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Coloranti per capelli

I capelli bianchi rappresentano l’incubo per quasi tutte le donne e gli uomini, poiché rappresentano l’invecchiamento. Ma la causa dei capelli bianchi non è dovuta solo ad un fattore anagrafico, ma è collegato ad altri fattori, tanto è vero che i capelli bianchi possono presentarsi anche nel periodo adolescenziale.

Chi è il responsabile del colore del capello?

La sostanza in grado di conferire colorazione al capello è la melanina, presente nella corteccia ed prodotta ad opera dei melanociti mediante l’enzima tirosinasi, che trasforma (idrosillazione) la tirosina in DOPA e successivamente trasforma (ossidazione) quest’ultima in melanina.

Il tipo di colorazione dipende dalla quantità di melanina e, i pigmenti melaninici, sono suddivisi in due tipi: eumelanina e feomelanina. La maggior concentrazione della prima è tipica nei soggetti aventi il capello scuro mentre la seconda nei soggetti aventi i capelli chiari.

Il processo di melanogenesi è associato alle fasi del ciclo vitale del capello:

anagen: maggior produzione di melanina.

catagen: media attività dei melanociti.

telogen: termina l’attività vitale dei melanociti.

Quali sono le cause dei capelli bianchi?

L’invecchiamento non è da considerarsi l’unico responsabile, difatti accanto a questo vi sono altre cause:

-fattori ereditari

-stress psico-fisico

-inquinamento

-fumo di sigaretta

-carenze vitaminiche

-problemi ormonali

Per fortuna il mondo cosmetico trova sempre la soluzione a tutti i mali e per questo motivo ha creato le tinte per i capelli.

Ad oggi si stima che una donna su due utilizza dei prodotti coloranti per i capelli per rispondere a diversi desideri che non sono solamente nascondere i capelli bianchi, ma anche modificare la tonalità naturale del proprio colore parzialmente o totalmente, ravvivare dei riflessi.

I coloranti per capelli possono essere suddivisi in 4 gruppi, differenziandosi sulla durata, tipologia e  livello di azione:

  1. Coloranti temporanei: vengono definiti tali, perché sono in grado di colorare temporaneamente la chioma e di ripristinare il colore naturale in seguito allo shampoo. Tale processo è reso possibile grazie sia alla capacità dei pigmenti di possedere una bassa affinità nei confronti della cheratina sia alle loro dimensioni, rendendoli incapace di penetrare nei capelli. Nasce con l’obiettivo di ravvivare i riflessi naturali dei capelli o per eliminare il tipico colore giallo dai capelli grigi.
  2. Coloranti semipermanenti: a differenza dei precedenti, questi coloranti sono in grado di resistere fino a 10 lavaggi, regalando ai capelli delle sfumature più persistenti e di coprire i capelli bianchi presenti in piccole porzioni. Possiedono la capacità di legare la cheratina con maggiore affinità, dunque di penetrare nella cuticola del capello ed in ultimo di migrare all’interno della fibra del capello, proprio perché le loro dimensioni sono molto piccole. Tali tinture non contengono né ammoniaca né sostanze ossidanti ma, potrebbero contenere l’acqua ossigenata a basso volume. Si applicano sui capelli umidi, si tengono in posa per circa 30 minuti e poi si risciacquano per rimuovere l’eccesso di colore.
  3. Coloranti permanenti: possiedono la capacità di modificare in tempi più duraturi il colore naturale, permettendo tonalità più chiare o più scure, di donare dei riflessi più resistenti, di coprire in toto i capelli bianchi. Questo processo è reso possibile grazie alla loro capacità di penetrare in profondità alterando la melanina. Le sostanze costituenti questi coloranti sono delle basi e degli accoppiatori entrambi amminofenoli o difenoli, i quali vanno incontro ad un processo denominato condensazione ossidativa. Da un punto di vista chimico, le basi si ossidano più facilmente in presenza di acqua ossigenata, generando un intermedio in grado di interagire con l’accoppiatore, dando origine ad una colorazione stabile e duratura. Qualora nella formulazione sia presente un agente alcalino (ad esempio l’ammoniaca, adesso ampiamente sostituita da oli), l’acqua ossigenata andrà a schiarire il capello, dunque andrà ad alterare la melanina. Quindi in questo modo i coloranti permanenti possono sia schiarire che colorare i capelli in modo omogeneo.
  4. Coloranti da ossidazione tono su tono: rispetto la precedente, la colorazione può essere eseguita senza scolorire il pigmento naturale del capello, riducendo la quantità di ammoniaca o riducendo il pH. Permette di ottenere una colorazione più scura o della stessa tonalità, e conferisce al capello lucentezza. Ha una durata più lunghe rispetto la colorazione semipermanente.

E’ possibile colorare i capelli anche con prodotti naturali. Un esempio è l’henné, molto semplice da usare in quanto bisogna miscelare dei pigmenti in polvere con dell’acqua calda.

Consigli sulla colorazione?

  • Qualora i capelli bianchi costituiscono il motivo principale della scelta della tinta, si consiglia di utilizzare i coloranti permanenti al fine di avere una copertura totale.
  • Non esiste limite di età per iniziare o per smettere di colorare i capelli. Tuttavia i consulenti di immagine suggeriscono alle donne più grandi di utilizzare dei toni più chiari per illuminare il viso.
  • Se siete indecise sul nuovo colore, se avete timore di sbagliare e di non poter tornare più indietro, utilizzate dei coloranti semipermamenti.
  • H202 è la formula dell’acqua ossigenata. Una concentrazione diversa di questa conferisce prodotto diverso e durata diversa.
  • I raggi UV potrebbero rovinare i capelli colorati, ecco perché è bene proteggerli sempre con un filtro schermante.
  • Scegliete sempre shampoo formulati per capelli colorati che contengano siliconi per salvaguardare il colore e conferire morbidezza al capello.
Dott.ssa Sara Sgarlata

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la dermocosmesi.

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