
Oggi si può affermare con sicurezza che esiste un intimo legame tra la pelle e il cervello. Lo dimostra il fatto che il disagio psichico e lo stress possono manifestarsi sotto forma di inestetismi e disturbi quali orticaria, eczema, invecchiamento cutaneo precoce, alopecia, acne o cute impura e seborroica.
Ma non si tratta solo di un rapporto in negativo: profumi, texture (consistenza) e colori dei cosmetici possono avere un effetto positivo sulla pelle. Infatti, alcuni studi neuro-cosmetologici hanno analizzato l’attività neuronale dei partecipanti sottoposti a stimoli tattili, visivi, uditivi e olfattivi con prodotti cosmetici. I risultati hanno illustrato che la pelle appare più compatta, luminosa e idratata dopo l’applicazione di un prodotto polisensoriale cioè che stimola non solo il tatto, ma anche l’olfatto, attraverso il profumo, la vista, per esempio attraverso il packaging (confezionamento), e indirettamente il gusto, grazie ad attivi che richiamano per analogia alimenti come la frutta, la panna, il latte, il cioccolato.
Da queste considerazioni è nato il concetto di una “cosmesi integrale che tratta il fuori e calma il dentro”: la neurocosmesi.
Cos’è la neurocosmesi?
La neurocosmesi è una branca della biologia cutanea e della cosmetologia che si occupa di creare formulazioni cosmetiche che agiscono tanto sul corpo, quanto sulla mente, intervenendo su stress ossidativo, imperfezioni e invecchiamento. I neurocosmetici sono prodotti che stimolano sensazioni positive e migliorano l’umore, grazie alla texture, al packaging, al profumo e a principi attivi di nuova generazione capaci di stimolare il sistema nervoso e le terminazioni della pelle a rilasciare i neurotrasmettitori della felicità e dell’euforia, come serotonina e dopamina.
Quali sono i principi attivi dei neurocosmetici?
La principale caratteristica di questi attivi è la capacità di stimolare la produzione di dopamina e serotonina e, di conseguenza, il buonumore. Sono generalmente ingredienti di origine vegetale. Ne sono esempi il cioccolato o meglio il cacao che ha proprietà antinvecchiamento ed euforizzante e gli oli essenziale di pepe rosa e papavero blu che hanno anche degli effetti “meccanici” sulla pelle e migliorano la microcircolazione. Ultimamente è molto in voga lo zafferano: si sta dimostrando un principio attivo antietà interessante per le alte concentrazioni di antiossidanti (crocina e crocetina) che contiene ed è contemporaneamente paragonabile alla fluoxetina (antidepressivo Prozac), come dimostrato da un importante studio randomizzato in doppio cieco.
Nelle formule spesso si inseriscono anche i peptidi, come l’acetilsapeptide 8, che mimano gli effetti del botulino, distendendo i muscoli e le rughe.
A completare l’azione benefica dei neurocosmetici vi sono anche profumi, coloranti e specifici eccipienti (detti texturizzanti) in grado di conferire particolari sensorialità.
Le molecole profumate, in particolare gli oli essenziali, influenzano il sistema limbico e svolgono numerose attività fisiologiche:
- riduzione dell’appetito, ideale per le formulazioni corpo, snellenti e anticellulite
- miorilassante e botulino-simile, per attenuare le rughe d’espressione.
- purificante e illuminante per pelli grasse (es. cipresso, lavanda, ginepro, limone)
- lenitiva per pelli secche, sensibili o infiammate (camomilla, gelsomino)
- tonificante e uniformante l’incarnato, per pelli mature (finocchio, geranio, mirra, rosa, salvia sclarea)
Le molecole profumate però di norma non vengono incluse nelle formule destinate alle pelli sensibili, intolleranti o con psoriasi, per via della possibile reazione di sensibilizzazione o d’intolleranza.
In questi casi si opta per altri ingredienti nei neurocosmetici, come gli Omega 3 e 6, che rinforzano l’azione barriera dell’epidermide contro le aggressioni esterne, e i peptidi (carnosina, argirelina) che mantengono turgore e tensione nella pelle stimolando la produzione di collagene ed elastina.
La texture
La consistenza di un prodotto è molto importante: ci sono texture che più di altre stimolano le molecole della felicità. Si tratta di:
- mousse: grazie alla presenza di aria hanno un’azione particolarmente delicata e un tocco piacevole sulla pelle.
- sieri vellutanti, più densi rispetto a quelli in gocce, che danno una sensazione di leggerezza al tatto e di completo comfort.
- oli, soprattutto di derivazione vegetale: delicati, seboaffini e dalla texture calda e vellutata
- creme-gel: sono corpose ma al tempo stesso leggere.
A chi è più adatta la neurocosmesi?
Salvo particolari allergie o problematiche, la neurocosmesi può prendersi cura di qualsiasi tipo di pelle, anche quella dei bambini, sebbene la principale applicazione di questo tipo di cosmetici sia rivolta a contrastare gli effetti dello stress e dell’invecchiamento.
“Neurocosmesi, psicocosmesi e neuroscienze: cosa sono?” di Simone Augusto Lombardi e Annamaria Ratti
“La divina cosmesi” di Umberto Borellini
Conferenza “Neurocosmesi e Cosmetogenetica: due parole chiave per la longevità cutanea” di Umberto Borellini