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Misurare la glicemia senza pungere le dita? È possibile grazie alle tecnologie digitali

Secondo l’International Diabetes Federation sono circa 463 milioni le persone nel mondo a soffrire di diabete, un numero destinato a salire ad almeno 700 milioni entro il 2045. 

È fondamentale curare adeguatamente questa patologia monitorando il controllo glicemico nei pazienti che ne sono affetti, e negli ultimi decenni le tecnologie si sono evolute notevolmente.

Diabete

Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica che comporta oscillazioni anormali del livello di glucosio nel sangue. Tali oscillazioni portano sia ad alterazioni macrovascolari di vasi quali arterie coronarie, aorta e arterie di cervello e arti, sia a complicanze microvascolari che colpiscono reni, nervi e occhi. 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità esistono tre tipi principali di diabete:

  • Tipo 1: un processo autoimmune che porta a livelli di insulina notevolmente ridotti;
  • Tipo 2: deriva dalla funzione compromessa delle cellule produttrici di insulina nel pancreas e dall’insulino-resistenza nei tessuti periferici;
  • Diabete Mellito Gestazionale: si manifesta in donne in gravidanza che soffrono di livelli di glucosio nel sangue superiori alla norma.

A causa delle sue conseguenze, il diabete è una patologia che va seguita e trattata in maniera costante ed efficiente.

Sistemi di automonitoraggio della glicemia

Il sistema più usato per l’automonitoraggio della glicemia è il glucometro, che analizza una piccola goccia di sangue capillare prelevata dal polpastrello e posta su una striscia reattiva. Il glucosio contenuto nel campione si ossida, dando origine ad una variazione cromatica o ad una corrente elettrica che viene tradotta nel valore glicemico corrispondente.

Nonostante questa tecnica sia lo standard di controllo glicemico da diversi decenni, presenta inconvenienti, quali: 

  • coinvolgimento attivo del paziente o dei suoi assistenti;
  • i pazienti devono pungersi le dita più volte al giorno con rischio di infezioni. 

Per tale motivo sono stati sviluppati i Sistemi per il Monitoraggio Continuo del glucosio, i cui sensori misurano i livelli di glucosio nel liquido interstiziale del tessuto sottocutaneo della pelle 24 ore al giorno.

Sistemi per il monitoraggio continuo del glucosio

I sistemi per il monitoraggio continuo del glucosio sono stati introdotti circa 15 anni fa e vengono utilizzati da un numero crescente di pazienti; possono misurare i livelli di glucosio nel sangue in modo continuo durante tutta la giornata senza dover pungere le dita ad ogni misurazione. 

La punta del sensore di glucosio utilizzato da questi sistemi viene inserita nel tessuto adiposo sottocutaneo per misurarne la quantità nel liquido interstiziale. La corrente elettrica misurata dal sensore viene convertita in valori approssimativi della glicemia che richiedono una fase di calibrazione dell’intero dispositivo.

Alcuni di questi sistemi lavorano in tempo reale mostrando la lettura glicemica ogni cinque minuti direttamente sullo smartphone degli utenti.  Altri incorporano allarmi che si attivano quando i livelli di glucosio sono troppo bassi, troppo alti o quando un rapido aumento o diminuzione indicano un rischio.

L’utilizzo degli smartphone è utile anche per raccogliere i valori della glicemia in un cloud remoto che analizza i dati così da avvertire medici e pazienti su situazioni cliniche pericolose. 

Come funzionano

Il sistema è composto da un sensore che viene posizionato sul braccio utilizzando un applicatore monouso; dopo averlo attivato, è necessaria circa un’ora affinché le prime letture siano disponibili. Il sensore raccoglie le letture automaticamente ogni 15 minuti ed è necessario scansionarlo almeno una volta ogni 8 ore. Può inoltre raccogliere nella sua memoria interna i dati per un massimo di 14 giorni.

Oltre al vantaggio di non dover pungere le dita più volte al giorno, l’uso del sensore permette un controllo più rigoroso della curva glicemica e una maggiore precisione nelle terapie.

Impiego in ambito sanitario

Nonostante questa tecnologia si stia sviluppando rapidamente, l’adozione sul mercato si muove lentamente. Non esiste infatti ancora un accordo tra i medici su quale sistema utilizzare in modo univoco. Questi sistemi non sono ancora infatti considerati uno standard di cura a causa della mancanza di studi che dimostrino risultati migliori in popolazioni di pazienti specifiche. 

La qualità della misurazione dei sistemi a monitoraggio continuo varia in base a diversi fattori, limitandone la sicurezza e l’uso efficace nella gestione del diabete per due motivi principali:

  • i pazienti devono essere adeguatamente formati per un uso corretto del dispositivo;
  • Il sistema deve essere valutato in termini di sicurezza del paziente e capacità di fornire misurazioni accurate. 

Pronostici per il futuro

Le tecnologie di questo genere consentono una migliore raccolta di dati medici che gli operatori sanitari possono utilizzare per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.

Le soluzioni tecnologiche per il monitoraggio del glucosio sono progredite negli anni e per gli esperti queste tecnologie sono essenziali per gestire il diabete. L’uso di tali sistemi offre infatti una valutazione completa della glicemia in modo efficace nella quotidianità. Se ne auspica infatti l’inserimento nei programmi appositi in ambito sanitario.

Il concetto dei sistemi di monitoraggio continuo apre quindi la possibilità di creare dispositivi che forniscono avvisi rapidi e sono in grado di prendere decisioni autonome e veloci. Sicuramente si tratta di una nuova frontiera nel trattamento del diabete, che può portare benefici a livello terapeutico ed anche nella qualità della vita dei pazienti.

 

 

Fonti

“Self-measurement of Blood Glucose and Continuous Glucose Monitoring – Is There Only One Future?” – Lutz Heinemann, Andreas Stuhr, Adam Brown, Guido Freckmann, Marc D Breton, Steven Russell, Lutz Heinemann

“Enabling the Internet of Mobile Crowdsourcing Health Things: A Mobile Fog Computing, Blockchain and IoT Based Continuous Glucose Monitoring System for Diabetes Mellitus Research and Care” . Tiago M. Fernández-Caramés, Iván Froiz-Míguez, Oscar Blanco-Novoa, Paula Fraga-Lamas – Department of Computer Engineering, Faculty of Computer Science, Centro de investigación CITIC, Universidade da Coruña, Spain.

“Lessons from Use of Continuous Glucose Monitoring Systems in Digital Healthcare” – Hun-Sung Kim, Kun-Ho Yoon – College of Medicine, The Catholic University of Korea, Seoul, Korea.

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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