fbpx

ALIMENTI FUNZIONALI E NUTRACEUTICI

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso non solo di integratori, ma anche di alimenti funzionali e nutraceutici.

Cosa sono esattamente? E qual è la differenza tra i due? 

Un alimento funzionale è un alimento (quindi non si presenta sotto forma di pillola, capsula, polvere) contenente una o più sostanze che hanno un’azione benefica su una o più funzioni del nostro organismo.

Il termine nutraceutico a sua volta deriva da “nutraceutico”, termine che nasce dall’unione delle parole “farmaceutica” e “nutrizione”, coniato da Stephen de Felice nel 1989. Gli alimenti possono naturalmente contenere sostanze nutraceutiche, dai cui queste vengono estratte. 

Ci tengo a sottolineare che l’azione di una qualsiasi sostanza, anche se “naturale” è sempre dose-dipendente. Questo significa che, in base al dosaggio, si può avere sia un’azione positiva o altrimenti un’azione non positiva. L’invito quindi è quello di chiedere sempre consiglio a un professionista della nutrizione o a un medico (ancora meglio ad entrambi), prima di ricorrere all’assunzione di una qualsiasi sostanza sotto forma di nutraceutico o anche integratore. Ognuno di noi è diverso e reagisce in modo diverso, quindi attenzione anche ai consigli degli amici o dei parenti, ciò che vale per loro può non valere per noi. In ultimo ricordiamoci che può sempre esserci un’interazione tra nutraceutici (o integratori) e farmaci, quindi a maggior ragione, se stiamo assumendo farmaci è necessario prestare attenzione.

ALIMENTI FUNZIONALI, ALCUNI ESEMPI

Per capire meglio quanto siano diffusi e vari gli alimenti funzionali ricorrerò a qualche esempio.

-Le noci:

Si tratta del frutto oleoso della specie arborea Juglans regia. Insieme agli altri frutti oleosi e anche all’uva sultanina è uno degli spuntini che consiglio più spesso (non esagerando con le porzioni, essendo alimenti molto calorici). Le noci nello specifico sono particolarmente ricche di acidi grassi polinsaturi, tra cui spiccano l’acido linoleico e l’acido linolenico, oltre ad avere anche un buon contenuto di acido oleico (monoinsaturo). Ricordiamo che gli acidi grassi “buoni” sono importanti, tra le altre cose, per la nostra salute cardiovascolare, hanno un impatto positivo sul nostro profilo lipidico e hanno azione antinfiammatoria.  Nelle noci troviamo anche sali minerali e vitamine, tra cui ferro, potassio, calcio, magnesio, fosforo, zinco, vitamine B1 e PP. 

-Lo zenzero:

Noi lo troviamo in commercio, in genere, sotto forma di radice. È proprio questa la parte della pianta erbacea Zingiber officinale che contiene le sostanze ad azione bioattiva. È una importante fonte di manganese, oltre ad avere una serie di importanti utilizzi. Il suo impiego principale è nell’ambito della gastroenterologia per trattare IBS (sindrome del colon irritabile), pirosi gastrica, dispepsia, nausea.

Ha anche azione antiossidante, antinfiammatorio e antiglicante. L’azione antinfiammatoria è dovuta alla capacità dello zenzero di sopprimere la sintesi delle prostaglandine tramite l’inibizione della ciclossigenasi-1 e ciclossigenasi-2. Recentemente è stato scoperto che sarebbe in grado anche di sopprimere la biosintesi dei leucotrieni, inibendo la 5-lipossigenasi. 

Secondo una serie di studi, che necessitano però ancora di ulteriori approfondimenti, lo zenzero avrebbe anche un’azione positiva sia sul miglioramento delle funzioni mnemoniche, sia un’azione antiossidante e antinfiammatoria nel caso di patologie neurologiche. Queste ultime due funzioni sembrano essere associate a uno degli shogaoli contenuto nello zenzero, il 6-shogaolo.

In ultimo, lo zenzero, associato anche ad altri alimenti funzionali e nutraceutici, quali per esempio la curcuma, l’aglio, il mirtillo, svolge un’azione positiva nel contrastare l’Helycobacter pylori. 

-L’olio extravergine di oliva:

Uno dei capisaldi della dieta mediterranea, ricco di sostanze ad azione nutraceutica. Tra le quali l’oleocantale e l’oleuropeina, ad azione analgesica, antiossidante, antinfiammatoria (l’oleocantale è un inibitore non selettivo della ciclossigenasi, agendo le sostanze antinfiammatorie non steroidee). 

-Cibi fermentati, tra i quali kefir, crauti, miso e tempeh:

tra le loro proprietà spicca il fatto che sono fonti di probiotici, quindi microrganismi vivi che sono in grado di colonizzare il nostro intestino. I probiotici favoriscono una condizione di eubiosi e quindi migliorano la nostra funzionalità intestinale.

-Olio di germe di grano:

Particolarmente ricco di vitamina E (100g ne contengono 133 mg), la quale ha una importante azione antiossidante. Parlando di vitamina E ci si riferisce a un gruppo di 8 molecole: 4 tocoferoli e 4 tocotrienoli. L’azione antiossidante si esplica nei confronti degli acidi grassi polinsaturi e delle membrane biologiche. 

FONTI:

Galimberti et al., Nutrigenomica ed epigenetica, 2017

Kannappan R. et al., Neuroprotection by spice-derived nutraceuticals: you are what you eat!, 2011

Morini et al., Il potere farmacologico degli alimenti, 2016

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments