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La milza: ruolo biologico, funzioni immunitarie e patologie

La milza è un organo nominato da tutti ma conosciuto da pochi. La celebre frase “ho male alla milza” che siamo
soliti pronunciare durante intensi esercizi fisici è di dominio pubblico, ma cosa effettivamente sappiamo di
questo organo? Perché ci provoca dolore durante questi sforzi? Qual è il suo ruolo fisiologico?

La milza

La milza è un organo situato nel lato sinistro della cavità addominale, per la precisione dietro lo stomaco,
subito sotto il diaframma. Le sue dimensioni, in un individuo adulto e sano, sono di circa 12 cm di
lunghezza, 7 cm di larghezza e 3 cm di spessore, per un peso di circa 150-250g. Le sue dimensioni tendono
comunque a subire delle variazioni a seconda dei ritmi di vita dell’individuo: si ingrossa
dopo i pasti (durante la digestione) e si riduce durante periodi di digiuno prolungato.
Possiede una forma ovoidale, è di colore rosso scuro ed è costituita da tessuto linfoide e dal parenchima proprio dell’organo.

Ruolo fisiologico

Il ruolo fisiologico della milza è principalmente quello di fungere da “filtro” del sangue: si tratta difatti di un
organo altamente vascolarizzato ed è considerato un organo fondamentale per il sistema immunitario. Dal punto di vista immunologico la milza infatti ricopre un ruolo chiave nella difesa
contro batteri, virus, infezioni fungine e contro la formazione di cellule cancerogene. Questo ampio
spettro d’azione è dovuto al suo sistema di immunità innata ed adattiva.
La sua funzione da sistema filtrante è invece legata alla capacità di “depurare” il sangue, rimuovendone gli
eritrociti senescenti.

Le funzioni principali della milza sono quindi molteplici:

  • Riserva di sangue: la milza fa da riserva di eritrociti e piastrine. Si ritiene immagazzini una quantità
    di sangue che poi viene utilizzata, in condizioni di stress, per regolare la pressione o accrescere
    l’irrorazione di ossigeno a livello sistemico.
  • Filtro del sangue: il ruolo per il quale è maggiormente conosciuta. Grazie alla sua posizione
    centrale, tutto il sangue confluisce nella milza, dove vengono rimossi eritrociti
    senescenti, piastrine danneggiate, cellule in apoptosi, agenti infettivi e tutte le sostanze anormali
    che si potrebbero trovare in circolo;
  • Funzione immunologica: la milza è il più grande tra gli organi linfatici secondari. Grazie al
    collegamento diretto con il circolo sanguigno, riesce a contrastare efficacemente le infezioni
    ematiche. Funge da sede per i monociti;
  • Funzione emopoietica: per processo emopoietico si intende il ciclo di formazione/trasformazione
    che consente di ottenere nuove cellule del sangue. La milza gioca un ruolo chiave in questo ambito
    durante la vita fetale;
  • Riserva di ferro: oltre alle piastrine e ai globuli rossi, la milza funge da sito di stoccaggio anche per il
    ferro, elemento fondamentale per un corretto trasporto dell’ossigeno, per i trasferimenti di
    elettroni e per il funzionamento di determinati sistemi enzimatici.

Patologie della milza

L’ingrossamento della milza (splenomegalia) è la patologia che più interessa questo organo. Può avere causa multifattoriale conseguente a diversi squilibri interni o essere manifestazione
secondaria di patologie come la malaria, anemie o leucemie. Spesso questa condizione è correlata
all’ipersplenismo, ossia un eccesso delle normali funzioni della milza.

Un’altra condizione degna di nota a causa della elevata gravità è la rottura della milza. Questa condizione
solitamente si manifesta in seguito ad eventi traumatici e, se non trattata tempestivamente, può essere
fatale. Causa intensi dolori e gravi emorragie interne. La rottura della milza può verificarsi anche in seguito
all’ingrossamento dell’organo: la sua distensione rende le pareti sensibili alle minime
contusioni e meno resistenti.

Dolore durante l’attività fisica

Non esistono prove certe che spieghino questo disturbo. L’ipotesi maggiormente accreditata si basa su
osservazioni emerse da studi sugli animali. In questi casi la milza è solita contrarsi per rilasciare la riserva di
eritrociti per accrescere la capacità del trasporto di ossigeno in condizioni di sforzo. Si suppone che anche
nell’uomo si verifichi una condizione simile, malgrado l’incremento di eritrociti nel sangue non sia così
rilevante. Con allenamento e costanza, questo disturbo si supera fino a farlo scomparire.

Splenectomia

Con il termine splenectomia si va ad indicare l’operazione chirurgica di rimozione della milza. La mancanza
della milza non pregiudica le aspettative di vita, tuttavia il soggetto avrà un’esposizione maggiore a
determinati tipi di infezioni, essendo appunto un organo attivamente coinvolto nella difesa immunitaria.
Il rischio di contrarre determinate patologie è particolarmente elevato nei due anni successivi
all’intervento. Per queste ragioni, prima dell’operazione si consiglia di vaccinare il paziente contro
pneumococco, meningococco ed Heamophilis influentiae.

 

Fonti

Ayechew Adera Getu, The spleen and its physiologic role; are we teaching for students?, Journal of
Medical Physiology, 2019;4:e2.
J Sports Sci, 2016;34(10):929-36., doi: 10.1080/02640414.2015.1078488. Epub
2015 Aug 19.

Dott.ssa Roberta Peron

Laureata in farmacia, appassionata di divulgazione scientifica.

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