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TAPPO DI CERUME: COME SI FORMA, CURA E PREVENZIONE

Bella e rilassante l’estate: vacanza, sole, mare.

Avete fatto il bagno e avete un orecchio tappato e leggermente dolente?

Prima di allarmarsi è bene verificare se si tratta di un “semplice” tappo di cerume, una sostanza igroscopica che a contatto con l’acqua si gonfia, aumenta di volume ed ostacola il condotto uditivo.

Ecco una breve panoramica per risolvere questo piccolo inconveniente estivo e non solo.

ORECCHIO E CERUME

Il condotto uditivo esterno dell’orecchio ha pareti cartilaginee e tessuti molli, mentre in profondità ci sono pareti ossee continue. 

Per evitare che il condotto uditivo si riempia di cellule epiteliali morte, queste si spostano dal canale profondo verso l’esterno dove si trovano:

ghiandole sudoripare (dette ceruminose), che secernono sudore battericida;

ghiandole sebacee che producono un materiale oleoso e di solito si scaricano nei follicoli piliferi all’esterno del canale. 

Il cerume è una miscela di tutti questi componenti e di cheratina risultando un composto appiccicoso, impermeabile e protettivo. 

La quantità fisiologica di cerume è indispensabile per mantenere umido l’orecchio (che riduce il rischio di essiccamento) e per ostacolare l’entrata di particelle dannose quali patogeni e polveri.

La maggior parte del cerume emerge spontaneamente dal canale esterno, ma quando si accumula, occlude completamente il condotto uditivo causando una significativa perdita dell’udito e/o il blocco parziale del canale che altera le proprietà risonanti e la qualità uditiva.

SINTOMI E CAUSE

I sintomi più comuni del tappo di cerume sono: 

riduzione della capacità uditiva;

ronzii alle orecchie (acufene);

dolore e in rari casi vertigini.

Quando la produzione di cerume è abbondante si parla di ‘ipersecrezione ghiandolare’ che può causare la formazione del cosiddetto tappo nell’orecchio.

I fattori che contribuiscono questa iperproduzione di cerume generalmente sono: dermatite seborroica, psoriasi e tumori e/o patologie otorinolaringoiatriche.

La formazione del tappo di cerume è anche associata all’età, infatti nei bambini le ghiandole ceruminose sono iperattive, mentre negli anziani sono meno trofiche e producono cerume secco che scivola con difficoltà verso l’esterno formando il tappo di cerume.

Altre cause scatenanti la formazione del tappo ceruminoso sono per lo più la scorretta o scarsa igiene del condotto uditivo, ma un ruolo importante lo assumono anche l’acqua che ristagna nell’orecchio e le protesi acustiche.

TRATTAMENTI

È molto importante eliminare in modo corretto il tappo di cerume, in quanto la cheratina può infettarsi e svilupparsi in un’otite esterna.

Esistono quattro trattamenti di elezione ed è bene chiedere sempre il parere di un medico o di un farmacista per scegliere quello adatto alle proprie esigenze senza peggiorare la situazione.

  1. Irrigazione/lavaggio: consiste nell’introdurre un getto d’acqua direttamente nel canale uditivo per mezzo di una siringa.

Questo metodo si basa sul fatto che l’acqua oltrepassa il cerume nel condotto uditivo, arriva in profondità e poi spinge il cerume verso l’esterno.

Quando il cerume occlude completamente il canale, questa tecnica potrebbe peggiorare le cose impattando il tappo contro la membrana timpanica, per tale motivo è bene chiedere al medico. 

Inoltre è fondamentale eseguire correttamente le istruzioni in quanto c’è il rischio di rompere la membrana timpanica o lacerare la cute del canale uditivo.

Non praticare il lavaggio del tappo di cerume in caso di otite o perforazione del timpano in quanto può causare vertigini e dolore.

Per effettuare l’irrigazione oltre all’acqua si possono utilizzare soluzioni saline o soluzione di acqua e aceto (o anche di bicarbonato di sodio).

  1. Gocce ceruminolitiche: ammorbidiscono il cerume favorendone la fuoriuscita.

In commercio ne esistono di tanti tipi e marche, in genere contengono glicerina o olii minerali combinati – in base alla formulazione specifica – con acqua ossigenata, urea, olio di arachidi, trementina, docusato e diclorobenzene (alogenuro arilico derivato dal benzene).

Il trattamento è efficace quando si applica due volte al giorno per almeno una settimana; inoltre è possibile continuare ad usare tali gocce a scopo preventivo almeno una volta la settimana dopo la guarigione.

  1. Rimozione meccanica: detta anche curettage, serve a rimuovere i tappi di cerume mediante la ‘curetta’, uno strumento ricurvo usato dal medico che riesce a non entrare troppo in profondità nel canale uditivo. 
  2. Microaspirazione: metodica eseguita solo dai professionisti che rimuovono il cerume mediante una cannula collegata ad una pompa motorizzata con una pressione aspiratrice governabile. 

Per effettuare l’aspirazione in modo corretto, il medico usa una strumentazione particolare composta da otoendoscopi e microscopi binoculari che forniscono una visione completa del condotto uditivo così da permettere una rimozione del cerume senza traumi. 

PREVENZIONE

Il cerume, per quanto ‘normale’, può diventare un problema quando causa problemi di udito oscurando il timpano o altri sintomi correlati all’orecchio.

Quando si accumula e ne viene impedita la normale estrusione, ad esempio mediante l’uso di apparecchi acustici o mediante l’uso errato di cottonfioc, causa danni all’udito.

Prevenire l’eccessiva produzione di cerume è molto importante per ridurre il rischio di formazione o ripresentazione del tappo. 

Quindi corretta pulizia del canale auricolare, lavaggio settimanale delle orecchie e uso di gocce ammorbidenti prevengono la formazione di tappi di cerume.

FONTI

“Ear wax” – Tony Wright – Emeritus Professor of Otolaryngology, UCL Ear Institute, London, UK.

www.humanitas-care.it

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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