
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo bevuto una tazza di camomilla fumante; da piccoli ci è stata preparata dai nostri genitori, e adesso siamo noi a prepararla ai nostri cari o a noi stessi. Che sia per riscaldarci in una giornata d’inverno o per rilassarci dopo una giornata stressante, la tisana alla camomilla rappresenta un vero e proprio rituale, oltre che un toccasana per la salute.
La Matricaria Recutita, ovvero la camomilla, è una delle droghe officinali più utilizzate, sia grazie alla facilità con cui può essere reperita, per l’estrema semplicità con cui può essere preparata e consumata, ma soprattutto per la sua versatilità.
Ma quali sono i molteplici benefici della camomilla?
I benefici della camomilla
Il principale motivo per il quale tutti teniamo dei fiori essiccati di camomilla in casa è perchè ad essa è attribuita una blanda attività sedativa, su questo c’è però un acceso dibattito in quanto non esistono abbastanza studi scientifici che provino l’attuale effetto ipnoinduttore di questi fiori, che è piuttosto attribuito alle capacità miorilassanti che danno comunque un senso di rilassamento generale.
Tra i principi attivi più importanti presenti nei fiori di camomilla troviamo invece flavonoidi, camazulene e alfa- bisabololo.
I flavonoidi hanno spiccata attività antiossidante, in particolare l’apigenina riduce l’adesione dei leucociti alle cellule endoteliali: questo meccanismo è capace di ridurre gli stati infiammatori, è per questo che l’infuso di camomilla si presta in maniera ottimale in caso di coliti e/o diarrea.
Simile è il meccanismo del camazulene ed alfa-bisabololo contenuti nell’olio essenziale di camomilla, che agiscono contro i processi infiammatori e spastici del tratto gastro-intestinale, regalando così sollievo sia nei casi cronici che acuti.
Grazie ai principi sopra citati, si evince che l’uso regolare di infusi di fiori di camomilla può essere un valido aiuto nella terapia sintomatica della Sindrome del Colon Irritabile, ma anche un aiuto occasionale in caso di cattiva digestione o diarrea.
Quali sono gli altri usi della camomilla?
Quelli trattati fino ad ora sono stati i principali usi “tradizionali” della camomilla, ma le sue proprietà (tra cui soprattutto quella antinfiammatoria), non si limita ad avere azione sistemica: la camomilla può anche essere somministrata per via topica per trattare una moltitudine di disturbi.
Uno tra i più fastidiosi è sicuramente il dolore alle gengive, che però può essere alleviato ponendo un batuffolo di cotone imbevuto di infuso di camomilla sull’area infiammata.
Per uso esterno la si può invece trovare in prodotti cosmetici contro le couperose ed acne, grazie all’attività cicatrizzante ed antimicrobica.
Gli impacchi esterni possono alleviare bruciore agli occhi, emorroidi, eruzioni cutanee e piccole ferite.
In caso di malessere stagionale invece, un fumento di acqua bollente, fiori di camomilla e bicarbonato risulterà un toccasana per alleviare i sintomi di raffreddore, tosse ed asma.
Effetti collaterali ed interazioni
Nonostante i molteplici benefici, anche i fiori di camomilla non sono esenti dai possibili effetti collaterali.
Questi possono essere, paradossalmente, nausea ed insonnia, in caso di abuso o di uso prolungato e reazioni anafilattiche nei soggetti allergici alle Compositae.
Particolare attenzione per chi assume statine e calcio antagonisti (la camomilla ne altera il metabolismo), benzodiazepine e anticoagulanti cumarinici come il Warfarin (le cumarine contenute nella camomilla ne potrebbero aumentare l’attività).
Nuovi sviluppi
Recenti studi hanno evidenziato la capacità immunostimolanti ed antivirali della camomilla, considerandola un valido alleato nella cura dell’Herpes genitale.
Un altro interessante studio condotto sui ratti ne ha invece evidenziato l’attività antistaminica: l’olio essenziale dissolto in un particolare solvente veniva somministrato due ore prima del prurito indotto. Si è poi visto che il composto limitava significativamente il prurito con un’azione simile a quella di anti staminici come l’oxatomide e la fexofenadina.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2995283/
https://www.farmalem.it/index.php/pagine/2-contenuti/1085
https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/camomilla-proprieta-usi-controindicazioni/
Io uso gli impacchi di camomilla anche per alleviare i fastidi della dermatite atopica, lessi tempo fa su guna questo rimedio e devo dire che se applicato subito quando inizia a dar prurito aiuta a tenere sotto controllo il fastidio.