassa. Questo perché si va a misurare la porzione di emoglobina che ha subito la reazione di glicazione, e tale porzione più o meno grande, in base al valore che mediamente ha assunto la glicemia. Se il valore del glucosio nel sangue è cronicamente elevato, questo si rifletterà sull’emoglobina glicata, che sarà, conseguentemente, elevata.
L’emivita del globulo rosso è di 120 giorni, il lasso di tempo riguardo al quale otterremo informazioni è di 6-12 settimane.
L’intervallo di riferimento per l’emoglobina glicata 4-5,7%.
FRUTTOSAMINA
Il valore della fruttosamina si riferisce alla quota di albumina, una siero proteina, che ha subito processo di glicazione. L’emivita dell’albumina è inferiore rispetto a quella dell’emoglobina, per cui il lasso di tempo riguardo al quale si ottengono informazioni è inferiore, 3-5 settimane.
Inoltre, il valore di fruttosamina va sempre corretto in base alla concentrazione ematica di albumina e le variazioni biologiche soggettive sono maggiori rispetto all’emoglobina glicata.
EMOGLOBINA GLICATA O FRUTTOSAMINA?
Il parametro di elezione per monitorare la glicemia nel lungo periodo è senza ombra di dubbio l’emoglobina glicata, in quanto si tratta di un parametro validato clinicamente e standardizzato analiticamente. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui si può preferire ad essa la fruttosamina. Questi casi sono:
-ho bisogno di informazioni riguardo all’andamento della glicemia in un lasso di tempo più breve dei 3 mesi;
-sussistono ragioni biologiche, ad esempio anemia emolitica;
-sussistono ragioni analitiche, ad esempio sono presenti varianti emoglobiniche.
La misurazione di HbA1c diventa inaffidabile quando il turn over delle emazie è ridotto (per esempio diabete associato ad anemia non trattata). In questi casi i valori saranno falsamente elevati. Stessa cosa quando si è in presenza di IRC (insufficienza renale cronica), ma in questo caso il problema è relativo alla metodica utilizzata per la misurazione, e può essere ovviato cambiando metodica.
La situazione opposta (valori falsamente bassi), si verifica invece quando si è in presenza di un quantitativo elevato di globuli rossi giovani (trattamento in corso con ferro, vitamina B12, folati).
La misurazione della fruttosamina, invece, risulta particolarmente inaffidabile (valori falsamente bassi) quando il turn over proteico è particolarmente elevato.
ALTRI PARAMETRI IMPORTANTI
Qualora ci siano le condizioni, per ulteriori approfondimenti e accertamenti, è possibile effettuare la misurazione di:
-insulinemia
-peptide C
-indice HOMA (Homeostasis Model Assessment)
-curva da carico di glucosio (OGTT)
CONSIDERAZIONI FINALI
Sovrappeso, obesità, alterazioni della glicemia (prediabete e diabete), sono alcune delle grandi piaghe di questo periodo storico. Sono tutte adducibili, in larga parte, ad abitudini scorrette (sedentarietà, malnutrizione). Un dato che dovrebbe destare la nostra preoccupazione è che le problematiche sopra citate non riguardano soltanto gli adulti, ma sono diventati dei problemi presenti già in età pediatrica (bambini con il DMT2!). Diventa quindi doveroso sensibilizzarci in tal senso, cercando conoscere e promuovere quali sono i principi di un corretto stile di vita.