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Perché le diete falliscono?

I mesi successivi alle feste natalizie, con l’arrivo del nuovo anno, sono spesso il periodo dell’ “ora mi metto a dieta!”. Siamo quindi determinati a riconquistare la nostra forma fisica, ad andare in palestra o a camminare, a mangiare in modo sano ed equilibrato. Eppure, dopo aver eliminato anche l’ultima briciola di panettone dalla dispensa, aver fatto la spesa più noiosamente salutare del mondo, passato qualche giorno ci ritroviamo a cadere in tentazione, e quindi a cedere, abbandonando i buoni propositi. Perché questo succede? I motivi sono diversi, di seguito alcuni dei più comuni.

Forza di volontà

La parola “dieta” viene, in modo erroneo, associata sempre a “percorso nutrizionale dimagrante”. In realtà, però, significa “stile di vita”. Per perdere peso, quindi, si deve cambiare non soltanto la propria alimentazione, ma l’approccio al cibo, all’attività fisica, alla vita. Si tratta, quindi, chiaramente di propositi particolarmente importanti, ed è proprio per questo che spesso non è facile gestirli.

Uno dei fattori principali di cui dobbiamo armarci è la forza di volontà. Ci saranno, passato l’entusiasmo iniziale, dei momenti in cui siamo tentati di cadere nelle vecchie abitudini. Soprattutto nel primo periodo quindi, ricordiamoci di come stavamo prima di iniziare il nostro percorso, e del perché abbiamo deciso di voler cambiare. Malnutrizione per eccesso e poca attività fisica comportano tutta una serie di sintomi che non ci fanno sentire bene nella nostra pelle. Siamo scontenti di come ci vediamo allo specchio, dopo aver mangiato siamo assonati, appesantiti, gonfi, dormiamo male, siamo sempre stanchi, poco energici. Ebbene, ricordiamoci di come ci siamo sentiti, e di come non vogliamo sentirci mai più!! In più, è bene tener presente che perdere peso non vuol dire potersi mettere quei jeans che ci piacciono tanto o poter mettere delle magliette aderenti, ma vuol dire guadagnare in salute. È vero che oggigiorno abbiamo a disposizione numerosi approcci farmacologi per gestire la maggior parte delle patologie. Ma abbiamo a disposizione un’arma molto potente, la prevenzione primaria, di cui fa parte un’alimentazione sana e il mantenimento di peso e composizione corporea idonei.

Poca attività fisica

Per perdere peso, o meglio, per perdere massa grassa, è necessario svolgere attività fisica. Il percorso dimagrante non può prescindere dal movimento. Questo è un concetto chiave, che bisogna mettersi in testa se si vuole intraprendere una dieta in modo serio. È vero che siamo tutti molto impegnati, tra la gestione del quotidiano, il lavoro, e quel poco di tempo libero che resta. Tuttavia è necessario ritagliarsi del tempo per sé stessi, soprattutto se il lavoro svolto prevede di stare molto tempo fermi alla scrivania. L’attività fisica svolta dovrebbe, inoltre, essere strutturata e seguita da un professionista che possa consigliare quali sono gli esercizi più adatti a noi, e correttamente ripartita tra attività aerobica e anaerobica.

Infine, non ha alcun senso star senza far nulla tutta la settimana per poi esagerare fare un allentamento massacrante nel weekend.

Pasti mal gestiti e mal distribuiti

Una dieta dimagrante di successo ha come fine ultimo la tutela della massa magra e il decremento della massa grassa. Per ottenere questo risultato è importante saper gestire bene i pasti e il bilancio calorico complessivo. Il punto di partenza è conoscere il nostro fabbisogno calorico giornaliero. Successivamente andranno organizzati i pasti, da rispettare il più possibile rispettati. È bene sapere cosa mangiare e quando. Gli errori più comuni sono saltare i pasti o non rispettare le quantità indicate, soprattutto per quanto riguarda i grassi, e anche smangiucchiare ripetutamente. Spizzicare spesso può portare ad introdurre molte più calorie di quelle previste. Se non riusciamo a resistere prepariamo delle verdure crude croccanti tagliate, le quali potranno esserci di aiuto, sia per l’introito calorico ridotto, sia perché sgranocchiare qualcosa di croccante (e poco calorico) riesce ad aiutare a gestire gli attacchi di fame. I grassi, invece, andranno dosati in modo molto preciso. La ragione di ciò sta nel fatto che rappresentano il macronutriente più denso dal punto di vista calorico.

Se abbiamo tra le mani la dieta redatta da un professionista è bene ricordarsi di non praticare delle auto decurtazioni. Mangiare meno rispetto al previsto non accelera il processo, anzi, a lungo andare rallenterà soltanto il metabolismo.

Ricordiamoci che non è importante soltanto cosa e quanto mangiamo, ma anche quando. Cominciamo a prendere in considerazione il fatto che potrebbe esserci la necessità di stravolgere le nostre abitudini. In generale l’errore più comune è mangiare poco a colazione, fare un pranzo veloce e abbuffarsi la sera, quando in realtà sarebbe bene fare il contrario.

Occhio sempre e comunque anche alla qualità degli alimenti.

Storia dietetica e valutazione attraverso analisi ematochimiche

Aver tentato numerose volte di perdere peso, e averlo riguadagnato, magari con gli interessi, altrettante volte, può compromettere il successo di un processo dimagrante. Nel caso in cui i tentativi di dieta sono già stati numerosi, sarebbe bene valutare insieme a un professionista un approccio che possa aiutare il corpo ad affrontare il nuovo percorso, per esempio tramite una dieta ciclica o in alcuni casi una dieta chetogenica.

Infine, un percorso dimagrante deve sempre essere supportato da delle analisi ematochimiche recenti, prescritte dal medico. Anche se pensiamo di essere perfettamente in salute, è necessario presentarle al professionista che si occuperà di redigere la dieta. Uno dei motivi per cui un piano dimagrante può procedere lentamente, o non procedere affatto, è la resistenza insulinica. Nel caso in cui si è certi di fare tutto nel migliore dei modi, magari quello è un aspetto da approfondire e da gestire con una alimentazione a basso indice glicemico.

 

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

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