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Covid-19: si attende dall’AIFA il via libera per l’uso sperimentale di TOCILIZUMAB (RoActemra®)

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del progetto della multinazionale farmaceutica Roche. L’azienda ha creato un progetto: “Roche si fa in quattro”.

La Roche dispenserà gratuitamente il farmaco Tocilizumab (RoActemra®), già testato nei giorni scorsi a Napoli. Il farmaco si sta dimostrando efficace nei pazienti in terapia intensiva, nonostante è ancora troppo presto per valutarne una reale efficacia. Tocilizumab è in realtà usato contro una patologia autoimmune, l’Artrite Reumatoide. Tecnicamente il farmaco inibisce l’interleuchina-6, un importante proteina che si attiva durante i processi infiammatori.

Razionale scientifico ?

Molto sinteticamente, quando il Covid-19 attacca e prolifera a livello polmonare sviluppa una polmonite interstiziale. Il nostro organismo, per difendersi dall’attacco virale, attiva tutti i mediatori dell’infiammazione, tra cui le citochine e le interleuchine. Tra le interleuchine maggiormente rilasciate vi è sicuramente l’interleuchina-6 (IL-6).

Contrariamente a quanto si possa pensare, un eccessiva risposta antinfiammatorio del nostro organismo è dannosa all’organismo stesso. Utilizzando Tocilizumab si inibisce IL-6 frenando quella che tecnicamente prende il nome di “tempesta di citochine”. Tocilizumab agisce di fatto sull’infiammazione e non sul virus. I primi test sembrano essere incoraggianti, attendiamo ulteriori sviluppi.

L’AIFA?

L’agenzia italiana del farmaco NON ha ancora dato il via libera per la sperimentazione a livello nazionale e si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. Noi ci aspettiamo notizie positive. Intanto il farmaco ha dato una buona risposta nei pazienti trattati a Napoli negli ultimi giorni.

“Attualmente- spiega Paolo Ascierto – nove pazienti su undici che sono stati trattati con il Tolicizumab mostrano evidenti segni di ripresa. Di questi 11, 7 sono intubati e 4 hanno una marcata insufficienza respiratoria in reparto. Dei 7 pazienti intubati, 5 pazienti hanno avuto un miglioramento importante dei parametri di funzionalità respiratorio, uno è ancora stazionario e uno è morto nei giorni scorsi. Tutti i quattro pazienti critici ma che sono semplicemente ricoverati in reparto hanno segni di miglioramento clinico e addirittura uno di questi non è più in ossigenoterapia a intermittenza. Continuano le segnalazioni di efficacia del farmaco negli altri centri”.

 

 

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