
Cimentarsi nella preparazione di creme, sieri, lozioni, vestendosi nei panni di chimici o di cosmetologi è un pensiero che sicuramente piace a tutte.
Chi non proverebbe gratificazione nel preparare una crema viso personalizzata con all’interno gli “ ingredienti” che più ci piacciono ?
Verrebbe subito da dire: “ So esattamente cosa ho messo nella preparazione, così la mia Crema è sicura e non mi darà problemi”.
Purtroppo non è esattamente così che funziona.
La moda del “fai-da-te”
Al giorno d’oggi è molto di moda l’idea di preparare i cosmetici in casa e questo è ulteriormente invogliato dagli innumerevoli video tutorial di blogger e influencer che spopolano sulla rete. Influencer e blogger che magari di cosmetologia e chimica non sanno quasi niente, forse solo qualche nozione letta da qualche libro o rivista.
Ragazze, un conto è preparare uno scrub corpo con zucchero e olio di mandorle dolce, un conto è preparare una crema, un siero, una lozione.
La sicurezza prima di tutto
Le problematiche primaria sono la contaminazione e la proliferazione batterica.
I prodotti industriali sono obbligatoriamente sottoposti a prove batteriche per testare la sicurezza del cosmetico ed eventuali proliferazioni di batteri, lieviti o muffe.
Il primo ingrediente che scatena un focolaio batterico è l’acqua. Il cosmetico preparato in casa dovrà essere utilizzato nel più breve tempo possibile e al massimo potrà essere conservato per un paio di ore nel frigorifero per rallentare la proliferazione batterica.
A questo va aggiunto un altro aspetto importante: le norme di igiene.
I banchi da lavoro, gli strumenti da lavoro e l’ambiente stesso in cui si lavora devono rispettare delle norme igieniche sanitarie e specifiche norme di buona fabbricazione ( Good Manufacturing Practices, o GMP).
Le quantità
Altro aspetto importante è rivolto alla scelta della giusta quantità degli ingredienti. Non basta pesare due o tre sostanze, mescolarle e… magia… il gioco, anzi la crema è fatta! Esistono dei criteri di inserimento degli ingredienti e soprattutto le percentuali ammesse dalla legge per ogni sostanza.
Una sostanza può sembrare apparentemente innocua ma, quella stessa sostanza a dosi o concentrazioni elevate può scatenare spiacevoli irritazioni alla pelle. Per non parlare poi delle interazioni e degli allergeni.
Pensiamo un attimo agli oli essenziali. Questi sono pieni di allergeni, cioè sostanze che possono scatenare allergie a soggetti predisposti. Infatti dal 2005 esiste l’obbligo di indicare in etichetta le sostanze con potere allergenico noto, in modo tale che il consumatore possa evitarne l’utilizzo. Esempi sono il limonene o il geraniolo.
Cosmetici industriali
I cosmetici presenti sul mercato sono per legge garantiti dal punto di vista della sicurezza; sono infatti tutti corredati di un dossier e ciò avviene sulla base della letteratura esistente sui vari componenti, sulle conoscenze scientifiche, sui dati tecnici, sui dati di tossicità e sui risultati di studi condotti per dimostrare la tollerabilità cutanea.
Quali sono le principali differenze tra un cosmetico industriale e un cosmetico fai da te ?
- Personale qualificato ( persona laureata )
- Cura delle materie prime
- Consultazione delle schede tecniche e di sicurezza di ogni singola materia prima
- Analisi microbiologica eseguita su ogni prodotto
- Approvazione finale di un valutatore della sicurezza
Tutto questo si traduce in QUALITÀ DEL COSMETICO
Detto questo confidate sempre in figure esperte e soprattutto di mestiere. Non demonizzate subito un prodotto industriale perché non sempre un prodotto “naturale” è sinonimo di prodotto “sicuro”.
Siate curiosi, chiedete, informatevi, sperimentate perché è buona cosa, ma metteteci sempre del buon senso.