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COME SI CONSERVANO I FARMACI E QUANTO DURANO DOPO L’APERTURA?

I medicinali vanno conservati adeguatamente per mantenerne invariate le proprietà e per evitare errori pericolosi. In linea di massima bisogna scegliere un luogo idoneo in cui riporli che sia riparato da calore, luce e umidità (quindi preferibilmente non in bagno o in cucina). I più frequenti segnali di deterioramento di un medicinale sono i cambiamenti di colore, consistenza, odore e/o sapore. Se si nota qualcosa che non va in un prodotto che abbiamo a casa, per sicurezza, sarebbe opportuno scartarlo oppure chiedere un parere al proprio medico o farmacista prima di utilizzarlo.

 

Qui di seguito troviamo un elenco di indicazioni che ci possono aiutare a conservare correttamente i nostri farmaci:

  1. Conservare i medicinali lontano dalla portata dei bambini; a tal proposito potrebbe essere utile riporli in un armadietto chiuso a chiave.
  2. Conservare i medicinali nella loro confezione originale e non travasarli mai da una scatola all’altra. In questo modo si conservano il foglietto illustrativo, il numero di lotto e la data di scadenza del prodotto, oltre la quale il medicinale non deve essere più usato. Inoltre, può tornare utile scrivere sulla scatola esterna per cosa è stato prescritto il farmaco e quando si è iniziato a usarlo (come vedremo in seguito per alcuni prodotti la data di scadenza si riduce una volta aperta la confezione);
  3. Riporre i medicinali lontano da fonti di calore e non esporli direttamente alla luce. Molti principi attivi possono perdere la loro efficacia se riscaldati, altri invece sono fotosensibili e l’esposizione alla luce li danneggia. Generalmente i medicinali devono essere conservati a temperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 30° C, a meno che sulla confezione o nel foglietto illustrativo non sia raccomandata una temperatura di riferimento diversa (ad esempio alcuni prodotti vanno conservati in frigorifero);
  4. Conservare i medicinali in luoghi asciutti. La presenza di umidità può far diminuire l’efficacia del medicinale;
  5. Evitare confusione e disordine nell’armadietto dei medicinali, cercando di riporli in modo ordinato e facilmente reperibile, preferibilmente suddivisi per tipologia. Se poi in casa abbiamo farmaci destinati a persone diverse, sarebbe meglio non mescolarli tra di loro.
  6. Evitare di accumulare medicinali sostanzialmente uguali tra di loro (magari con nome commerciale diverso ma contenenti gli stessi principi attivi) che rischierebbero di scadere prima di essere utilizzati o, peggio, di causare degli usi potenzialmente scorretti.
  7. Periodicamente controllare le scadenze e fare decluttering, ovvero svuotare l’armadietto o il contenitore in cui si ripongono i medicinali, verificando un eventuale accumulo di inutili doppioni e selezionando e scartando quelli scaduti e/o che non sono più utilizzabili.
  8. Non riporli insieme ad altre sostanze pericolose, come ammoniaca, benzina o acetone, sostanze che evaporano facilmente o sono infiammabili. Si corre il rischio di confondere il medicinale con queste sostanze e i vapori che queste possono sprigionare sono in grado di alterare i principi attivi e le confezioni.

 

Quanto durano i farmaci?

Qui di seguito troviamo una tabella che riassume la validità massima di un medicinale dopo la sua apertura o il suo utilizzo in base alla forma farmaceutica con cui si presenta (salvo diversa indicazione). Si raccomanda comunque di controllare sempre le raccomandazioni specifiche per ogni prodotto nel proprio foglietto illustrativo.

Come smaltire i medicinali

L’impiego di un medicinale deteriorato o scaduto è sconsigliato poiché bisogna considerare il rischio che le sostanze in esso contenute potrebbero aver subito delle modifiche chimiche, con conseguente formazione di prodotti (impurezze di degradazione) potenzialmente tossici per l’organismo. Le impurezze di degradazione contenute nel medicinale, se presenti in quantità superiore a certi limiti, potrebbero anche mettere a rischio la vita della persona, ad esempio in seguito ad una reazione allergica. Inoltre, la quantità di principio attivo potrebbe diminuire col tempo, con la conseguente perdita dell’efficacia del farmaco stesso.

I medicinali scaduti o deteriorati non vanno buttati nella spazzatura, nel lavandino, nel water o dispersi nell’ambiente perché possono essere fonte di inquinamento e non vanno bruciati poiché la loro combustione potrebbe sviluppare sostanze nocive. Pertanto, si raccomanda di buttare le confezioni vuote nella raccolta differenziata (seguendo le indicazioni del proprio Comune di appartenenza), mentre i farmaci scaduti o non utilizzati andranno invece gettati negli appositi bidoni collocati all’interno o in prossimità delle farmacie.

 

FONTI

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsplingua=italiano&id=3618&area=farmaci&menu=med

https://www.federfarma.it/Farmaci-e-farmacie/I-consigli-del-farmacista/Scadenza-e-validita.aspx

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/scadenza-dei-farmaci#cosa-fare-quando-un-farmaco-%C3%A8-scaduto

Conoscere i farmaci. Dal produttore al consumatore, Guide Pratiche Altroconsumo, 2014

Dott.ssa Marianna Gualdana

Laureata in CTF, ricopre il ruolo di Pharmacovigilance Safety Surveillance Associate presso Pfizer.

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