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Tè: PROPRIETA’ ED EFFETTI BENEFICI

Che sia rosso, nero o verde, il tè risulta essere la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua.

Si ottiene per infusione delle foglie della pianta Camellia sinensis (o Camellia theifera o Thea sinensis) della famiglia delle Teacee. Viene coltivata sin dall’antichità in India, Cina e Giappone; più recentemente in Indonesia, sul Caucaso, in Africa orientale e nell’America Meridionale.

Viene coltivata allo stato erbaceo, 1-1,5 metri per facilitare la raccolta di foglie e germogli, ma in realtà può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero di circa 15 metri di altezza. Il primo raccolto si ha dopo 4-5 anni e la pianta resta produttiva per altri 55 anni circa.

Esistono diverse varietà di Tè, in base alle differenti modalità di raccolta e lavorazione; la droga è caratterizzata dalle foglie della pianta.

 

Queste vengono raccolte e lasciate seccare da alcune ore fino ad un giorno intero, dopodiché si stropicciano e si accartocciano. Questa operazione ha lo scopo di rompere le cellule del mesofillo ( complesso dei tessuti fondamentali della fglia, racchiusi dall’epidermide ) e favorire i fenomeni ossidativi, che avvengono prevalentemente a carico dei polifenoli. A seconda delle diverse tempistiche con cui questo metodo viene applicato, si otterranno differenti tipologie di tè, più o meno forti (in base – appunto – al grado di ossidazione dei polifenoli).

Dopo l’accartocciamento, le foglie di tè possono essere lasciate fermentare ulteriormente, quindi torrefatte tra gli 80 ed i 100°C per ottenere il tè nero, particolarmente aromatico.

Le proprietà benefiche del tè sono note fin dall’antichità. Su tutte spicca quella antiossidante, in quanto contiene diverse sostanze in grado di contrastare la propagazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. La composizione dell’estratto di tè è molto complessa, e non ancora chiarita del tutto, anche per via dell’effetto delle condizioni di crescita della pianta (suolo, clima, pratiche agricole, del tempo di infusione e del tempo che intercorre tra questa e il consumo, che possono modificare la composizione della bevanda. In generale possiamo affermare che il tè può contenere: proteine (15-20% del peso) di cui gli enzimi sono una frazione importante; amminoacidi (1-4% del peso), tra i quali spicca la L-teanina, caratteristica delle foglie di tè; carboidrati (5-7% in peso), come cellulosa, pectine, glucosio, fruttosio; lipidi, steroli, vitamine (B,C,E) e minerali assorbiti dal terreno. Naturalmente troviamo le basi xantiniche, ossia caffeina e teofillina, responsabili di parte degli effetti farmacologici dell’infuso di tè; composti volatili, quali aldeidi, alcoli, esteri e lattoni; minerali. Oltre a questi componenti sono da ricordare i polifenoli, che sono al centro di numerose ricerche scientifiche e ai quali si presume siano dovute larga parte degli effetti benefici, del tè.

Tipologie di tè

Tè bianco: Questo tè è prodotto esclusivamente con le gemme e le prime due foglioline apicali delle piante coltivate nella provincia del Fujian, in Cina. Le foglie subiscono una lavorazione minima: vengono lasciate appassire al sole per 1-3 giorni, a seconda delle condizioni meteorologiche, quindi vanno incontro a una veloce e leggera ossidazione, che conferisce alla bevanda il suo gusto caratteristico.

Tè Rooibos: nonostante venga indicato con il termine di “tè”, il Rooibos non proviene dalla Camellia sinensis, né ha origine asiatica. La sua storia infatti è legata a una piccola regione nel Sudafrica, l’unico posto in cui vegeta la pianta da cui deriva, che si presenta come un cespuglio simile a una ginestra. Questa bevanda, chiamata Rooibos (che in afrikaans significa “cespuglio rosso”) o tè rosso africano, si ottiene tramite infusione delle foglie tritate, ossidate e poi essiccate. Il risultato è una bevanda dal colore rosso brunastro e dal gusto dolce e nocciolato.

Tè Nero: si tratta di un tè dal sapore ricco e deciso, dovuto all’ossidazione a cui vanno incontro le foglie di Camellia sinensis durante la lavorazione, che ne conferisce il caratteristico colore scuro.

Tè Verde: prodotto dalle foglie di Camellia sinensis che, a differenza di quanto avviene per il tè nero, non subiscono alcun processo di ossidazione, questo tè mantiene intatto il colore verde e l’aroma erbaceo.

Principali proprietà del tè

Vediamo quali sono gli effetti sulla nostra salute dei diversi tipi di tè:

nel Tè Nero troviamo la Caffeina che stimola il sistema nervoso e cardiocircolatorio;

la teofillina aiuta la respirazione, favorendo infatti la dilatazione dei bronchi, infatti sostanza analoga, in concentrazioni di gran lunga superiori, è usata per la terapia dell’asma e della bronchite;

la teobromina, alcaloide tipico del cacao, ma presente anche nel tè nero in quantità meno significative, è un tonico del cuore e del sistema nervoso e svolge al contempo una blanda azione diuretica.

Nel Tè Verde I polifenoli svolgono un ruolo importante aiutando l’organismo a produrre molecole in grado da difendersi dai radicali liberi, cioè da quelle molecole reattive implicate nel danno cellulare. Fra i polifenoli ricordiamo le catechine ad elevato potere antiossidante, per merito soprattutto di quella sostanza che è l’ECGC: epigallocatechina gallato, 20 volte più efficace della vitamina E e di ben 100 volte più attiva della vitamina C. L’ECGC riduce i livelli del colesterolo ‘cattivo’, l’LDL, e dei trigliceridi, proteggendo con tale funzione il sistema cardiovascolare. Con il tè verde inoltre migliora la flora batterica intestinale e aumenta la velocità con cui l’organismo brucia i suoi grassi, contribuendo a dimagrire, senza provocare alcun effetto negativo a carico del cuore e del sistema nervoso. Ha un’azione diuretica ed antifame se bevuto a digiuno.

Per quanto riguarda il cosiddetto Tè Rosso, la bevanda di un bel colore rossastro, è da sempre usata dalle popolazioni sudafricane in qualità di integratore alimentare e di aiuto per migliorare la qualità del riposo notturno. Rispetto agli altri tè sono necessari tempi d’infusione un po’ più lunghi ma, non essendoci tannini, non c’è il rischio che sopraggiunga una nota amarognola.

 

FONTI

Enciclopedia Archive – Humanitas

Tè verde (humanitas.it)

Tè nero (humanitas.it)

Dott.ssa Elena Tarabella

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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