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Fondotinta: da cosmetico decorativo a cosmetico funzionale

C’è chi predilige un make-up naturale, chi lo preferisce più marcato e chi non abbandona mai il look acqua e sapone. Perché l’importante, si sa, è stare bene con se stessi, con o senza trucco.

Quando la cute presenta inestetismi ben visibili (es. angiomi, vitiligine, cicatrici, esiti di acne o ustioni), tuttavia, il supporto di alcuni tipi di make-up, declinati in trattamenti specifici (es. camouflage), può rivelarsi un valido aiuto per vivere più serenamente i rapporti sociali.

Ci sono degli studi in merito?

Numerose ricerche scientifiche, riportate in letteratura, hanno indagato il ruolo del make-up nella percezione che ognuno ha di se stesso. 

Prendendo in esame i parametri “disomogeneità dell’incarnato” e “luminosità della pelle”, è stato valutato, ad esempio, l’impatto che il trucco ha sull’età percepita.

Alla luce dei dati raccolti, è stato evidenziato che il colore più chiaro ed omogeneo del viso, dato da un make-up ben realizzato, è in grado influenzare significativamente l’età percepita del soggetto.

Altri studi hanno messo in correlazione l’utilizzo del make-up con la qualità della vita: si è fatto riferimento non solo ad individui adulti, ma anche a bambini ed adolescenti con anomalie dermatologiche visibili e spesso causa di difficoltà nei rapporti sociali.

Cosa è emerso? Che l’introduzione del make-up nella beauty routine dei soggetti con inestetismi cutanei evidenti può migliorarne notevolmente le condizioni di vita. 

Qual è il prodotto make-up per eccellenza che ricade in quest’ottica di “trucco funzionale”?

Semplice: il fondotinta. Nato per donare sfumature diffuse e luminosità all’incarnato e, di conseguenza, per amplificare la bellezza dei tratti del viso, il fondotinta sta diventando un cosmetico sempre più funzionale al trattamento della pelle, oltre che alla sua decorazione.

Basti pensare all’avvento dei fondotinta con fattore di protezione solare; o a quelli che vantano un’azione dermoprotettiva, data dagli ingredienti idratanti, sebonormalizzanti, antimacchia o antiaging.

Da dove ha origine l’evoluzione nella funzione del fondotinta?

Il tutto è nato dal successo delle cosiddette “creme alfabeto”, meglio note come:

  • BB Cream (“Blemish – imperfezione – Balm” o “Blemish Base”);
  • CC Cream (“Color Control Cream” o “Color Correcting Cream”);
  • DD Cream (“Dynamic Do-all Cream” o “Daily-Defence Cream”).

Quali fattori hanno, infatti, contribuito alla loro diffusione?

In primo luogo, sicuramente la facilità e velocità di utilizzo. 

Il fatto che siano prodotti multifunzione, in grado cioè di idratare/proteggere la pelle e contemporaneamente coprire/correggere alcuni inestetismi, ha determinato il resto: proprio per tale motivo, vengono definite creme “All in one”.

Quali sono le generalità delle BB Cream?

Le BB Cream (“Blemish – imperfezione – Balm” o “Blemish Base”) sono:

  • Meno coprenti del fondotinta;
  • Ricche di ingredienti idratanti;
  • Protettive, spesso anche nei confronti delle radiazioni UV (in genere con SPF medio);
  • Particolarmente adatte alle esigenze delle pelli giovani o per coloro che desiderano una pelle luminosa, fresca ed omogenea, con una texture leggera, non coprente ma uniformante; per tale peculiarità sono spesso richieste anche dagli uomini.

E le CC Cream? Quale aspetto le differenzia dalle BB Cream?

Lo scopo: mentre le BB Cream si focalizzano sull’idratazione/protezione della pelle, le CC Cream (“Color Control Cream” o “Color Correcting Cream) hanno come obiettivo principale il controllo della tonalità di colore. Vanno, infatti, ad uniformare l’incarnato e a correggere maggiormente le imperfezioni dovute ad alterazioni della pigmentazione cutanea. Sono indicate per pelli più mature, poco omogenee, grigiastre, spente, caratterizzate da discromie cutanee con stadi iniziali di photo-aging.

E le DD Cream?

Le DD Cream (“Dynamic Do-all Cream” o “Daily-Defence Cream), utilizzate soprattutto negli USA e nei Paesi Asiatici, si propongono di proteggere la cute dall’invecchiamento crono e fotoindotto, per contrastare come un vero antiaging multifunzione i segni del tempo sulla pelle. 

Sono l’ideale per le pelli mature: aiutano, infatti, a levigare e uniformare la cute, senza appesantire i tratti del viso.

Quali sono i plus delle “creme alfabeto”?

La presenza in formula di:

  • Filtri solari, che assicurano quel fattore di protezione solare giornaliero al quale non si dovrebbe mai rinunciare, neanche in inverno;
  • Ulteriori attivi funzionali, capaci di apportare un’azione cosmetica mirata qualunque siano la tipologia cutanea e l’età dell’utilizzatore. Qualche esempio? Le BB, CC, DD Creams per pelli mature contengono, generalmente, sostanze depigmentanti, antiaging (es. antiossidanti), antirughe, ad effetto lifting (es. polveri ottiche in grado di riempire le rughe, riflettendo la luce per un effetto uniformante e naturalmente radioso) ed idratanti.

E i limiti?

  • La ridotta varietà di nuances di colore: spesso sono disponibili, infatti, due o tre colorazioni e, di conseguenza, non a tutti i fototipi corrisponde una tonalità idonea;
  • Il tempo di tenuta limitato, una questione da non sottovalutare nel caso di cute con inestetismi importanti.

Come scegliere il prodotto più idoneo alle proprie esigenze?

Quando ci si approccia alla scelta delle cosiddette “creme alfabeto”, è sempre consigliabile:

  • dare uno sguardo agli ingredienti che compongono il prodotto;
  • controllare in etichetta il livello di protezione solare;
  • selezionare la nuance capace di assecondare al meglio il proprio fototipo cutaneo;
  • in caso di inestetismi cutanei molto evidenti, optare per il fondotinta tradizionale.

Cosa ci riserverà il futuro?

Continuando con l’alfabeto, avremo a disposizione le EE Cream (“Excellent Eco-sustainable Cream”), ossia formule perfezionanti, rispettose della pelle e dell’ambiente.

Nell’attesa, è buona norma ricordare che il benessere della pelle passa attraverso un corretto regime cosmetologico: è fondamentale detergere accuratamente il viso (mattina e sera), per poi passare all’idratazione e alla protezione. Sono proprio questi quei gesti chiave che assicurano equilibrio e bellezza.

Per concludere

Da prodotto decorativo a cosmetico sempre più funzionale: che cosa ci si aspetta oggigiorno da un fondotinta? Che sia in grado non solo di abbellire la pelle, ma anche di rispettare le necessità individuali e di trattare perfino le alterazioni cutanee. 

A tal proposito, la moderna cosmetologia e le industrie del settore stanno investendo numerose risorse nello studio di formulazioni cosmetiche non solo altamente performanti e all’avanguardia, ma sempre più capaci di soddisfare le esigenze delle differenti tipologie di pelle.

La netta suddivisione tra make-up e skincare è, dunque, ormai un lontano ricordo. 

E allora? Di che cosa si parla? Semplice: di beauty care.

FONTI

MakeUp Technology Autunno-Inverno 2021

www.aideco.org 

Dott.ssa Elena Pascucci

Laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche. Master di II livello in Scienza e tecnologia cosmetiche. Si occupa della stesura di articoli di dermocosmesi.

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