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Detersione intima: uomo, donna e bimbi

Ci prendiamo davvero cura nel modo più corretto della nostra igiene intima?

Chi per pigrizia, chi per disinformazione, chi per il poco tempo a disposizione, molte volte l’igiene intima passa in secondo piano nelle nostre vite frenetiche. Nulla potrebbe essere più sbagliato: la detersione intima non va sottovalutata!

Se usata nel modo corretto, risulta un’arma vincente contro infezioni recidive e acute occasionali.

Anche sotto la doccia!

Bagnoschiumi, bagnodoccia e gel doccia non vanno bene per detergersi dappertutto. Il pH della pelle varia a seconda delle zone, e, a livello intimo, l’equilibrio è molto delicato: usare prodotti per la detersione per il corpo, spesso ricchi di tensioattivi, può alterare questo già precario equilibrio, creando una condizione favorevole per l’insediamento di agenti infettivi, come funghi e batteri. Questi poi, complice un ambiente umido alimentato dalle forti temperature esterne, una cura antibiotica, un indebolimento del sistema immunitario, possono dare il via ad un’infezione più o meno acuta.

Per questo motivo, anche sotto la doccia è opportuno utilizzare un detergente specifico: in questo modo non si scompensa l’equilibrio della flora batterica e il pH non si altera.

Attenzione al pH!

Se per la popolazione maschile basta utilizzare un detergente a pH neutro per la pulizia quotidiana, e prediligere una detersione con prodotti a pH acido nei casi di infezione, per la popolazione femminile il discorso si complica.
Bambine, donne in età fertile e in post menopausa subiscono dei cambiamenti ormonali che portano ad una modifica del pH della mucosa.

Per un uso quotidiano, il detergente intimo più indicato è sempre quello a pH neutro, un valore che permette il buon mantenimento della flora batterica, poichè non permette la proliferazione di agenti che causano un’infezione: l’utilizzo frequente e giornaliero di un prodotto a pH acido porta infatti all’insorgenza di resistenza batterica.

Nel caso di infezioni, di origine batterica, virale o fungina, si può invece usare un detergente a pH 3.5, in modo da creare un ambiente sfavorevole alla proliferazione di agenti patogeni. Bimbe e ragazze che non hanno ancora avuto il primo menarca, invece, devono prediligere, in caso di infezioni, detergenti intimi a pH 4.5, meglio se con l’aggiunta di estratti di calendula e malva. Questo valore è quello che si avvicina di più al pH prepuberale; così facendo non si altererà il successivo cambiamento di pH conseguente alla fisiologica evoluzione ormonale.

Una corretta detersione intima può aiutare anche nel post-menopausa: è infatti consigliabile, in questa specifica fase ormonale, usare detergenti a pH 7.0, indicati anche per il trattamento della secchezza vaginale, con un’azione lenitiva ed emolliente.

Per concludere, non bisogna mai dimenticare che l’alimentazione è importante, e lo è anche in questo caso: mangiare troppo spesso alimenti che tendono ad infiammare le vie urinarie o a creare scompensi a livello della flora batterica che protegge il nostro organismo, può creare una condizione favorevole allo sviluppo di agenti patogeni.

Dott.ssa Laura Ciarletta

Laureata in Farmacia. Nutre una profonda passione per la fitoterapia e la medicina alternativa come supporto alla medicina tradizionale.

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