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Ashwagandha: curiosità sulle molteplici funzioni del ginseng indiano.

La Withania somnifera, nota anche come Ashwagandha o Ginseng indiano, appartiene alla famiglia delle Solanaceae (stessa famiglia del pomodoro, melanzana, tabacco e della patata), è originaria del Pakistan, India e Sri Lanka, ma si può anche trovare nelle coste iberiche del Mediterraneo ed in Sud Africa.

È una delle piante adattogene più usate in Ayurveda, addirittura le prime testimonianze del suo uso risalgono a circa 2500 anni fa.

Il suo è un odore molto forte e caratteristico, tanto che il termine “ashwagandha” in Sanscrito significa “odore di cavallo”.

In generale, gli integratori a base di Ashwagandha sono sicuri per la maggior parte delle persone, anche se donne incinte e in allattamento, e pazienti affetti da condizioni quali artrite reumatoide, lupus e diabete di tipo 1 dovrebbero prima consultare il medico.

 

I benefici

È innanzitutto caratterizzata dalla sua attività adattogena, questa infatti fornisce supporto nei momenti di tensione e stress rilassando il corpo e la mente, e dando energia e concentrazione nei momenti di spossatezza.

Infatti in uno studio su 64 persone affette da stress cronico durato 60 giorni, si è visto che il gruppo che ha assunto Ashwagandha ha riportato una riduzione dei livelli di ansia del 69% rispetto al gruppo di controllo che ha ricevuto il placebo che ha riportato solo l’11%.

Tra le altre caratteristiche si figura la capacità di ridurre i livelli di zucchero nel sangue, da uno studio in vitro è infatti emerso che l’Ashwagandha ha aumentato i livelli di insulina e ha migliorato la sensibilità nei confronti di quest’ultima a livello delle cellule muscolari.

Inoltre, in diversi studi in vivo, si è visto che l’assunzione della radice è capace di ridurre i livelli di zucchero nel sangue di soggetti sia sani che diabetici.

 

Potrebbe inoltre avere potere antitumorale, come suggeriscono vari studi in vitro e su animali, da cui è emerso che la withaferina (una componente dell’Ashwagandha) potrebbe indurre l’apoptosi nelle cellule tumorali.

Si ritiene inoltre che, sempre la withaferina, promuova la formazione di ROS (reactive oxygen species) all’interno delle cellule tumorali, impedendone così la proliferazione e nel frattempo aumentando la sensibilità all’apoptosi.

Nonostante gli studi siano per ora solo stati fatti su animali (in cui tra l’altro hanno ottenuto ottimi risultati soprattutto nel carcinoma polmonare, del colon e ovarico), questi sono comunque ottimi risultati di base per un’eventuale uso sull’uomo.

 

Può ridurre i livelli di cortisolo nell’organismo, che è un ormone rilasciato dalle ghiandole surrenali in risposta allo stress o quando i livelli di zucchero nel sangue sono troppo bassi. Livelli troppo alti di cortisolo portano a livelli elevati di zuccheri nel sangue e di conseguenza ad accumulo di adipe nell’addome.

 

Studi in vivo, su un campione di 75 uomini infertili che è stato trattato con Ashwagandha, hanno riportato un significativo aumento nel numero e nella motilità degli spermatozoi, nonché un aumento dei livelli di testosterone.

Inoltre, dopo una cura di 3 mesi, il 14% delle partner degli uomini sottoposti allo studio è rimasta incinta.

 

Le forme e modalità di assunzione

 I dosaggi variano da integratore ad integratore, e sono strettamente correlati alla funzione e all’effetto desiderato.

In generale la forma di radice o polvere è più blanda rispetto all’estratto, che viene comunemente trovato all’interno di capsule da 400-450 mg l’una da assumere una o due volte al giorno.

In ogni caso si consiglia sempre di consultare il medico o il farmacista prima prendere integratori, e di acquistarli in farmacia o erboristerie fidate, in modo da esser sicuri di assumere un prodotto sicuro e di qualità.

 

FONTI

https://mjieztdzc4uw6hurwxoreuzbr4-adwhj77lcyoafdy-pubmed-ncbi-nlm-nih.translate.goog/23439798/

 

https://mjieztdzc4uw6hurwxoreuzbr4-adwhj77lcyoafdy-pubmed-ncbi-nlm-nih.translate.goog/19789214/

 

https://mjieztdzc4uw6hurwxoreuzbr4-adwhj77lcyoafdy-pubmed-ncbi-nlm-nih.translate.goog/25796090/

 

https://translate.googleusercontent.com/translate_c

 

https://7gukrfpetzbmowv7eh7tvncmvy-adwhj77lcyoafdy-www-ncbi-nlm-nih-gov.translate.goog/pmc/articles/PMC3757622/

Federica Martin

Laureanda in Farmacia. La sua passione è la ricerca.

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