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Disidrosi: sintomi e trattamento

Finalmente è arrivata l’estate, il sole splende e oltre alla gioia estiva porta con sé tanta afa e tanto sudore.

In questo periodo diverse persone notano la comparsa di bollicine sulle mani e sui piedi: si tratta di disidrosi, una dermatite innocua se trattata bene e per la quale forse non dobbiamo incolpare solo il sudore.

La disidrosi 

La disidrosi, detta anche eczema disidrotico o eczema palmoplantare acuto, è una causa comune di dermatite di mani e piedi negli adulti.

Si tratta di un’eruzione vescicolare ricorrente che colpisce i palmi delle mani, le piante dei piedi o entrambi. È spesso pruriginosa e generalmente compare all’improvviso, creando piccole vescicole piene di acqua che rappresentano la caratteristica clinica di questo disturbo.

Le vescicole generalmente compaiono sul palmo delle mani, ai lati delle dita e sulla pianta dei piedi e rimangono per circa 3-4 settimane. In questo periodo si seccano per poi lasciare la pelle molto arrossata e sensibile.

Cause

La disidrosi è più comune nei giovani adulti e colpisce allo stesso modo uomini e donne. Nonostante la causa sia ancora poco chiara, è spesso associata alla dermatite atopica e alle allergie primaverili.

In alcuni casi, la comparsa delle vesciche è legata ai raffreddori allergici (rinite allergica), tipici della stagione primaverile/estiva.

Il termine disidrosi fu usato per la prima volta nel 1873 per descrivere la formazione di vescicolette sui palmi delle mani e sulla pianta dei piedi. Inizialmente si credeva fosse correlata alle ghiandole sudoripare. Non vi sono tuttavia evidenze che questa manifestazione sia correlata ad una loro anomalia, per quanto in estate è più frequente che si presenti: la pelle infatti risulta più irritata dal sudore e non sempre la traspirazione cutanea è efficiente. 

Sintomi

La disidrosi si manifesta con appunto la formazione di vescicole tese, chiare e piene di liquido che possono crescere di forma e dimensione. Possono avere un aspetto profondo e, nei casi più gravi, possono estendersi all’area palmare e interessare tutto il palmo della mano e la pianta del piede.

La diagnosi è per lo più clinica e suggerita da un’eruzione cutanea ricorrente ad esordio acuto con vescicole e bolle localizzate nelle dita che si estendono alle superfici palmari delle mani.

La disidrosi è infatti generalmente un fenomeno acuto, che insorge in modo improvviso e sporadico. In alcuni casi tende a cronicizzare, presentandosi periodicamente, magari in particolari stagioni dell’anno o dopo il contatto con determinate sostanze.

Trattamento 

La gestione della disidrosi si concentra sul trattamento delle eruzioni acute e sulla cura della pelle a lungo termine.

Nella fase acuta si basa sulla gravità dell’eczema, che viene valutata in base al numero di vescicole, al prurito e al livello di irritazione.

I casi da lievi a moderati si presentano con poche lesioni che non coinvolgono l’intera superficie palmare o plantare, eritema lieve, prurito non invalidante e nessun dolore o fastidio significativo. Vengono trattati con corticosteroidi topici (creme e unguenti) e inibitori della calcineurina.

La malattia grave viene invece trattata con corticosteroidi sistemici per evitare le infezioni secondarie delle lesioni.

Quando i trattamenti non portano miglioramenti in circa due settimane si prendono in considerazione ulteriori esami per infezioni batteriche, fungine e virali, con test cutanei e biopsia cutanea.

Negli ultimi anni è stata molto usata per la disidrosi refrattaria anche la terapia topica con psoraleni e ultravioletti A (PUVA).

Essendo una causa comune di dermatite alle mani la sua identificazione in base alle caratteristiche cliniche è fondamentale per differenziarla da altre condizioni.

Per alleviare la sensazione pruriginosa risultano utili anche gli impacchi freddi sulla zona interessata, l’assunzione di antistaminici (come la difenidramina) e le pomate a base di amamelide grazie alla sua funzione lenitiva ed antinfiammatoria.

Prevenzione

Esistono diversi fattori di rischio per l’insorgenza della disidrosi quali dermatite atopica, esposizione ad allergeni da contatto e/o irritanti, fumo, esposizione alla luce ultravioletta e uso di immunoglobuline per via endovenosa. Inoltre l’insorgenza degli eczemi è favorita anche da fattori quali stress e dall’esposizione a metalli come cromo, cobalto e nichel.

 

Fonti

“Dyshidrotic Eczema: A Common Cause of Palmar Dermatitis” – Paola Michelle Calle Sarmiento, Juan Jose

Chango Azanza – Internal Medicine, Catholic University of Cuenca, Cuenca, ECU – University of Connecticut

School of Medicine, Farmington, USA.

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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