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Cinetosi o Mal di Movimento

Tempo di vacanze e spostamenti, di brevi o lunghe tratte percorse in auto, treno, nave o aereo. Qualunque sia il mezzo di trasporto, queste parentesi di transizione possono purtroppo risultare spiacevoli per tutti coloro i quali soffrono di “mal di movimento”.

Cinetosi: cause e fattori di rischio

La cinetosi, comunemente conosciuta come “mal d’auto”, “mal di mare”, “mal d’aria” ecc., include una serie di disturbi che vengono, appunto, riscontrati durante un viaggio sui vari mezzi di trasporto. Essa sopravviene nel momento in cui il nostro cervello registra segnali contrastanti provenienti dagli organi impegnati nell’equilibrio: orecchio interno, occhi, muscoli e articolazioni. In particolare, gli input visivi derivanti dall’osservazione di un oggetto (fermo o in movimento) entrano in conflitto con quelli registrati dall’apparato vestibolare dell’orecchio interno (sede del centro dell’equilibrio) che si ritrova ad essere iper-sollecitato dai movimenti oscillatori e ondulatori a cui il corpo è sottoposto tipicamente durante un viaggio. Il conflitto tra i sistemi sensoriali (input visivi, vestibolari e propriocettivi) può, ad esempio, verificarsi ed accentuarsi quando in viaggio ci si concentra sulla lettura di un giornale o di un libro, quando si visualizzano ripetutamente immagini e video su schermi di cellulari, tablet o pc o quando il movimento del mezzo su cui si viaggia si fa più intenso e marcato del solito.

Si tratta, perciò, di un disturbo piuttosto comune del quale tutti possono potenzialmente soffrire e che compare maggiormente nei bambini sopra i 2 anni e negli adolescenti (sotto i 2 anni, invece, l’orecchio interno non è ancora sufficientemente sviluppato) nonché in soggetti che soffrono di emicrania e nelle donne in gravidanza. Ciò che varia notevolmente è, piuttosto, la suscettibilità individuale alla cinetosi che, in alcuni soggetti ed entro certi limiti, potrebbe includere anche fattori emotivi e un personale atteggiamento psichico nei confronti del disturbo. 

Sintomi 

Il mal di movimento si manifesta generalmente con sintomi facilmente riconoscibili: 

  • nausea;
  • vomito;
  • vertigini e senso di instabilità;
  • pallore;
  • sudorazione fredda;
  • malessere generale.

Questi sintomi possono essere preceduti da altre manifestazioni caratteristiche come l’abbondante secrezione salivare (ipersalivazione), sbadigli, respirazione frequente (iperventilazione), ansia, spossatezza e sonnolenza; in alcuni casi si può persino registrare un abbassamento della pressione sanguigna con tachicardia compensatoria.

Rimedi e Accorgimenti

Affinché tali sintomi vengano contenuti ed evitati è ideale e opportuno seguire alcuni dei seguenti accorgimenti:

  • evitare le partenze dopo aver consumato pasti pesanti, abbondanti e bevande alcoliche;
  • evitare di bere durante il viaggio ed, eventualmente, consumare solo cibi solidi (come piccoli snaks, crackers e grissini);
  • fare delle brevi soste, quando possibile, per prendere una boccata d’aria fresca e fare una passeggiata;
  • evitare di leggere, di guardare immagini, film e di utilizzare dispositivi elettronici (pc, tablet, telefono) in modo da limitare al minimo tutti i movimenti della testa e del corpo;
  • evitare di guardare oggetti in movimento come auto, paesaggio che scorre, onde ecc.;
  • chiudere gli occhi e portare l’attenzione sul proprio respiro, lento e cadenzato; 
  • evitare di inalare profumi, odori forti (es. fumo di sigaretta) o aria viziata;
  • in auto: mantenere l’ambiente ben ventilato, sedersi nel sedile del passeggero anteriore o posizionarsi in maniera tale da garantirsi una visione ampia di fronte a sé così da poter mantenere lo sguardo fisso su un punto; 
  • in treno: posizionarsi nella parte anteriore ed accanto ad un finestrino;
  • in aereo: scegliere un posto nella parte anteriore del velivolo o in prossimità dell’ala;
  • in nave: prediligere una cabina nella parte anteriore o centrale della nave e, quando ci si trova esternamente, fissare un oggetto distante e fermo;

Questi consigli e suggerimenti possono risultare utili nell’autogestione delle forme più lievi di cinetosi; al contrario, nei casi più gravi risulta necessario ricorrere all’uso di farmaci in grado di prevenire e alleviare l’insieme dei disturbi.  

Farmaci per la cinetosi 

In gran parte dei casi ci riferiamo a farmaci profilattici ovvero da assumere 30-60 minuti prima dell’inizio del viaggio allo scopo di scongiurare l’insorgenza dei sintomi. L’assunzione successiva alla comparsa dei sintomi rischia, infatti, di essere meno efficace, soprattutto se compare vomito che potrebbe ridurre o ostacolare l’assorbimento e l’efficacia del farmaco. 

Generalmente si usano farmaci da banco (o OTC) che non necessitano di presentazione di ricetta medica e che danno come principale effetto collaterale la sonnolenza: per questo chiunque abbia a che fare con la gestione di un mezzo dovrebbe astenersi dalla loro assunzione.

Tra questi annoveriamo farmaci antistaminici a base di dimenidrinato (Travelgum®, Xamamina®), principio attivo di elezione nel trattamento del mal di movimento. I farmaci antistaminici, comunemente conosciuti per il loro impiego in caso di fenomeni allergici, sono in grado di controllare anche sintomi come nausea e vomito (azione anticolinergica); in particolare il dimenidrinato sembra sia in grado di inibire l’attività dell’acetilcolina (neurotrasmettitore responsabile della trasmissione nervosa centrale e periferica) e inibire l’attività dell’apparato vestibolare. È possibile assumere tali farmaci per via orale sottoforma di capsule o compresse masticabili prima della partenza e dopo 4-6 ore se necessario; sono anche sicuri per la somministrazione nei bambini al di sopra dei 2 anni (consultare sempre il foglietto illustrativo per maggiori dettagli inerenti al modo d’uso e alla posologia).

Inoltre, tra i farmaci antistaminici usati per contrastare il mal di movimento, annoveriamo anche la meclizina e la cinnarizina, quest’ultima maggiormente prescritta e impiegata nel trattamento delle vertigini.

Infine, largamente impiegato fino al 2014 prima del suo ritiro dal commercio per revoca su rinuncia da parte del titolare dell’AIC, era il cerotto transdermico a base di scopolamina (Transcop®): esso prevedeva una applicazione dietro l’orecchio fino a 4 ore prima della partenza e un impiego solo in alcuni casi ed esclusivamente dietro consiglio medico (dati i suoi effetti indesiderati).

Trattamenti non convenzionali

Nel tentativo di migliorare i sintomi da mal di movimento (e nausea in generale) vengono molto utilizzati anche i braccialetti o polsini antinausea che agiscono secondo il principio della digitopressione: nella banda elastica è presente una “pallina” di plastica che esercita pressione su un punto chiamato P6, posizionato circa 3 dita sotto la prima piega del polso, tra i due tendini nella parte interna dell’avanbraccio; questo punto è lo stesso sul quale si agirebbe con la tecnica dell’agopuntura per ridurre i sintomi di cinetosi. Questi braccialetti non rilasciano alcun tipo di sostanza e, data l’assenza di controindicazioni, possono essere utilizzati ripetutamente, anche da bambini e donne in gravidanza.

FONTI:

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/c/cinetosi#bibliografia

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/traumi-avvelenamento/cinetosi/cinetosi

Dott.ssa Anna Flavia Carli

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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