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INTERAZIONI TRA FARMACI: ESTROGENI

Continua il nostro excursus sulle più importanti interazioni tra farmaci, e come questi farmaci, se assunti contemporaneamente, possono provocare un’alterazione dei meccanismi di assorbimento e quindi dell’effetto finale che il farmaco assunto ha sul nostro organismo.

Molti farmaci interagiscono tra loro aumentando o diminuendo in maniera significativa l’effetto farmacologico se assunti in concomitanza, rischiando di provocare, cosi, un eccesso o un difetto di attività che può risultare nocivo.

Dopo aver trattato alcol etilico e anticoagulanti orali, in questo articolo analizzeremo gli effetti degli estrogeni.

 

ESTROGENI

Di largo utilizzo nelle donne sia in età fertile che in post-menopausa, gli estrogeni, spesso in associazione con progestinici, rappresentano una terapia ormonale di cui è importante conoscere i principali meccanismi di interazione.

Spesso l’azione ormonale o anticoncezionale desiderata viene meno se associati agli estrogeni vengono ad essere assunti altri farmaci, anche se in forma occasionale. Le interazioni che ne susseguono non provocano gravi effetti sulla salute ma possono indurre situazioni non desiderate nella donna che li utilizza.

Per questo, quando parliamo di assunzione di estrogeni, dobbiamo mettere in risalto due aspetti della farmacocinetica, che sono il metabolismo inducibile (alcuni farmaci aumentano la biodisponibilità degli estrogeni) e le alterazioni della flora batterica intestinale che provocano una interruzione della circolazione di estrogeni nel sangue.

Tra i farmaci che più interagiscono con gli estrogeni troviamo molti antibiotici, tra cui ampicillina, rifampicina, griseofulvina, i quali interrompono la circolazione entero-epatica degli estrogeni con possibile diminuzione dell’efficacia di contraccettivi orali.

Un probabile aumento della quantità di estrogeni circolanti è dato dall’uso concomitante di fenitoina e primidone (antiepilettici) la cui conseguenza è comunque rivolta ad un minor effetto contraccettivo; l’uso di glucocorticoidi, infine, viene ad essere compromesso in quanto gli estrogeni ne diminuiscono il metabolismo con conseguente aumento dell’intensità degli effetti dei glucocorticoidi.

FONTI

B.G. Katzung, S.B. Masters, A.J. Trevor – Farmacologia generale e clinica – IX Edizione, PICCIN

Dott.ssa Eleonora Ioannacci

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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