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Gli alleati naturali per i sintomi del cambio di stagione

Settembre per molti coincide con la fine delle vacanze e la ripresa delle attività scolastiche e/o lavorative. Non sempre è facile riprendere i frenetici ritmi di vita e spesso nel cambio di stagione ci si può sentire stanchi e di cattivo umore. Si potrebbero manifestare anche ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di memoria e concentrazione.

E’ questo il momento migliore per assumere integratori a base di adattogeni ovvero estratti vegetali che migliorano la capacità dell’individuo di reagire allo stress e alla stanchezza, aumentano forza e resistenza fisica, rinforzano il sistema immunitario e stabilizzano l’umore.  Essi agiscono infatti sul sistema immunitario, endocrino e nervoso.

Gli adattogeni spesso si ottengono da piante che crescono spontaneamente in aree particolarmente inospitali del pianeta come deserti, montagne e terre brulle e che hanno quindi capacità di adattamento in condizioni estreme. Queste particolari doti vengono trasmesse all’essere umano quando le ingerisce.

Di seguito, ecco alcuni estratti da ricercare in etichetta all’acquisto degli integratori.

Panax Ginseng

È una pianta usata da millenni in medicina tradizionale cinese come tonico e rivitalizzante poiché migliora la risposta dell’organismo agli eventi stressogeni. E’ considerato uno psicotonico perchè stimolando il sistema nervoso centrale migliora apprendimento e attenzione. Il ginseng ha alcuni effetti collaterali e andrebbe assunto sotto consiglio medico se si stanno assumendo farmaci come gli anticoagulanti, gli antidepressivi, l’insulina e i farmaci ipoglicemizzanti. Non è consigliato agli ipertesi, in gravidanza e allattamento e in associazione a stimolanti quali caffè e tè verde. Gli effetti di questa pianta sono evidenti solo con un uso prolungato e regolare, che però non deve superare i 2 mesi. La sua somministrazione dovrebbe avvenire al mattino, per scongiurare il rischio di ipereccitazione notturna.

Eleuteococco 

Ha proprietà toniche, antistress e antifatica. Per questo è estremamente utile in caso di stanchezza immotivata, depressione, ansia, scarsa capacità di rendimento e di concentrazione, durante la convalescenza, ma anche per rinvigorire e sostenere chi si dedica a lavori pesanti o ad attività sportive. Inoltre potenzia le difese immunitarie, aumentando il numero di linfociti T, cellule Natural Killer e anticorpi ed è quindi un ottimo rimedio per la prevenzione dell’influenza e delle malattie invernali in particolare nei pazienti con difese immunitarie labili che vanno frequentemente incontro a episodi influenzali o parainfluenzali. Si tratta di un fitoterapico di norma ben tollerato; eventuali effetti indesiderati (lieve ipertensione, palpitazioni, insonnia) si registrano solo in caso di assunzione prolungata e a dosaggi elevati. Pertanto è considerato la soluzione di prima scelta per i soggetti per i quali il ginseng è controindicato e per le fasce di popolazione più sensibili, come i bambini e gli anziani. Si consiglia di evitare la somministrazione serale.

Guaranà

Denominato dagli Indios “elisir di lunga vita” veniva impiegato per aumentare la resistenza fisica durante le battute di caccia. Ha effetto tonico-stimolante ma anche eccitante grazie al suo contenuto in caffeina: migliora l’attenzione e la concentrazione e riduce la percezione della fatica aumentando la disponibilità di glucosio per i muscoli.

Rhodiola

E’ in grado di alleviare la sensazione di stanchezza ed è calmante in caso di depressione e ansia; infatti innalza il tono dell’umore e combatte l’insonnia stimolando la produzione di serotonina (ormone del benessere). Inoltre, la rhodiola accelera il recupero dell’organismo dopo intensi sforzi fisici. Dal punto di vista psichico, migliora la memoria e la concentrazione, risultando utile anche agli studenti durante il periodo degli esami. Infine, la rhodiola è capace di mitigare anche la fame nervosa, grazie ai suoi effetti riequilibranti sul sistema neuroendocrino.

 

Ashwagandha (Whithania somnifera)

Questa pianta, impiegata in medicina ayurvedica, ha sia proprietà toniche ed adattogene sia antinfiammatorie e antidolorifiche. Numerosi studi confermano che è utile in caso di ansia e nervosismo, perdita di memoria e concentrazione ed insonnia, che concorre a mitigare senza indurre sonnolenza diurna. È una pianta sicura ma si consiglia di evitarne la contemporanea assunzione con alcuni psicofarmaci, quali i barbiturici, perché potrebbe potenziarne l’azione. E’ controindicata in gravidanza perché stimolando le contrazioni uterine potrebbe indurre aborto e, come per la maggior parte dei fitoterapici, anche durante l’allattamento.

Reishi

Il Reishi viene definito il “fungo dell’immortalità”. E’ un ottimo alleato per aumentare le difese immunitarie e per questo è molto utilizzato nel trattamento delle allergie e delle malattie autoimmuni. È inoltre un anti-stress molto efficace che agisce a livello fisico e psicologico.

Questi sono solo alcuni esempi; la lista di adattogeni che la natura ci offre è in realtà molto più lunga.

In genere gli integratori adattogeni sono disponibili in capsule o compresse, stick bevibili e gocce orali. Negli integratori questi estratti vegetali sono spesso associati a vitamine, sali minerali e ricostituenti naturali come la papaia fermentata e la pappa reale o a bacopa e gingko biloba per migliorare le perfomance mentali.

Il trattamento con adattogeni non dovrebbe superare i trenta-quaranta giorni, ma può essere ripetuto, se necessario, due o tre volte l’anno.

 

FONTI

“Il risveglio di stagione” di Corrado Giua Marassi e Ambra Pedrazzini

Monografie di piante medicinali OMS

Dott.ssa Giulia Parise

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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