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Calcoli renali: la giusta prevenzione

Si stima che una persona su dieci soffra o soffrirà di calcoli renali nel corso della propria vita. Questo dato ci fornisce un campanello d’allarme, possiamo attraverso alcuni accorgimenti quotidiani già da piccoli avviare azioni preventive.

Gli esperti sostengono che il primo e più importante passo è quello di mantenere l’idratazione corporea. Il secondo è ridurre il consumo di cibi che promuovono la formazione di calcoli renali.

 

L’idratazione: il primo passo

Quando l’urina contiene più liquidi è più difficile che sali e minerali si aggreghino formando i calcoli.

Uno degli esempi più lampanti della mancanza di fluidi, è il colore scuro dell’urina, quest’ultima infatti, in soggetti in salute, dovrebbe essere di un colore giallo chiaro: se dovessimo accorgerci di questo cambiamento nel colore dell’urina, la prima cosa che dovremmo fare sarebbe bere un bel bicchierone d’acqua.

In generale i dottori consigliano di berne tra i 6 e gli 8 al giorno.

 

Alimentazione: addio a sale e non solo

Ridurre il consumo di sale può davvero fare una gran differenza in termini di prevenzione: il sale può infatti causare ritenzione di liquidi e portare alla disidratazione.

Ma non solo, aumentando anche i livelli di calcio nelle urine, aumentando di conseguenza il rischio di formazione di calcoli.

Gli esperti consigliano di mantenere le dosi giornaliere di sale sotto i 2300 mg, il che equivale ad un cucchiaino di sale.

Un’altra categoria di cibi altamente ricca di sale “nascosto” sono le patatine fritte (soprattutto quelle nella busta), i cibi affumicati e quelli confezionati in generale.

Oltre al sale, sarebbe anche giusto limitare l’assunzione di cibi contenenti ossalato di calcio, nonostante i calcoli renali siano formati  da diversi componenti (tra cui acido urico e cisteina), la sostanza più comune trovata all’interno dei calcoli, in seguito ad uno studio che ha analizzato più di 44,000 calcoli renali, è proprio l’ossalato di Calcio.

I medici solitamente sconsigliano l’assunzione di ossalati solo ai pazienti tendenti al rischio di sviluppare calcoli, ma questa è un’abitudine che dovremmo usare tutti.

Un buon alleato della nostra dieta è invece il calcio, che se assunto insieme a cibi ricchi di ossalati, limita il rischio di formazione di calcoli, perché permette il legame degli elementi prima che arrivino ai reni.

Tra i cibi più ricchi di ossalati troviamo: i pompelmi, il ribes, le patate ed i semi di soia.

Per ultimo, non si dovrebbe nemmeno sottovalutare la quantità di proteine animali presenti nella nostra dieta: soprattutto quelle provenienti da carni rosse, pollame, uova e frutti di mare.

Le proteine animali aumentano i livelli di acido urico, che quindi potrebbe portare alla formazione di calcoli, ma non solo: il consumo eccessivo di proteine animali riduce i livelli di citrato, che è una sostanza che aiuta nell’impedire la formazione di calcoli.

 

FONTI

https://www.sbmedical.it/blog/calcoli-renali-cosa-sono-e-come-si-curano/

https://www.gvmnet.it/press-news/news-dalle-strutture/calcoli-renali-formazione-cura-prevenzione

 

 

 

Federica Martin

Laureanda in Farmacia. La sua passione è la ricerca.

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