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L’urea e le sue applicazioni dermocosmetiche

Cos’è l’urea?

Per il corpo umano, l’urea rappresenta il prodotto finale del catabolismo delle proteine a livello degli epatociti, processo attraverso il quale il nostro organismo si libera dell’azoto in eccesso. Dal fegato l’urea è rilasciata nel circolo ematico, filtrata dai reni e, infine, essendo molto idrofila, viene escreta, per la maggior parte, tramite le urine, in parte minore anche dalle ghiandole sudoripare.

L’urea è normalmente presente nell’epidermide, dove partecipa al mantenimento dell’idratazione cutanea come molecola chiave del Fattore Naturale di Idratazione (NMF). Nell’NMF di una pelle sana, l’urea è presente con una concentrazione del 7% (quest’ultima può ridursi con l’avanzare dell’età) ed insieme alle altre sostanze idrosolubili ed igroscopiche, ivi presenti, è in grado di trattenere molecole d’acqua e fissare nello strato corneo e nel film idrolipidico superficiale anche parte dell’umidità ambientale a contatto con la pelle. Oltre a questa azione umettante, l’urea, inoltre, svolge un’importante attività cheratolitica, ovvero è in grado di rompere i legami idrogeno della cheratina e di denaturarla.

Come viene utilizzata?

Date le sue numerose proprietà funzionali, l’urea( che ha l’aspetto di una polvere cristallina tra l’incolore e il bianco)  viene largamente sfruttata in ambito cosmetico per la realizzazione di creme, lozioni, gel per il trattamento di pelli altamente disidratate ed ispessite; queste preparazioni differiscono a seconda della concentrazione con cui l’urea è, in esse, contenuta:

Dal 3% al 10%: il preparato ha una funzione umettante ed idratante per le pelli secche dei piedi e delle mani; riparatrice, per il trattamento post-depilazione. Ad esempio, una crema al 5% di urea sarà utilissima per combattere la secchezza delle mani, quest’ultima provocata da vari fattori, come il freddo, l’esposizione ai raggi UV, la salsedine, l’utilizzo di saponi o detersivi aggressivi.

In questo tipo di prodotto, oltre all’urea si ritrovano altri agenti umettanti, come i lattati (Sodium Lactate e Lactic Acid), ingredienti naturalmente presenti nell’ NMF dell’epidermide.

Dal 10% al 20%: il prodotto esplica un’azione rigenerante/riparatrice, ideale per il trattamento di onicomicosi ed unghie fragili oppure un’azione esfoliante-cheratolitica, indicata per il trattamento di ittiosi. Per ittiosi si intendono un gruppo di malattie cutanee che si manifestano alla nascita o nei primissimi mesi di vita e che possono durare anche per sempre; sono determinate da un’anomalia della cheratinizzazione che provoca una pelle squamosa e secca. Nelle formulazioni in cui l’urea è presente nelle suddette percentuali, sarà possibile individuare nell’INCI anche l’allantoina (chimicamente il prodotto finale dell’ossidazione dell’acido urico), la quale esplica, a basse concentrazioni, un’azione idratante e lenitiva, a concentrazioni più alte, invece, un’azione esfoliante e promotrice del rinnovamento cellulare. Frequentemente, inoltre, in questi preparati, si rintraccia la presenza del burro di Karitè, notoriamente costituito da una miscela attiva di acidi grassi, responsabili delle sue proprietà emollienti sulla pelle.

Dal 20% al 40%: la formulazione è impiegata per il trattamento di psoriasi, eczema e xerosi e per rimuovere duroni e callosità. Nei prodotti anti-callosità possibile è l’associazione di urea ed acido salicilico (noto per le sue proprietà leviganti e batteriostatiche), la cui penetrazione trans-epidermica è favorita proprio dall’azione cheratolitica dell’urea. Formulazioni di questo tipo sono spesso arricchite da olio di mandorle dolci e bisabololo, noto quest’ultimo per le sue proprietà addolcenti e calmanti.

Considerando che la secchezza cutanea è una dei fattori responsabili della formazione delle rughe, l’urea viene impiegata anche in creme e sieri per il viso ad azione anti-invecchiamento, capaci di restituire una maggiore elasticità e sensazione di comfort anche alle pelli più secche e mature.

Possibili effetti collaterali

I prodotti dermocosmetici a base di urea sono generalmente ben tollerati; tuttavia in alcuni casi possono verificarsi effetti collaterali, quali irritazione, bruciore o pizzicore. Inoltre, è bene ricordare che nei prodotti ad uso pediatrico la concentrazione di urea non deve superare il 3%.

Dott.ssa Veronica Orciuoli

Dott.ssa in Farmacia, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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