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Ileostomia: cos’è veramente

L’ileostomia è un’operazione chirurgica che consiste nell’abbreviare il normale percorso intestinale. Il suo scopo è creare un orifizio sull’addome che sostituisca le funzioni dell’ano. 

Tale procedura si rende necessaria nei casi di gravi patologie a carico dell’intestino crasso, quali il cancro del colon-retto, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e diversi altri.

L’intestino

L’intestino è la porzione di apparato digerente compresa tra il piloro e l’orifizio anale; è suddiviso in intestino tenue ed intestino crasso.

L’intestino tenue, il primo tratto, è lungo circa 7 metri ed è composto da tre sezioni: il duodeno, il digiuno e l’ileo.

L’intestino crasso, il tratto terminale, è lungo circa due metri e si sviluppa in 6 sezioni: cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma e retto.

Ileostomia

Quando l’intestino crasso si infiamma e non funziona in maniera adeguata possono insorgere diverse patologie che, se gravi e cronicizzate, possono richiedere l’ileostomia.

Nello specifico, l’ileostomia è una procedura chirurgica che prevede la deviazione dell’ileo verso un’apertura praticata sull’addome, detta stoma. Lo stoma viene creato in modo tale da essere collegato ad un’apposita sacca impermeabile che accoglie le feci verso l’esterno.

L’intervento può essere reversibile o permanente in base alla gravità delle malattie che colpiscono l’intestino. Tra quelle che più frequentemente richiedono questo tipo di procedura vi sono:

  • cancro del colon-retto, una neoplasia maligna dell’apparato gastrointestinale;
  • morbo di Crohn, una patologia autoimmune infiammatoria intestinale;
  • colite ulcerosa, una malattia infiammatoria intestinale di tipo cronico che colpisce l’intestino crasso;
  • occlusione intestinale, che si verifica quando l’intestino è bloccato e non permette l’evacuazione;
  • poliposi adenomatosa familiare, una rara patologia intestinale;
  • lesione intestinale da trauma addominale, come ferita da armi da fuoco o oggetti contundenti
  • incidenti vari.

Complicazioni e vantaggi

Inizialmente l’ileostomia ha avuto molte complicazioni a breve termine, tra cui problemi di intubazione, perdite anastomotiche, peritonite e problemi alle valvole.

La maggior parte di questi problemi è stata eliminata con l’aumentare dell’esperienza e la conseguente introduzione di modifiche per prevenirli.

I medici consigliano, nei primi 2-3 mesi dall’operazione, di condurre una vita tranquilla e senza sforzi eccessivi, in quanto, come per qualsiasi intervento chirurgico, anche l’ileostomia comporta rischi e complicanze, quali:

  • emorragie interne;
  • infezioni;
  • trombosi venosa profonda;
  • ictus o infarto durante l’operazione;
  • reazione allergica ai farmaci anestetici o ai sedativi usati durante l’intervento;
  • occlusione dello stoma;
  • disidratazione;
  • perdita di muco dall’intestino retto;
  • deficienza di vitamina B12;
  • problemi allo stoma.

In seguito alla procedura il ricovero ospedaliero può durare fino a 10 giorni in base alla gravità del problema intestinale.

Dopo un iniziale periodo di assestamento, l’ileostomia consente di condurre una vita sociale attiva e soddisfacente nonostante alcune limitazioni come l’attenzione alla dieta e la gestione della sacca per la raccolta delle feci.

Per quanto riguarda l’attività fisica, l’esercizio fisico e i rapporti sessuali, è bene rivolgersi al proprio medico.

Questo intervento è detto anche “ileostomia protettiva” per la sua capacità di ridurre le perdite anastomotiche significative e altre complicazioni per i pazienti che vi sono sottoposti.

Impatto dell’ileostomia nella relazione intrapersonale ed interpersonale 

L’ileostomia può avere un impatto sugli aspetti intra- ed interpersonali della vita di coloro che convivono con essa, in modo sia positivo che negativo.

Gli esperti hanno riscontrato diversi problemi psicologici nelle persone con ileostomia, causati principalmente dai cambiamenti fisici e psicologici, e questi ultimi dovuti in particolare alla variazione delle abitudini quotidiane e sessuali. Frequenti sono:

  • messa in discussione del senso di sé e delle relazioni con partner e familiari;
  • problemi sociali;
  • ansia;
  • depressione;
  • distorsione dell’immagine corporea;
  • alterazione della sessualità.

Per tali motivi si consiglia alle persone con ileostomia di essere seguite da un terapeuta che possa introdurle ad un buon percorso di riabilitazione e di recupero di una qualità di vita soddisfacente.

 

Fonti 

“The psychological challenges of living with an ileostomy: An interpretative phenomenological analysis” – Jonathan A. Smith, Johanna Spiers, Phillip Simpson, Adam R. Nicholls – Department of Psychological Sciences, Birkbeck, University of London – Department of Sport, Health and Exercise Science, University of Hull – Department of Psychological Medicine, York Teaching Hospital.

“The efficacy of ileostomy after laparoscopic rectal cancer surgery: a meta-analysis” – Yu Mu, Linxian Zhao, Hongyu He, Huimin Zhao, Jiannan Li – The Second Hospital of Jilin University, Changchun, China.

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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