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“The autumn foliage” e le proprietà di alcune sostanze organiche naturali

Durante la stagione autunnale i boschi o i parchi delle città diventano teatri dove poter ammirare uno degli spettacoli più belli messi in scena dalla natura: the autumn foliage.

Le foglie degli alberi e degli arbusti decidui assumono in questo periodo varie tonalità di giallo, arancione, rosso, viola e marrone, offrendo agli occhi dell’uomo un mosaico di caldi colori che appagano i sensi.

Perché le foglie cambiano colore

Il cambiamento di colore delle foglie in autunno è legato alla diminuzione progressiva della clorofilla, il pigmento contenuto nei cloroplasti che conferisce il colore verde alle foglie. La clorofilla assorbe la componente blu e rossa della luce solare riflettendo quella verde che noi percepiamo ed è in grado, catturando l’energia solare, di innescare la fotosintesi clorofilliana. Quest’ultima è il processo chimico con il quale le piante trasformano sostanze inorganiche come acqua e anidride carbonica, in sostanze organiche come gli zuccheri, necessari alla crescita della pianta: il prodotto di “scarto” di questo processo è l’ossigeno, fondamentale per la nostra sopravvivenza.

La minore quantità di clorofilla fa sì che si manifestino altri pigmenti già presenti nelle foglie, ma mascherati dalla sua più alta concentrazione (Teoria del colore sottrattivo di una foglia, David Lee, 1973 – Università Internazionale della Florida).

Il colore arancione è dovuto ai carotenoidi, il giallo alle xantofille, il rosso e il viola agli antociani. Il grigio invece è indice della degradazione dei cloroplasti e della morte della foglia. 

L’abscissione – o distacco – della foglia avviene in un punto preciso del picciolo in cui cellule si modificano morfologicamente. Ciò accade quando il sole diventa meno intenso e diminuiscono le temperature. Gli alberi attivano un meccanismo di rallentamento del metabolismo e le foglie si staccano dai rami affinché sia ottimizzato il recupero dei nutrienti dal tronco, dai rami e dalle radici. 

Proprietà delle sostanze organiche naturali tipiche dell’autumn foliage

Partendo dal presupposto che la variazione dei colori autunnali è strettamente correlata al patrimonio genetico delle diverse specie e che l’intensità e la sua durata dipendono dall’ambiente, vediamo quali sono le proprietà delle sostanze organiche naturali che la determinano.

Nelle piante la funzione dei carotenoidi è duplice: sono di supporto alla fotosintesi assorbendo parte della luce che non viene assorbita dalla clorofilla; agiscono come fotoprotettori (la fotosintesi stessa è una fonte di stress ossidativo e i carotenoidi agiscono come antiossidanti).

Gli antociani normalmente non sono presenti nelle foglie e quindi non intervengono nella fotosintesi; la loro produzione aumenta in condizioni di stress della pianta come il freddo o l’invecchiamento. La loro funzione è di protezione (in particolare dai raggi UV del sole nelle piante giovani). Fanno eccezione alcune specie come l’Acer Palmatum che invece presentano foglie rosse durante tutta la loro vita perché la concentrazione di antocianine supera quella di clorofilla.

Sia i carotenoidi che gli antociani, grazie ai loro colori, difendono la pianta anche dall’attacco degli afidi. Il colore degli antociani risulta utile anche per la riproduzione della pianta, in quanto attira gli insetti impollinatori.

Nell’uomo invece i carotenoidi, una volta introdotti nell’organismo attraverso l’alimentazione (carote, zucca, albicocche, peperoni, anguria, spinaci, cavolo, prezzemolo), svolgono diverse funzioni:

  • Vitaminica: il β-carotene ad esempio, grazie all’enzima carotenasi, viene trasformato in vitamina A nel fegato;
  • Antiossidante: contrastano l’attività dei radicali liberi e contribuiscono in tal modo a prevenire l’insorgenza di alcune patologie. Recenti studi correlano l’insorgenza di alcuni tumori alla carenza di carotenoidi nel nostro organismo; la luteina invece risulta efficace nel prevenire la degenerazione maculare senile;
  • Anti-invecchiamento: i carotenoidi contrastano l’invecchiamento precoce della pelle.

Gli antociani sono importanti per il benessere del nostro organismo. Contenuti in frutti di bosco, melanzane, uva nera, ciliegie e bietola, hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anti-invecchiamento. Risultano infatti utili nel preservare sano il sistema cardiocircolatorio; influiscono positivamente sulla microcircolazione prevenendo anche la fragilità capillare; coadiuvano la risoluzione di sindromi come le emorroidi o le varici. Stimolano inoltre la risposta del sistema immunitario contro i patogeni, riducendo le principali manifestazioni dell’infiammazione. Hanno anche azione antiedemigena. Sono adoperati come additivi alimentari per conferire colore ad esempio alle marmellate.

Conclusioni

La natura in autunno? Una tavolozza dai tanti colori e dalle mille sfumature, dove il giallo si mescola con l’arancione, il rosso con il marrone, il viola con il blu. E tutto grazie a sostanze organiche naturali, che sono un prezioso gioiello da custodire e preservare per le molteplici proprietà che possiedono.

 

 

Fonti

  • https://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/in-evidenza/2010/11/17/colori-dautunno-il-foliage/;
  • https://www.focus.it/ambiente/natura/perche-in-autunno-le-foglie-cambiano-colore;
  • https://www.humanitas.it
  • https://www.fondazioneveronesi.it
Dott.ssa Morgana Pisano

Laureata in Farmacia, appassionata di divulgazione scientifica e scrittura di storia della scienza.

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