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Il sale nella dieta

Il sale da cucina è quasi interamente costituito da cloruro di sodio. Il suo impiego ha origini antichissime, tanto che se ne ha notizia già tra gli antichi greci, soprattutto per fini terapeutici, come la disinfezione di ferite. 

Il sale si ottiene:

-per estrazione dalle miniere di salgemma;

-per cristallizzazione di salamoia, ottenuta da acqua di mare.

QUANTO SALE?

La quantità consigliata dalla WHO per ragazzi di età pari o superiore a 14 anni e per gli adulti è di circa 6 g al giorno, o 2300 mg di sodio al giorno. 

LIMITARE IL CONSUMO DI SALE, PERCHÉ? 

L’eccessivo consumo di sale è legato diversi problemi per la nostra salute, in primo luogo all’ipertensione. Il problema principale è costituito dal fatto che tutti noi consumiamo, quotidianamente, alimenti già confezionati/preparati (affettati, salumi, pane conservato, salse, formaggi, …). In questi alimenti il sale è sempre presente, e ovviamente di questo quantitativo va tenuto conto. Più saranno gli alimenti confezionati di cui si fa uso, e maggiore sarà il quantitativo occulto introdotto. 

Per questa ragione è consigliabile tenere sotto controllo il quantitativo di sale che addizioniamo nel momento della preparazione dei pasti.

COSA SUCCEDE QUANDO INTRODUCIAMO SALE NELL’ORGANISMO

L’introduzione di sale comporta una reazione immediata che è quella dell’aumento dell’osmolarità dell’organismo. Viene, conseguentemente rilasciata vasopressina, e viene stimolato il senso di sete, che ci porta ad introdurre liquidi. 

Il rilascio di vasopressina fa sì che, a livello renale, venga riassorbita acqua: le urine si concentrano, perdiamo quindi meno liquidi.

A questo punto l’osmolarità diminuisce, ma aumenta sia la pressione arteriosa che il volume del liquido extracellulare. Si tratta di due fenomeni ai quali corrisponde un’ulteriore risposta da parte dell’organismo per riportare nella norma sia la pressione che il volume del LEC, attraverso escrezione renale di acqua e sali in eccesso. 

COSA COMPORTA UN ECCESSIVO CONSUMO DI SALE

L’eccessivo consumo di sale è una delle ragioni che porta allo sviluppo di ipertensione, e sembra essere correlato a un incremento dell’infiammazione sistemica e un incremento della mortalità.

L’eccessivo consumo di sale è particolarmente dannoso quando il contesto è quello di uno stile di vita poco salutare, sedentario, accompagnato da una dieta squilibrata, particolarmente ricca da un punto di vista calorico, di zuccheri semplici, grassi saturi.

LIMITARE IL SALE NON VUOL DIRE ELIMINARLO DALL’ALIMENTAZIONE

Può sembrare strano, ma uno dei rischi in cui si può incorrere, quando si diventa “maniaci del sale”, è quello di consumarne troppo poco. Limitare il consumo di sale non vuol dire assolutamente eliminarlo dalla nostra alimentazione, anche perché il nostro organismo ha un fabbisogno di sodio che va soddisfatto. Il sodio ha un ruolo importante per la nostra salute, in quanto, per esempio, mantiene in equilibrio il volume cellulare e sanguigno, la pressione arteriosa e trasmette gli impulsi nervosi.

SALE E RITENZIONE IDRICA

Uno dei motivi principali per i quali si smette di consumare sale è quello dell’accumulo di liquidi in eccesso. In realtà questo è un approccio semplicistico e per nulla risolutivo. La ritenzione idrica non va vista come il problema centrale, bensì come un sintomo. Per contrastarla vanno fatte delle valutazioni adeguate, e, se sono state escluse condizioni morbose importanti, ci si dovrebbe concentrare sul seguire una dieta bilanciata e salutare, che comporti anche il giusto apporto di sodio. Questa strategia aiuta a contrastare quella che spesso è la causa principale della ritenzione idrica: una infiammazione sistemica di basso grado. 

In ultimo, per contrastare in maniera efficace la ritenzione idrica, ci si deve concentrare sul ripristino e sul mantenimento dell’eubiosi intestinale.

IPOTENSIONE NEL PERIODO ESTIVO

Capita molto più frequentemente di quanto si possa pensare e sono perlopiù le donne a risentirne: l’abbassamento della pressione nel periodo estivo. Ciò che spesso accade è che aumenta l’introito di liquidi, sia perché si beve di più, sia perché si mangiano più frutta e verdura. In questi casi essere d’aiuto il sensibile incremento del consumo di sale. 

QUALE SALE SCEGLIERE

La migliore scelta che si possa fare è quella di optare per il sale iodato (a meno che non sussistano ragioni mediche per le quali non è indicata un’integrazione di iodio). 

Bene anche la scelta del sale integrale di roccia, che oltre a contenere sodio, contiene anche altri minerali come il potassio. 

Infine, purtroppo, va sfatato il mito dei sali “speciali”, tanto in voga negli ultimi anni, come il sale rosa dell’Himalaya. Non c’è nessuna ragione salutistica per la quale si debba spendere una fortuna per acquistare del sale che viene dall’altra parte del mondo. 

FONTI

THE PATH OF LONGEVITY – FONTANA LUIGI

FISIOLOGIA UMANA – SILVERTHORN DEE UNGLAUB 

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

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