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Lo sapevate che ci sono degli odori chiamati profumi del natale?

PROFUMO DEL NATALE

Diversi studi hanno evidenziato che i profumi si fissano nel cervello come ricordi, forse per questo l’atmosfera del Natale è tipicamente frizzante.

Attraverso alcune tradizioni natalizie scopriremo delle curiosità sulle molecole profumate, dette ‘aromatiche’ perché quando furono isolate avevano odore gradevole.

Tali molecole sono composti organici insaturi, contenenti nella loro struttura uno o più anelli aromatici che conferiscono loro un dato assetto elettronico e reattività particolari.

BISCOTTI NATALIZI

Se vi piacciono i profumatissimi omini di pan di zenzero sicuramente adorate le spezie quali: zenzero, cannella, chiodi di garofano e noce moscata.

Lo ZENZERO viene dalla pianta Zingiber officinale e la molecola aromatica Zingerone è la principale responsabile della sua piccantezza.

La forma medicinale dello zenzero è usata per curare dispepsia e coliche; ma sono state evidenziate anche proprietà anticoagulanti, antiemetiche e ipocolesterolemizzanti.

In profumeria trova impiego come dolcificante dall’aroma simile al tabacco, con note di gelsomino e vaniglia.

CANNELLA

La CANNELLA viene dalla pianta tropicale Cinnamonum zeylanicum che possiede proprietà antiossidanti e ipocolesterolemizzanti.

Le molecole principali della cannella sono Acido Cinnammico e Aldeide Cinnamica:

l’Acido è responsabile dell’odore di miele e fiori; viene utilizzato sia nelle industrie cosmetiche e alimentari sia nell’industria farmaceutica per i farmaci antielmintici; 

l’Aldeide è usata come intermedio chimico nella produzione di profumi, conferisce aroma dolce, legnoso e resinoso.

CHIODI DI GAROFANO

I CHIODI DI GAROFANO provengono dai boccioli essiccati di un albero delle isole Molucche: Eugenia caryophyllata.

I chiodi di garofano hanno un sapore forte e pungente, dovuto alla molecola Eugenolo, con proprietà antinfiammatorie naturali e ipocolesterolemizzanti;

facilita la digestione riducendo l’acidità gastrica, contrasta la glicemia alta nel sangue e viene usato in cosmesi.

NOCE MOSCATA

La NOCE MOSCATA viene ottenuta macinando il seme del frutto dell’albero Myristica fragrans dell’Indonesia. 

L’olio della noce moscata contiene la molecola Miristicina, un anticolinergico:

una molecola neurotossica che sopprime l’effetto del neurotrasmettitore acetilcolina prevenendo l’eccitazione dei nervi che controllano i movimenti dei muscoli intestinali, del tratto urinario e dei polmoni.

Nella medicina tradizionale cinese venne usata come farmaco per curare reumatismi, mal di stomaco, coliche e dissenteria. 

Oggi la noce moscata viene usata per insaporire cibi, ma è l’olio ad essere impiegato negli sciroppi per la tosse, in alcune bibite (come la Coca Cola) e in pasticceria.

Il composto odoroso dell’olio di noce moscata è l’Isoeugenolo, una molecola con struttura aromatica simile all’Eugenolo (differisce la posizione di un doppio legame);

l’aroma dato dall’Isoeugenolo ricorda i dolci e legnosi fiori tropicali.

In Europa la noce moscata è famosa per i suoi effetti afrodisiaci, infatti era chiamata la ‘spezia della follia’ in quanto le molecole Miristicina ed Elemicina hanno proprietà allucinogene:

sono precursori della droga MMDA (un’anfetamina) che ha effetti psichedelici, ma essendo presente in piccole quantità nei cibi, l’uomo non ne consuma abbastanza da mostrare reazioni stupefacenti. 

VIN BRULÈ

Quando fa freddo quanto è bello sorseggiare un caldo vin brulé?!

L’anice stellato è uno degli ingredienti del vin brulé e proviene da un albero tropicale dell’Asia orientale;

la molecola Anetolo conferisce all’anice stellato proprietà antinfiammatorie, gastroprotettive, antiossidanti, antifungine e antivirali. 

L’effetto antivirale è dato dall’Acido Scichimico che viene impiegato come base per la produzione del farmaco Oseltamivir (Tamil) usato per il trattamento e la prevenzione delle influenze A e B. 

Nell’anice stellato sono presenti anche tannini e oli essenziali quali Limonene, Farnesolo e Safrolo che ne danno il profumo dolce e terroso di anice, misto a limone e pepe.

BASTONCINI DI ZUCCHERO

Durante le feste vediamo spesso quei bastoncini di zucchero bianchi e rossi di forma allungata: contengono anche aromi di liquirizia e menta!!!

La LIQUIRIZIA proviene dalla Glycyrrhiza glabra, una pianta dell’Europa meridionale il cui principio attivo principale è la Glicirrizina: 

un glicoside saponifico triterpenoide con alto indice di dolcezza e dal sapore intenso.

La Glicirrizina ha effetti antinfiammatori e antiallergici in quanto diminuisce la produzione di prostaglandine;

viene usata anche per trattare ulcere, malattie della pelle e raffreddore comune.

La MENTA PIPERITA possiede il Mentolo, un alcol chirale che si ricava per estrazione dalla pianta o che viene sintetizzato in laboratorio dall’aldeide Citrobellale.

È un solido bianco dall’odore erbaceo e forte di menta con sentori di rosmarino e legno;

il sapore pungente e intenso dona in bocca una sensazione di ‘freddo’ crescente e freschezza leggermente canforata.

Viene usato come lenitivo per mal di gola, nell’industria dei profumi, in cosmetica e addirittura in apicoltura come antiparassitario. 

CAPODANNO

La tradizione dice che snocciolare il melograno a capodanno porti l’amore tutto l’anno!!!

L’importanza di questo frutto però è data soprattutto dalle sue proprietà antiossidanti, antitumorali, antivirali e antinfiammatorie.

La molecola che conferisce tali proprietà, ancora oggetto di numerosi studi, si trova nella buccia del melograno ed è la Punicalagina: 

un composto fenolico di cui è stato evidenziato il potenziale ruolo chemio-preventivo, nonché effetti ipocolesterolemizzanti, anti-aterosclerotici e anti-Alzheimer.

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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