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Antiaging: Come non invecchiare? Come restare giovani?

La medicina si è sempre occupata di curare le malattie ma accanto alla sua strategia difensiva si affianca una medicina che non aspetta ad intervenire ma previene, preserva, rinforza.

La medicina antiaging mira alla longevità e qualità della vita.

L’invecchiamento non è da definire come un fatale declino psicofisico, la carta d’identità riporta un numero di età anagrafica, ma ciò che conta è l’effettiva età biologica di cui siamo i soli responsabili.

Con gli anni si perde la reattività dell’organismo e, questo è un fenomeno del tutto naturale e ineluttabile che inizia appena finisce il periodo di crescita (dopo i vent’anni). Fortunatamente è un processo graduale che permette all’uomo di abituarsi alle mutazioni del proprio aspetto fisico. La pelle è quella che mantiene di più la funzionalità ma essendo un processo visibile è quello che ci colpisce di più. I tempi e le modalità dell’invecchiamento cutaneo sono influenzati dal patrimonio genetico, sebbene i fattori genetici non siano gli unici fattori responsabili.

Tipo di invecchiamento

Ci sono due tipi di invecchiamento basati su biochimiche diverse ma con gli stessi segni:

  • CRONOLOGICO/INTRINSECO: fattori genetici.

Un orologio biologico genetico segna l’invecchiamento; è inevitabile e da attribuire al solo passare del tempo che in linea di massima inizia a 25 anni e comporta una serie di modificazioni che portano all’assottigliamento della struttura cutanea.

  • FOTOINVECCHIAMENTO/ESTRINSECO: fattori ambientali.

Processo parallelo attribuibile all’esposizione solare cronica, alla fatica, all’inquinamento, al fumo di sigaretta, all’abuso di alcolici, allo stress etc.

Quindi l’invecchiamento cutaneo è un processo legato a fattori genetici che può essere accelerato e accentuato dall’azione di fattori esterni.

Il fenomeno coinvolge tutti gli strati della pelle progressivamente.

A livello del derma diminuisce il numero di fibroblasti, delle fibre di collagene e di fibre elastiche, mentre aumenta il numero di legami crociati e di rigidità del tessuto con possibile formazione di ROS (specie radicaliche dell’ossigeno). L’ipoderma perde tessuto grasso e quindi sostegno, ciò favorisce la formazione delle rughe. La giunzione dermo-epidermica invece aumenta di spessore in modo progressivo, si ha diminuzione dell’apporto nutritivo ed aumento dell’attività proliferativa a livello dello strato basale dell’epidermide. Quest’ultima ha minor capacità di resistenza ma in proporzione è quella che perde meno la sua funzione. Si assiste ad un progressivo assottigliamento con diminuzione dell’attività proliferativa basale, minor capacità di riparo e aumentata sensibilità agli irritanti. Sempre a livello epidermico si ha alterazione della melanogenesi (minore pigmentazione, capelli bianchi, formazione di macchie) aumento della permeabilità e infine diminuzione della produzione di sebo (secchezza).

Alterazioni strutturali: i segni dell’età.

  • Rughe: pieghe o solchi visibili a livello cutaneo superficiale. Consistono in un cedimento delle strutture cutanee dovuto ad una carenza di collagene ed elastina proteina a cui si deve la morbidezza della pelle.
  • Macchie: la melanina continuamente sollecitata durante gli anni formerà degli accumuli a livello epidermico, profondo e quindi permanenti. Le parti più fotoesposte cronicamente sono le più colpite.
  • Flaccidità sia del derma che dell’ipoderma.
  • Grinze
  • Atrofia

Si possono quindi riassumere le mutazioni che la cute subisce con gli anni in tre categorie:

  • PELLE GIOVANE: struttura in cui tutti i tre fattori (collagene fibre elastiche e glicosamminoglicani) sono ben organizzati.
  • PELLE INVECCHIATA FOTO PROTETTA: depauperamento della parte sottostante ma c’è ancora la struttura di base qualitativa.
  • PELLE INVECCHIATA FOTO ESPOSTA: perdita anche della struttura qualitativa.

La ruga

È un solco lineare e permanente della pelle di profondità variabile, segno visibile che sotto c’è una perdita di elasticità. La pelle è normalmente eterogenea ma quando il collagene inizia a perdersi, l’invaginazione tende ad approfondirsi quindi quando viene colpita dalla luce non viene riflessa e si forma un’ombra.

Tipi di rughe:

  • DI ESPRESSIONE: legate alla mimica del volto, visibili a 25-30 anni: il muscolo lavorando costantemente nello stesso punto si indebolisce (vengono bloccate con il butulino).
  • ATTINICHE: legate all’ipercheratosi: elastosi solare con accentuazione della tramatura cutanea.
  • DI POSTURA/GRAVITAZIONALI: legate all’effetto della gravità, passando da una posizione supina a una verticale i tessuti che si erano rilassati subiscono un trauma e faticano a recuperare la loro posizione originaria: perdita di funzionalità delle fibre di elastina/collagene e ipotrofia delle strutture di sostegno.

L’età è importante

In base all’età cambiano le richieste e le necessità della nostra pelle:

  • A 20 anni: filtri solari, vitamine E-C-B, antiossidanti.
  • Giovani di 30 anni: antiaging a base di antiossidanti per prevenire; coenzima Q10, reitnoidi, AHAs, vitamina C, peptidi botox-like.
  • Circa 40 anni: controllare i primi segni della perdita di struttura delle fibre; retinoidi, peptidi ridensificanti, acido lattobionico, polimeri idratanti.
  • Circa 50 anni: rimediare la secchezza; emmolienti, filler, sostanze ormono simili.
  • Over 60.
Gli attivi antiaging ritardano/contrastano la perdita delle caratteristiche della pelle giovane:
  • Luminosità: la superficie cutanea è uniforme quindi quando viene colpita dalla radiazione tutto viene riflesso.
  • Uniformità: che è collegata al colorito uniforme.
  • Idratazione.
  • Elasticità.
  • Compatezza.
Gli attivi si dividono in tre tipologie per le varie esigenze:

PREVENTIVI: Antiossidanti, anti uv, energizzanti, eutrofici. Le fasce d’età per l’utilizzo dei preventivi oscilla dai 25 ai 40 anni. Agiscono a livello del derma e dell’epidermide.

CURATIVI: Maggior sintesi di collagene, decontraenti, ridensificanti. Le fasce d’età oscillano dai 35 ai 50anni ed oltre. Agiscono a livello del derma, ipoderma ed epidermide.

EFFETTI IMMEDIATI: Effetto filmogeni, levigante, ottico, effetto soft focus. Viene utilizzato per tutte le età. Agiscono a livello della superficie epidermica.

Servono almeno 12 settimane per avere l’effetto antiruga di questi prodotti ma nessuno aspetta cosi tanto se non ha dei sentori, quindi l’effetto immediato è molto importante.

All’inizio si consiglia l’uso di prodotti con un’azione aspecifica contro lo stress ossidativo come emulsioni molto leggere o anche sieri. Poi si va ad incidere nel derma progressivamente sempre di più fino ad arrivare a livello epidermico, quindi i prodotti diventano più ricchi abbinati anche a sieri leggeri.

Per bloccare la formazione di ROS invece vanno usati filtri UV con cui si blocca la causa o/e antiossidanti.

Quindi bellezza, salute, armonia, benessere possono essere cancellate dall’invecchiamento o esaltate da noi in base a quanto siamo in grado di contrastare i fattori esterni.

Le rughe dovrebbero semplicemente indicare il posto dove erano i sorrisi.” Mark Twain.

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