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Il Covid-19 può causare la caduta dei capelli?

Quante conseguenze a livello psicologico ha il Coronavirus SARS-CoV-2? Tante. Troppe. Una fra le tante? Più del 30% delle persone che contraggono l’infezione da Covid-19 riporta una caduta dei capelli copiosa, fatta di intere ciocche perse. Nel 90% dei casi la perdita di capelli si manifesta dopo due o tre mesi dalla guarigione. Si tratta di una caduta eccessiva che si nota al lavaggio, con la spazzolatura o anche semplicemente passando le dita fra i capelli durante il giorno. Ma perché la perdita di capelli che molti soggetti sviluppano in seguito al recupero da Covid-19 potrebbe non essere così inaspettata?

Procediamo con ordine.

Quando si assiste, in genere, alla caduta temporanea dei capelli?

Semplice: la caduta temporanea dei capelli si verifica normalmente dopo una febbre o in seguito ad una malattia.  Alcuni mesi dopo aver avuto una febbre alta o essersi ripresi da una malattia, infatti, molte persone presentano una perdita di capelli cospicua. Si tratta di quel fenomeno noto come Telogen effluvium. In parole semplici? Più capelli del normale passano contemporaneamente nella fase di caduta (telogen) del ciclo di vita del capello. 

Una febbre o una malattia, dunque, possono portare più capelli nella fase di caduta. E ormai lo sappiamo tutti: la febbre è uno dei principali sintomi del Covid-19. Tale perdita di capelli può durare dai sei ai nove mesi prima di arrestarsi. E a questo punto cosa succede? In genere, la caduta si arresta e, a poco a poco, la chioma del soggetto torna alla normalità.

Ci sono degli studi in merito?

Risposta affermativa: nello studio “Telogen effluvium: a sequela of Covid-19″, riportato sull’International Journal of Dermatology, sono state prese in esame 10 donne senza una storia pregressa di perdita di capelli, con un diverso background etnico e con un’età media di 55 anni. Tutte erano risultate positive al Covid-19 con test in laboratorio (test PCR e test degli anticorpi). Nello specifico: 

  • sei avevano presentato sintomi lievi;
  • quattro avevano sviluppato la malattia in forma più grave, rendendo necessario il ricovero ospedaliero.

Tutte e 10 le donne hanno assistito ad un’eccessiva perdita di capelli a settimane/mesi dall’infezione: i capelli cadevano a ciocche e si assottigliavano lungo l’attaccatura. Oltre al Covid-19, le pazienti non hanno segnalato alcuna nuova condizione medica, farmaci o modifiche dello stile di vita. Alcune delle donne esaminate presentavano altri fattori di rischio per la caduta dei capelli: si trattava però di problemi cronici, che non spiegavano l’insorgenza acuta di tale perdita.

I risultati di tale studio? 

Gli esami clinici hanno rivelato una perdita di volume dei capelli non cicatriziale, un diradamento pronunciato e un Pull Test positivo in tutte le pazienti. In che cosa consiste questo test? Si tratta di un semplice esame diagnostico, eseguito tirando dolcemente una ciocca di capelli e osservando la modalità con cui questi ultimi si staccano. Data la mancanza di segni e sintomi di altre cause di caduta dei capelli, quali una malattia autoimmune, una carenza vitaminica o anomalie ormonali, unita al fatto che tutte le donne prese in esame erano da poco guarite dal Covid-19, alle pazienti è stato diagnosticato il Telogen effluvium.

Quale altro fattore può determinare la caduta temporanea dei capelli?

Anche in questo caso la risposta è semplice ed è probabilmente la più gettonata quando si pensa alla caduta dei capelli: lo stress. Chi, guardando la propria spazzola piena di capelli al termine dell’ultimo tentativo di districarli, non ha comunicato con fare deciso al proprio riflesso allo specchio: “Sono troppo stressata/o; devo trovare una soluzione! Non posso continuare così.” 

Anche i soggetti che non hanno avuto febbre e che non hanno contratto il Covid-19, quindi, possono comunque presentare una caduta dei capelli considerevole. Lo stress emotivo, infatti, può portare e forzare più capelli del normale nella fase di caduta. E chi non si sente stressato e ansioso di questi tempi, con una pandemia che non ci dà tregua da più di un anno?

Come si verifica la caduta dei capelli quando la causa principale è lo stress?

Anche in questo caso, la caduta dei capelli inizia circa due o tre mesi dopo l’inizio dello stress. Come è consigliabile comportarsi? Anche se vedere i propri capelli cadere a ciocche non contribuisce sicuramente a ridurre lo stress, è importante cercare di alleviarlo. È quasi banale dirlo ma: solo quando non si soffre più di stress, l’eccessiva caduta dei capelli termina. Lo so…spesso la teoria è più semplice della pratica.

Quando la caduta dei capelli è dovuta a febbre, malattia o stress, i capelli tendono a tornare alla normalità da soli?

Sì: possiamo tirare un sospiro di sollievo. Il segreto? Dargli tempo. Man mano che i capelli ricrescono, sarà possibile notare dei peli corti tutti della stessa lunghezza, a partire dall’attaccatura dei capelli. Le chiome tendono a ritrovare il loro normale vigore entro sei/ nove mesi nella maggior parte degli individui. 

È bene comunque sottolineare che il numero normale di capelli che ognuno di noi perde nell’arco di una giornata è fra i 100 e i 200 circa. Come comportarsi se si teme di perderne troppi? È consigliabile spazzolare delicatamente la chioma e contare i capelli che cadono. Perché sì: perdere tra i 100 e i 200 capelli al giorno è normale.

Cosa fare, invece, se si sospetta che la caduta dei capelli sia causata da qualcosa di più del Telogen effluvium da stress, febbre o malattia?

Per l’ennesima volta risposta a tratti banale: rivolgersi ad uno specialista! 

FONTI

Wiley Online Library, “Telogen effluvium: a sequela of Covid-19″

www.myskin.it

American Academy of Dermatology Association

Dott.ssa Elena Pascucci

Laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche. Master di II livello in Scienza e tecnologia cosmetiche. Si occupa della stesura di articoli di dermocosmesi.

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