fbpx

Biorivitalizzazione viso: tutto quello che c’è da sapere!

La biorivitalizzazione al viso, nota anche come biolifting, è un trattamento estetico non invasivo, una sorta di lifting non chirurgico, che restituisce elasticità e tono ai tessuti cutanei.

Si tratta di una tecnica eseguibile solo a livello ambulatoriale, che richiede l’intervento di un medico ed il rispetto delle generali norme di igiene e di asepsi.

La biorivitalizzazione consiste nell’iniezione di una serie di attivi biostimolanti, come l’acido ialuronico puro, sali minerali e vitamine, allo scopo di favorire la sintesi del collagene ed idratare in profondità la pelle, ripristinandone l’equilibrio naturale e garantendo al viso un aspetto fresco e levigato:

  • L’acido ialuronico non cross-linkato stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene ed elastina. Date le sue caratteristiche di viscosità, ha un effetto igroscopico, cioè trattiene l’acqua e permette una miglior idratazione dei tessuti. Possiede anche un effetto antiossidante e protettivo sull’azione dei radicali liberi, importanti responsabili dell’invecchiamento cutaneo.
  • Gli aminoacidi essenziale sono fondamentali per la produzione di collagene.
  • Gli antiossidanti, ad esempio, il glutatione, aiutano a prevenire i danni cellulari causati dai radicali liberi.
  • I minerali, ad esempio lo zinco e il rame, sono essenziali per la sintesi di DNA e per la divisione cellulare.
  • Le vitamine, per esempio la B6, sono poi necessarie durante i processi di rigenerazione cellulare.

Le sostanze impiegate in questa tecnica sono bioriassorbibili e biocompatibili. La procedura prevede una serie di microscopiche iniezioni a livello dermico con aghi sottilissimi (in genere 30G o 33 G), la durata del trattamento è di circa 15/20 minuti, non richiede anestesia topica (nella maggior parte dei casi) e permette al paziente di ritornare immediatamente alla normale routine, senza tempi di riposo necessari.

Spesso si usano attivi diversi, in sedute successive, per avere un effetto sinergico.

La seduta si effettua ogni 7-20 giorni, per un totale di 3/6 sedute. Solitamente i risultati sono visibili a distanza di qualche giorno e persistono per 3/6 mesi.

Le tecniche iniettive usate nella biorivitalizzazione viso sono essenzialmente due:

  1. la tecnica cross-linked, che si basa su una serie di iniezioni intradermiche di tipo lineare (verticali ed orizzontali), che intersecandosi tra loro formano una sorta di reticolo delle sostanze funzionali iniettate. Questo sistema di iniezioni migliora visibilmente le condizioni generali della pelle, agendo contro perdita di tonicità e rughe. Viene scelto quando si lavora su pelli mature.
  2. la tecnica del picotage, che consiste sempre in micro iniezioni effettuate molto superficialmente e a distanza di 1 cm l’una dall’altra, spingendo cosi’ la sostanza iniettata a distribuirsi uniformemente nel derma. Il risultato è un immediato miglioramento dell’idratazione e del turgore della zona trattata. Ottima come trattamento di prevenzione per pelli giovani.

Molto interessante è la biorivitalizzazione con gel piastrinico: il PRP, ovvero il plasma arricchito in piastrine, è una particolare declinazione della biorivitalizzazione, che è stata messa a punto in America.

Essa prevede l’infiltrazione di un gel piastrinico nella cute, allo scopo di velocizzare il processo di rigenerazione cellulare.

Esiste inoltre, la biorivitalizzazione con fili biostimolanti in PDO (Polidioxanone), i quali vengono inseriti nel viso con aghi ipodermici. Si tratta di fili riassorbibili, che garantiscono un effetto di sostegno immediato ai tessuti lassi. L’efficacia di questa procedura è visibile entro 2 o 3 settimane.

Al fine di ottenere un risultato davvero ottimale, lil processo di biorivitalizzazione deve essere preceduto da un trattamento di peeling e scrub ovvero la nostra pelle deve essere il più possibile “pulita”, pronta ad accogliere il trattamento di biolifting e, dopo le varie sedute, è necessario il mantenimento del risultato, applicando prodotti che lo stesso specialista consiglierà. Dunque, tutto è utile, ma nessuna pratica estetica è miracolosa o risolutiva al 100%.

Occorre intersecare tra loro i vari trattamenti, quelli che più facilmente possiamo eseguire in casa o in cabina estetica e quelli più specifici, che richiedono l’intervento di uno specialista.

Dopo aver elencato tutti gli aspetti vantaggiosi del biolifting, dobbiamo ricordare che a seguito delle iniezioni possono manifestarsi arrossamenti e/o piccoli edemi, che andranno via nel giro di pochi giorni.

Se è vero che si tratta di una tecnica non invasiva ed estesa ad un target ampio (donne ed uomini, giovani o in età adulta), è altrettanto vero che in alcuni casi è controindicata in particolare:

  • precedenti infiltrazioni nella stessa area con sostanze permanenti come il silicone
  • in presenza di coagulopatie
  • se affetti da cirrosi epatica o patologie tumorali
  • se in corso di terapie anticoagulanti/antiaggreganti
  • se sono presenti infezioni in atto, incluso herpes simplex in fase attiva
  • in presenza di ferite 
  • se si è in stato di gravidanza.

Dunque, certamente le possibilità di rallentare lo scorrere del tempo -almeno sul nostro volto-sono molteplici. E’ opportuno affidarsi a specialisti competenti, che sappiano consigliarci la strategia estetica più adatta a noi, ricordandoci che migliorarsi ogni giorno è un dovere che abbiamo verso noi stessi, ma questa missione non deve diventare per noi un’ossessione, poiché bellezza è anche imperfezione, bellezza è anche rughe, tracce  di una vita vissuta intensamente, bellezza è mantenersi in forma, in salute, ma senza stravolgere la propria natura e la propria unicità.

Dott.ssa Veronica Orciuoli

Dott.ssa in Farmacia, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments