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Il Tonico: un alleato di vecchia data per una corretta skincare quotidiana

L’ultimo cosmetico della routine quotidiana del viso è il tonico, un cosmetico nato in tempi antichi, dalle caratteristiche ottimali, ma molto spesso sottovalutato.

Tante sono le domande che ci poniamo di fronte a questo cosmetico, ad esempio ‘di cosa si tratta? a cosa serve? Ma soprattutto, è davvero indispensabile per una corretta pulizia del viso?’

Attraverso l articolo cercheremo di capire questo prodotto cosmetico.

Cos’è e cosa serve?

Il tonico è una soluzione acquosa o idroalcolica, arricchita di acque vegetali e floreali.

Questa soluzione è destinata ad essere lasciata sulla pelle e non risciacquata, infatti, utilizzata dopo la pulizia esercita infinite azioni:

  • stimolante e tonificante
  • astringente e dermopurificante
  • lenitiva e calmante

Inoltre se formulata con una piccola quantità di solventi o tensioattivi, aiuta anche ad asportare i residui di latte o di gel detergente, quindi ad esercitare anche una delicata azione struccante.

Il suo uso quotidiano permette di mantenere inalterato il pH della pelle (4.5-5.5), che viene alterato dall’uso di detergenti e vari cosmetici.

Quali sono le acque vegetali più utilizzate?

Fiori d’arancio: rinfrescante, idratante e lenitivo

Camomilla: lenitiva, addolcente, disarrossante

Hamamelis: astringente, purificante, decongestionante

Lavanda: rinfrescante, lenitivo, dermopurificante

Meliloto: lenitivo, astringente

Melissa: addolcente, emoliente

Rosa: astringente, tonificante

Menta: rinfrescante, dermopurificante

Timo: antibatterico, cicatrizzante

Qual è il tonico più adatto alla tua pelle?

  • Pelle normale: è una pelle che non necessita di trattamenti specifici, quanto di mantenere un’aspetto armonioso. Il tonico da utilizzare deve essere illuminante, idratante, dunque può contenere fiori d’arancio, rosa, lavanda. In alcune formulazioni cosmetiche è possibile trovare la spiraea ulnari, che contiene acido salicilico naturale, in grado di ravvivare la luminosità dei coloriti spenti.
  • Pelle sensibile o couperose: si predilige un tonico privo di alcol, contenente attivi lenitivi come camomilla, melissa, fiordaliso.  Alcuni formulatori, creano tonici da consistenze leggermente gelificate, ricche di antiossidanti come l’escina per proteggere i capillari fragili.
  • Pelle grassa: bisogna prediligere un tonico leggermente alcolico a base di amamelide, lavanda, bardana che hanno un azione sebo-regolatrice. In tali formulazioni è possibile trovare l’acido salicilico che ha caratteristiche esfolianti, utile a contrastare i punti neri, il pantenolo con funzione idratante e, l’aloe  vera che aumenta le difese immunitarie cutanee.
  • Pelle secca: il tonico da utilizzare deve contenere ingredienti ed estratti ad azione nutriente e rigenerante, come rosa, melissa, lavanda. È possibile trovare componenti come olio di vaselina solubilizzato e acido ialuronico.
  • Pelle mista: il tonico richiesto deve avere una doppia funzione, proprio perché richiede cure specifiche. Il tonico può contenere acqua di rose, bardana, aloe, meliloto.

Come si applica il tonico?

L’impiego del tonico, deve essere abbinato all’utilizzo del latte detergente e di uno struccante per occhi. Il tonico può essere utilizzato due volte al giorno, sia la mattina prima del trucco, sia la sera prima di andare a letto. Esso deve essere versato in un batuffolo di cotone o in un dischetto di cotone; si massaggia o picchietta sulla pelle, senza applicare alcuna forza.

Fonti

Come sono fatti i cosmetici, guida pratica alla lettura dell’INCI, di Giulia Penazzi.

Dott.ssa Sara Sgarlata

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la dermocosmesi.

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