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IDROSSICLOROCHINA E PAZIENTE REUMATICI: FACCIAMO IL PUNTO

L’Idrossiclorochina (Plaquenil cp 200mg o corrispondente generico) è un farmaco, analogo della clorochina, utilizzato in campo reumatologico in larga scala. Esistono, infatti, piu’ di cento malattie reumatiche, molto differenti tra loro per frequenza e gravità.

Negli ultimi tempi, l’idrossiclorochina è entrata nei protocolli per il trattamento del COVID-19 e questo ha provocato una mancata disponibilità di quantità di farmaco sufficienti a garantire la continuità terapeutica per i malati reumatici. Per questo l’AIFA ha notificato, in un comunicato del 9 aprile 2020, le misure atte ad organizzare una distribuzione razionale del farmaco, al fine di garantire la continuità terapeutica dei pazienti affetti da patologie di ambito reumatologico, già in trattamento cronico, e assicurare la disponibilità del farmaco anche per i pazienti con malattia COVID-19.

 

PERCHE’ L’IDROSSICLOROCHINA E’ UTILE NELLA CURA DI COVID-19

L’idrossiclorochina, come la clorochina, hanno dimostrato in vitro di possedere un effetto antivirale attraverso la capacità di alterare il pH delle cellule e evitare la conseguente fusione del virus con la cellula ospite; oltre all’azione antivirale, questi farmaci hanno anche effetti immunomodulanti che potenziano sinergicamente in vivo l’azione antivirale.

Ad oggi, l’uso terapeutico dell’idrossiclorochina viene considerato sia nei pazienti COVID-19 di minore gravità gestiti a domicilio, sia nei pazienti ospedalizzati, avendo cura di considerare sempre il rapporto rischio/beneficio rispetto a patologie associate dei pazienti e loro terapie farmacologiche.

E’ stato inoltre chiarito che l’utilizzo clinico di idrossiclorochina nei pazienti affetti da nuovo coronavirus non dovrebbe essere associato ad altri farmaci in sperimentazione, poiché questi ultimi potrebbero potenziarne la tossicità, né considerare l’aggiunta di antibiotici (es. azitromicina), poiché non esistono prove di sicurezza o di miglioramento della malattia a seguito della combinazione.

 

MISURE AIFA PER LA PRESCRIZIONE E L’APPROVVIGIONAMENTO DI IDROSSICLOROCHINA

Considerato, dunque, il rischio di carenza ed evitando al contempo fenomeni di accaparramento ingiustificato di idrossiclorochina, AIFA ha messo in atto un piano di contingentamento delle scorte disponibili sul canale pubblico, in accordo con l’azienda Sanofi, produttrice del farmaco registrato come PLAQUENIL.

Le modalità di approvvigionamento prevedono che:

  • venga differenziata, tramite l’apposizione dell’indicazione terapeutica sulla ricetta, le prescrizione “on label” (cioè quelle in continuità terapeutica per le patologie reumatiche) da quelle relative al trattamento del COVID-19;
  • si adottino regimi di distribuzione differenziali per le diverse indicazioni. Si deve prevedere la possibilità di una distribuzione controllata (tramite farmacia ospedaliera) delle quote di farmaco da destinare ai pazienti COVID-19 che potrebbe consentire una riduzione degli sprechi: i prodotti disponibili in commercio contengono generalmente 30 compresse per confezione, mentre per un trattamento alle dosi massime consigliate (max 7 giorni) ne servono 16; pertanto la consegna al paziente della confezione intera genererebbe uno spreco di prodotto. Al fine di risparmiare il 50% delle dosi,si potrebbe procedere alla divisione del contenuto di una confezione, consegnando al paziente il numero di unità posologie ritenuto più adeguato al suo personale trattamento. Tali operazioni devono essere effettuate dalle farmacie ospedaliere, tenute a inviare tempestivamente all’AIFA i dati relativi ai pazienti trattati con il

 

Per l’approvvigionamento da garantire ai pazienti reumatici cronici, si ricorda che l’idrossiclorochina può essere dispensata esclusivamente sotto prescrizione medica; senza

 

l’assunzione di questi medicinali si rischiano riattivazioni delle malattie gravi, tra cui artrite reumatoide, spondilite anchilosante e lupus eritematoso sistemico. Per questi motivi è stato necessario adottare misure di contingentamento del farmaco. Il paziente reumatico può recarsi in farmacia e attivare, a fronte della presentazione di ricetta medica del farmaco per terapia cronica, la spedizione in regime di urgenza direttamente dall’azienda produttrice.

 

In questa situazione di grande emergenza sanitaria si coglie l’occasione per fare appello alla responsabilità di tutti affinché siano assicurate le modalità appropriate di utilizzo del farmaco, evitando qualsiasi uso “fai da te” o accaparramenti e pratiche di stoccaggio familiare.

Fonti:

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/0/idrossiclorochina_02.04.2020.pdf/9b4cf710-44ec-3a8e-8493-649d96cfb106

Dott.ssa Eleonora Ioannacci

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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