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Mascherine ad uso pediatrico: a partire da quale età e quale usare?

Da qualche settimana è ormai iniziata la cosiddetta FASE 2 in cui è consentito allontanarsi dal proprio domicilio e riprendere con molta prudenza i contatti interpersonali e le attività sociali. 

L’uso della mascherina è obbligatorio per gli adulti, ma una domanda sorge spontanea: come comportarsi con i bambini?

In genere i bimbi superano l’infezione da Covid-19 in modo asintomatico o lieve, sebbene recentemente siano stati riportati casi di piccoli che hanno sviluppato la malattia in modo grave. 

Inoltre, il possibile ruolo di portatore sano li rende un potenziale mezzo di contagio a causa della loro alta socialità, rischio che sarà ancora più elevato con l’inizio della scuola nel prossimo anno scolastico che potrebbe coinvolgere non solo parenti ma anche docenti e personale scolastico.

Il DPCM, quindi, prevede l’uso obbligatorio delle mascherine per i bambini al di sopra dei 6 anni, che hanno l’obbligo della frequenza della scuola primaria e pertanto lo Stato ha il dovere di indicare gli interventi da adottare per assicurare il massimo della protezione.

Per i bambini di età inferiore ai 6 anni, invece, non vi è l’obbligo di indossare la mascherina. Il motivo di questa scelta è dovuta alla difficoltà oggettiva di farla indossare ad un bambino di quell’età, ma anche perché la frequenza della scuola materna non è obbligatoria.

Cosa fare quindi?

L’Accademia Americana di Pediatria (AAP) ha elencato alcune raccomandazioni e chiarimenti sull’uso delle mascherine in età pediatrica che trova d’accordo i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

Secondo l’AAP i bambini sotto i due anni non devono indossare mascherine, non solo per l’oggettiva difficoltà, ma anche per il rischio di soffocamento, che rappresenta un fattore da non sottovalutare.

In alternativa potrebbero essere utilizzati cappellini con visiera trasparente che scherma occhi, naso e bocca, principali vie di ingresso del virus. Possono non indossare la mascherina i bambini affetti da patologie neurologiche o respiratorie, come anche i bambini che hanno difficoltà a toglierla da soli. Infine, non dovrebbero indossarla i bambini che con la mascherina si toccano molto più frequentemente il viso perché la protezione indotta dalla stessa sarebbe invalidata dal frequente contatto mani-viso. Questi bambini, con l’aiuto degli adulti, dovrebbero quindi adottare in ogni situazione un distanziamento superiore ad un metro.

Se il bambino passeggia, va in bicicletta, gioca all’aperto da solo o con un membro del suo stesso nucleo familiare non è necessario che utilizzi la mascherina. Quest’ultima diventa obbligatoria se ci si reca al supermercato, se si utilizzano mezzi pubblici di trasporto e in tutti i luoghi chiusi dove le distanze non possono essere mantenute e, per cui, anche nell’ambiente scolastico.

Affinché le mascherine siano efficaci è necessario che aderiscano bene al volto del piccolo coprendo naso e bocca. Quelle per adulti (10 cm x 20 cm circa) non assicurano questa aderenza se indossate dai bambini. 

Dai 2 anni di età in poi, si possono far utilizzare ai bambini le mascherine definite di “comunità” ovvero di stoffa lavabili e riutilizzabili, il cui uso è previsto dai DPCM, e certamente più idonee alla conformazione e dimensione del viso; in alternativa anche le mascherine in TNT possono avere ampio utilizzo.

Tali mascherine dovrebbero avere una lunghezza di circa 12 cm e una larghezza di 5 cm per poter aderire perfettamente al volto del bambino. 

Dopo i 6 anni e fino ai 12 anni potrebbero essere utilizzate mascherine in TNT di dimensioni maggiori (15 cm di lunghezza per 7,5 cm di larghezza). 

La AAP consiglia, e la SIPPS è d’accordo, che i bambini affetti da malattie croniche che necessitano di maggiore protezione dovrebbero utilizzare le mascherine FFP2. 

È importante insegnare ai bambini come usare la mascherina; lavandosi le mani con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica prima di indossarla e senza toccarla quando devono toglierla, ma aiutandosi dagli elastici. 

Naturalmente tutto questo dovrebbe essere presentato ai piccoli cittadini come un “gioco” che li aiuta a non ammalarsi. Per fare ciò è necessario l’intervento dei genitori, come in tutti i processi educativi, questi ultimi devono fare da modelli ed indossare per primi la mascherina, giocando con il bambino con modalità adeguate all’età. 

Non bisogna dimenticare, però, di spiegare ai bambini, anche se piccoli, quale sia la funzione della mascherina e perché sia così importante indossarla. Alcune soluzioni che facilitano l’accettazione di questo dispositivo potrebbero essere, ad esempio, farlo indossare al peluche o decorarlo con disegni del personaggio di animazione preferito.

Chiaramente quello a cui si aspira è che tutte le mascherine destinate all’età pediatrica si basino sul criterio di massima cautela per i bambini e per chi è accanto a loro. 

Dott.ssa Valeria Colucci

Farmacista di professione, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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