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AIFA e ISS: studio sul plasma dei pazienti COVID-19

Uno degli argomenti più chiacchierati dell’ultimo periodo in ambito COVID-19 riguarda l’utilizzo del plasma ricavato dal sangue di pazienti guariti da questa malattia  per trattarne altri in fase acuta.

Quali sono le novità?

AIFA e ISS hanno comunicato di star lavorando a uno studio nazionale per la valutazione dell’efficacia dell’uso del plasma dei pazienti guariti dal COVID-19.

Lo studio permetterà di utilizzare il plasma in malati affetti da forme severe di COVID-19, con una metodica standardizzata e unica per tutti i centri coinvolti.

Questo progetto consentirà di ottenere evidenze scientifiche solide sul ruolo che può giocare l’infusione di anticorpi in grado di bloccare l’effetto del virus e che sono presenti nel plasma di soggetti guariti dall’infezione da nuovo Coronavirus.

In America la FDA, l’ente regolatorio, sta revisionando i protocolli e le evidenze scientifiche riguardanti l’utilizzo terapeutico della CP Therapy e ha emanato delle linee guida standardizzate sul suo utilizzo.

A cosa serve il plasma?

Il plasma è la componente liquida del sangue e trasporta in tutti i distretti corporei svariate sostanze, tra cui gli anticorpi. Questi vengono prodotti in risposta all’esposizione a specifici antigeni e questo meccanismo vale anche per le infezioni da Sars-Cov-2.

Secondo i dati scientifici ad oggi disponibili, i soggetti con infezioni da Sars-Cov-2 impiegherebbero circa 7-10 giorni a sviluppare gli anticorpi specifici. Ad oggi è, invece, ancora sconosciuto il tipo di immunità che il nostro organismo sia in grado di sviluppare in seguito all’infezione.

 

Cosa intendiamo con CP Therapy?

Il razionale della Convalescent Plasm Therapy (CP Therapy) consiste nel raccogliere il plasma da pazienti:

  • Asintomatici;
  • Guariti da infezione da Sars-Cov-2 spontaneamente o con l’ausilio di trattamento farmacologico.

Si presume che l’utilizzo di questa strategia terapeutica in pazienti sintomatici mostri i suoi vantaggi nelle fasi precoci della malattia.

La CP Therapy non è sicuramente una tecnica nuova e, anzi, è stata usata in passato per il trattamento di altre infezioni da virus (e.i. Ebola).

Inoltre, non è una tecnica esente da effetti collaterali: tra i più comuni possiamo annoverare febbre, reazioni anafilattiche, emolisi.

Infine, è corretto sottolineare come, potenzialmente, si possa ottenere anche un effetto peggiorativo delle condizioni di pazienti trattati con questo approccio: esiste, infatti, la possibilità che la risposta del sistema immunitario a questi anticorpi estranei sia ancora più severa rispetto indirizzata contro il virus.

Aspettiamo, quindi, i primi dati di questo studio per valutare l’efficacia e il reale beneficio di questo trattamento nei pazienti COVID-19.

FONTI

https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/plasma-iss-e-aifa-studio-nazionale-per-valutarne-l-efficacia

https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099%2820%2930141-9/fulltext?fbclid=IwAR3eVgF9NuVx-xfWzrPw-9fGZu8ToqEy4teoXxmNLK7Sd1MWG1isTPva5C0

https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/investigational-new-drug-ind-or-device-exemption-ide-process-cber/recommendations-investigational-covid-19-convalescent-plasma?fbclid=IwAR2CVT-V13rQJ041iagcOS7PHUGBFzj9IOUYR3vLrO_nhaUe9UlhVrz-iUQ

Dott. Federico D'Amico

Laureato in Biotecnologie Mediche - PhD Clinical Research Coordinator

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