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DEPILAZIONE E FOLLICOLITE

Accade spesso, dopo la depilazione, di osservare la comparsa, oltre che di puntini rossi, anche di “brufoletti”, molto fastidiosi ed antiestetici. Si tratta di follicolite.

Cosa si intende per follicolite?

La follicolite è l’infezione del follicolo pilifero, provocata da agenti per lo più batterici che normalmente vivono sulla pelle o nelle mucose.

Il pelo è composto da due parti: il fusto, che sporge verso l’esterno, ed il follicolo pilifero appunto, che è contenuto in una cavità della pelle. Nel follicolo pilifero il pelo si dilata nel bulbo, al cui interno è presente una papilla che lo nutre e gli permette di crescere.

Come si manifesta la follicolite?

La forma più lieve di follicolite interessa il pelo alla sua uscita dalla pelle.

Si manifesta con piccoli rilievi rossi alla base del pelo, che in poco tempo si trasformano in pustole di colore giallo chiaro, grandi come una testa di spillo, circondate da un alone rossastro. In seguito, si rompono, dando luogo ad una piccola crosta giallastra. La guarigione avviene entro 7-10 giorni.

Nei casi più gravi, la follicolite può esser profonda ed evolvere in foruncolosi, quindi interessare tutto il follicolo pilifero, provocando talvolta la distruzione del pelo. Si presenta sottoforma di nodulo doloroso, grosso e violaceo, duro poi più molle, da cui fuoriesce pus e che si ricopre di una crosta grigio-nerastra.

Quali sono le cause della follicolite?

Utilizzare il rasoio o la ceretta per depilarsi, senza le dovute precauzioni e con metodi indelicati, significa danneggiare l’integrità del follicolo, esponendolo più facilmente alla proliferazione batterica e quindi all’insorgenza di follicolite.

Quali accorgimenti possiamo adoperare?

In fase di pre- depilazione: è consigliabile lavare la zona da depilare con un detergente antisettico (per esempio a base di clorexidina) e poi asciugare bene, evitando sudorazione eccessiva. Eventualmente il giorno prima della depilazione, è preferibile effettuare uno scrub delicato, per esfoliare la pelle e prevenire la comparsa di peli incarniti. Utile in tal senso può essere, in alternativa, l’impiego di un guanto di crine.

Va da sé che, nel caso si usi un rasoio, è obbligatorio disinfettare le lame od usare rasoi con lame sostituibili.

Nella fase di post- depilazione: anche in questo caso è utile l’impiego di un detergente antimicrobico e l’applicazione di prodotti topici ad azione lenitiva ed idratante.

E’ inoltre opportuno evitare l’esposizione al sole o a lampade abbronzanti, mentre invece è consigliabile indossare indumenti poco attillati, per evitare attriti e sfregamenti.

Subito dopo la depilazione, è preferibile non frequentare piscine o vasche idromassaggio, poiché quest’ultime, se non perfettamente disinfettante, possono favorire l’insorgenza della follicolite cosiddetta hot tub rash, provocata dal germe Pseudomonas aeruginosa, che più facilmente può aggredire la superficie cutanea, traumatizzata dalla depilazione.

Quali sono i rimedi?

In caso di follicolite profonda, è spesso necessario ricorrere al parere di un medico, il quale probabilmente consiglierà l’applicazione di creme antibiotiche per lo più a base di clindamicina o acido fusidico, nonché talvolta di cortisonici. Verificandosi questa patologia frequentemente nel periodo estivo, sarà opportuno utilizzare tali prodotti farmaceutici di sera, per poi lavare la zona interessata e applicare una protezione solare, evitando l’esposizione diretta, cosa che potrebbe determinare reazioni di fotosensibilizzazione.

Nei casi più lievi, sarà sufficiente l’applicazione di prodotti lenitivi ed idratanti. 

Volendo impiegare estratti vegetali, quelli più rappresentativi ad azione idratante e lenitiva contengono mucillagini, mucopolisaccaridi e/o pectine igroscopiche come quelli di malva, tiglio, calendula e camomilla. Dunque, consiglio di ricercare nell’INCI del prodotto cosmetico i seguenti nomi: MALVA SYLVESTRIS EXTRACT, TILIA VULGARIS EXTRACT, CALENDULA OFFICINALIS EXTRACT, CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT.

Altri attivi da preferire in un prodotto post-depilazione, soprattutto in caso di follicolite superficiale, sono:

la Vitamina E (TOCOPHEROL), che però, essendo chimicamente instabile, è utilizzata in cosmesi sottoforma del suo derivato più stabile: tocoferolo acetato, che ha la capacità di ridurre la disidratazione e di esplicare un’azione emolliente, antiossidante e lenitiva, nonché rigenerante per i tessuti danneggiati. Nell’ INCI dobbiamo dunque ricercare questo nome: TOCOPHERYL ACETATE.

 L’allantoina, che ha una notevole azione idratante; nell’INCI si chiama ALLANTOIN.

Ancora possiamo impiegare cosmetici a base di ossido di zinco o pantenolo (PANTHENOL), un ingrediente consigliato anche per le pelli delicate e sensibili, molto igroscopico, dall’azione protettiva ed addolcente, capace di favorire i processi rigenerativi dei tessuti.

Ed in condizioni normali, quali prodotti usare dopo la depilazione?

Dopo la depilazione, spesso si utilizzano oli e burri vegetali, nel tentativo di reidratare la pelle. Si tratta di idratanti ed emollienti molto efficaci, perché hanno una struttura chimica affine a quella dei grassi cutanei naturali, con i quali si miscelano facilmente, rendendo più ricco e corposo il film idrolipidico; riducono la perdita di acqua dal tessuto, aumentano la morbidezza della pelle, la nutrono e ne migliorano l’elasticità. Tuttavia, quando la cheratina cutanea è fortemente disidratata forma una barriera fibrosa che impedisce l’assorbimento dell’olio puro, perciò, se la pelle è molta secca, gli oli rimangono a lungo in superficie e non si assorbono bene, risultando untuosi e non gradevoli, perché lasciano un aspetto lucido non naturale. Per questo motivo è bene ricercare cosmetici idratanti in cui oli e burri vegetali siano associati a sostanze che ammorbidiscono la cheratina, come appunto l’allantoina.

Tra gli oli vegetali più usati in cosmesi abbiamo l’olio di jojoba (SIMMONDSIA CHINENSIIS OIL), quello di mandorle dolci (PRUNUS AMYGDALUS DULCIS OIL), di albicocca (PRUNUS ARMENIACA KERNEL OIL), di macadamia (MACADAMIA TERNIFOLIA SEED OIL), d’argan (ARGANIA SPINOSA KERNEL OIL).

Tra i burri più usati in cosmesi c’è, sicuramente, quello di karitè (BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER) ed il burro di cacao (THEOBROMA CACAO BUTTER).

Dott.ssa Veronica Orciuoli

Dott.ssa in Farmacia, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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