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Diosmina: un alleato contro l’insufficienza venosa

Se sei un soggetto sano che con il caldo soffre spesso di “gambe pesanti”, “gonfie” e doloranti, allora potrebbe interessarti questo articolo.

Se invece fai parte del 10% degli adulti di età superiore ai 30 anni, che soffre di malattia vascolare cronica, ti sarà certamente utile conoscere questa molecola che la natura ci offre e che può essere sfruttata proprio per migliorare la condizione circolatoria.

Con il caldo, infatti, la normale circolazione delle vene viene rallentata fino a incorrere in alcuni casi all’insufficienza venosa cronica che colpisce maggiormente le donne (circa il 40% dei casi contro il 20% degli uomini). La causa di questo disturbo è rappresentata dall’insufficiente ritorno di sangue al cuore: il caldo accentua il disturbo rendendo più visibili e fastidiose le relative manifestazioni cliniche.

Insufficienza venosa: cause e sintomi

Tra le principali cause ritroviamo:

  • trombosi venosa profonda;
  • malfunzionamento delle valvole venose;
  • ipertensione venosa;
  • ridotta contrazione della muscolatura che circonda le vene;
  • accumulo di liquidi negli arti inferiori;
  • fattori predisponenti quali età, obesità, fumo, gravidanza e abitudini comportamentali come il permanere per molte ore in una posizione statica (troppe ore in piedi o seduti).

I sintomi sono svariati e differenti a seconda della gravità della patologia e il decorso è graduale. Generalmente vanno dal semplice gonfiore a manifestazioni più severe quali pesantezza degli arti inferiori, dolori, prurito, crampi notturni e formicolii. Nei casi più gravi si presentano capillari in evidenza, vene varicose e talvolta ulcere. Tutto questo ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sul sonno del paziente.

In particolare, cosa sono le vene varicose?

Sono alterazioni venose conseguenti ad una perdita di elasticità delle pareti dei vasi più superficiali. Le vene
aumentano la loro lunghezza e larghezza e si osserva un aspetto rigonfio dovuto all’aumentata dilatazione. La diagnosi spetta al medico specialista (angiologo), dopo opportuna valutazione clinica ed eventuale ecodoppler degli arti inferiori.

Insufficienza venosa: rimedi e trattamenti

Lo scopo è quello di ripristinare, per quanto possibile, alcune funzioni fondamentali del microcircolo ed evitarne il peggioramento. I rimedi e i trattamenti comprendono:

  • correzione dei fattori di rischio;
  • compressione con bendaggi;
  • calze compressive medicali;
  • massaggi;
  • chirurgia o laser terapia;
  • innalzamento degli arti inferiori;
  • applicazione di creme e gel effetto fresco;
  • trattamenti farmacologici.

In prevenzione è fondamentale mantenere un peso corporeo adeguato, praticare sport per incrementare la muscolatura del polpaccio e aiutare così il ritorno venoso. È particolarmente utile l’utilizzo di integratori contenenti bioflavonoidi.

La diosmina, per esempio, è un flavonoide glicosilato isolato per la prima volta nel 1925 da una pianta, la Scrophularia nodosa, considerata protettiva a livello vascolare. In natura si trova nella buccia degli agrumi e chimicamente si può ottenere dalla semi-sintesi di un altro flavonoide, l’esperidina. Da tempo questa molecola è utilizzata nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica, nelle emorroidi, nel linfedema e nella terapia delle vene varicose. Essendo un flavonoide svolge inoltre un’attività antinfiammatoria e contrasta lo sviluppo di radicali liberi.

In che modo la Diosmina è utile in questo processo?

Essa essendo un flavonoide è un potente inibitore delle Prostaglandine E2 (PGE2) e dei Trombossani A2 (TxA2).
Inoltre inattiva e contrasta la migrazione e adesione dei leucociti. Questo si traduce in:

  • un significativo decremento delle molecole di adesione endoteliale a livello plasmatico;
  • riduzione dell’attivazione dei neutrofili;
  • protezione contro il danno micro circolatorio.

Usi e applicazioni della diosmina

Nelle vene varicose e nell’insufficienza venosa cronica: studi condotti su pazienti sintomatici, dimostrano come la combinazione di diosmina (450mg) con esperidina (50mg), per un periodo di sei mesi, migliorino significativamente le condizioni cliniche.

Nelle emorroidi l’utilizzo dei flavonoidi migliora la sintomatologia sia delle emorroidi interne che esterne, con un significativo sollievo dai sintomi quali: dolore, prurito e sanguinamento.

Nel linfedema, la diosmina agisce aumentando il flusso linfatico. In pazienti affetti da linfedema dell’arto superiore, conseguente a terapia oncologica del cancro al seno, hanno visto un miglioramento significativo dei sintomi e del volume del braccio.

La diosmina sembrerebbe avere inoltre effetti benefici su pazienti affetti da rosacea.

Avvertenze

La diosmina non ha mostrato effetti collaterali, ma è opportuno prestare attenzione se combinata con farmaci come l’aspirina o fluidificanti del sangue.

Sembra inoltre inibire il citocromo P450, coinvolto nel metabolismo di molti farmaci. È pertanto sconsigliata un’assunzione contemporanea.

Il dosaggio di diosmina raccomandato è di 500 mg due volte al giorno. Pur non essendo un farmaco è opportuno confrontarsi con il proprio medico prima dell’assunzione.

FONTI

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15387721/
https://altmedrev.com/wp-content/uploads/2019/02/v9-3-308.pdf
https://www.healthline.com/nutrition/diosmin#benefits-uses

Dott.ssa Giulia Lodrini

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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