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INFEZIONI DA SALMONELLA

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti .

QUALI SONO LE INFEZIONI DA SALMONELLA?

Le infezioni provocate da salmonella vengono chiamate salmonellosi e si distinguono in forme: tifoidee (causate dalla Salmonella typhi e dalla Salmonella paratyphi, responsabili della febbre tifoide e della febbre paratifoide), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e in forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come Salmonella typhimurium e la Salmonella enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.

 A differenza delle forme non tifoidee, le forme tifoidee sono malattie gravi che possono mettere in pericolo la vita.

Le infezioni tifoidee sono ormai molto rare in Italia e si verificano soltanto nei viaggiatori che hanno soggiornato in paesi in via di sviluppo come India, Bangladesh e Pakistan.

Le salmonelle non tifoidee sono, invece, molto diffuse anche nei paesi industrializzati e sono responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali.

COME SI TRASMETTE LA SALMONELLA?

La salmonellosi è una zoonosi perché trasferita dagli animali all’uomo per mezzo di alimenti e acqua infettati da escrementi. Ad esempio, animali da compagnia, come cani e gatti ma anche quelli selvatici, tra cui iguane, tartarughe d’acqua e uccelli, hanno il batterio nell’intestino.
L’infezione si trasmette quindi per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle.

Gli alimenti contaminati rappresentano uno dei veicoli più importanti di diffusione dell’infezione nell’uomo.
In particolare, sono da considerarsi alimenti a rischio:

  • Uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova;
  • Latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere);
  • Carne e derivati (specialmente se poco cotti);
  • Salse e condimenti per insalate;
  • Preparati per dolci, creme;
  • Gelato artigianale e commerciale;
  • Frutta e verdura, contaminate durante il taglio.

Veicoli dell’infezione sono anche superfici e utensili e qualsiasi alimento manipolato da persone infette con scarsa attenzione all’igiene personale.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA SALMONELLOSI?

Nelle forme non tifoidee la sintomatologia varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie, setticemie o infezioni localizzate ad esempio alle ossa o alle meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili, bambini e soggetti con deficit del sistema immunitario.
I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni.

Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione.
Le salmonellosi nel bambino possono causare anche lo stato di portatore cronico asintomatico.
La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante.

COME SI CURA LA SALMONELLOSI?

Di norma per la salmonella è sufficiente adottare una terapia di supporto: somministrazione di soluzioni orali reidratanti (che servono per compensare l’acqua e i sali persi con il vomito e la diarrea), fermenti lattici e probiotici.
Nonostante la salmonella sia un’infezione batterica, il ricorso agli antibiotici viene sconsigliato poiché potrebbe allungare i tempi di persistenza delle salmonelle nelle feci o indurre resistenza.
L’ospedalizzazione e l’uso di antibiotici sono indicati solo nei casi gravi (con sintomi extra intestinali), nei neonati, nei lattanti al di sotto dei 3 mesi di età e in soggetti con malattie cronico-degenerative. 

COME PREVENIRE LA SALMONELLOSI? CONSIGLI PER I GENITORI

Non esiste al momento un vaccino per le salmonellosi da Salmonella paratyphi e da salmonelle minori a causa della grande varietà di salmonelle esistenti. È disponibile soltanto un vaccino contro la Salmonella typhi, da utilizzare in previsione di un viaggio in un paese a rischio; a seconda del tipo di vaccino utilizzato, può venir somministrato soltanto ai bambini che hanno più di 2 oppure più di 6 anni.

Importanti misure di prevenzione includono l’utilizzo di norme igieniche di base che possono risultare molto efficaci e si basano su semplici precauzioni di ordine igienico sanitario e comportamentale. Va ricordato che i batteri della salmonella sono facilmente eliminabili attraverso una buona cottura, ma pochi sanno che l’effetto sterilizzante del calore di cottura delle carni si annulla se, per esempio, il coltello usato per tagliare la carne cruda viene impiegato poco dopo per tagliare la carne cotta, senza un adeguato lavaggio tra un’operazione e l’altra.

 In linea generale, per diminuire il rischio di salmonellosi, si consiglia di:

  • lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo
  • sanificare tutti gli utensili e i macchinari usati per la produzione di alimenti
  • lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti
  • refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire un rapido abbattimento della temperatura
  • cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova
  • proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori
  • evitare (o perlomeno ridurre) il consumo di uova crude o poco cotte (per esempio, all’occhio di bue), di gelati e zabaioni fatti in casa, o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte
  • consumare solo latte pastorizzato
  • evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti
  • evitare che persone con diarrea preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva e assistano soggetti a rischio (bambini, anziani, ammalati).

 

 

Fonti:

https://www.ospedalebambinogesu.it/salmonella-e-salmonellosi-89750/

https://www.epicentro.iss.it/salmonella/

Dott.ssa Valentina Circiello

Farmacista di professione, ma con una grande passione per la divulgazione scientifica.

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