fbpx

“Postura, il radiofaro del Benessere”

La postura rappresenta l’espressione corporea delle molteplici interazioni tra le componenti strutturali, fisiologiche e mentali emotive della persona, del suo vissuto, di come agisce nel presente e come processa il futuro. 

Triangolo della salute

Questa definizione trova contrappunto nel “triangolo della salute” dove ogni lato rappresenta rispettivamente la struttura (apparato ortostatico), la biochimica nutrizionale (fisiologia) e la parte emotiva (vissuto e processi mentali). Ognuno di questi tre aspetti può influenzare biunivocamente gli altri. Chiaramente più queste componenti fondamentali comunicano armoniosamente, in equilibrio tra loro, più il triangolo risulterà equilatero a indicare la massima vitalità ed espressione corporea. 

Come si effettua la valutazione posturale?

Per valutare la struttura occorre raccogliere dati antropometrici, le evidenze statico/dinamiche, valutare l’influenza del recettore visivo e vestibolare, il grado di propriocezione della persona e il recettore podalico. 

Un importante strumento che la tecnologia ci ha ultimamente messo a disposizione è la pedana stabilometrica con feedback visivo e sensore tronco. Essa ci permette di valutare perfettamente lo scarico vettoriale della massa corporea rispetto al baricentro (rappresentato dall’intersezione degli assi anteroposteriore e mediolaterale). In posizione eretta il nostro corpo definisce un perimetro rilevabile, dettato dalle contrazioni muscolari che la persona effettua per mantenere tale posizione; è possibile analizzare la lunghezza del perimetro e l’area descritta, evincendo quindi il parametro di stabilità. Questo test va effettuato sia con gli occhi aperti (recettore visivo attivato), sia con gli occhi chiusi (test di Romberg) per escludere eventuali problematiche neurologiche e valutare l’influenza del vestibolo nella descrizione della curva. Idealmente le due curve dovrebbero sovrapporsi, qualora questo non avvenga è quindi possibile valutare l’influenza e il conseguente campo di miglioramento dell’apparato oculare o vestibolare. 

Dal punto di vista dinamico è interessante a questo punto valutare come la persona reagisce rispetto alla situazione statica contingente a uno stimolo propriocettivo. Questo test è fondamentale per riconoscere eventuali compensazioni o consolidamenti di atteggiamenti posturali scorretti. Si va quindi a testare la capacità dei recettori corporei di informare correttamente il reclutamento neuromuscolare volontario. Da questo test si evidenziano inoltre quali catene cinetiche sono in deficit e quali invece hanno sviluppato un ipertono.

 

Un’altra importante rilevazione da effettuare è l’analisi podografica. È infatti acclarato come uno scorretto appoggio del piede possa portare a livello ascendente a problematiche strutturali. Verificare biomeccanicamente il corretto svolgersi dell’elica podalica effettuata dal piede durante la fase di cammino ci indica come le forze vettoriali vengano scaricate, correttamente o meno, dal piede e dalle sue articolazioni.

Biochimica nutrizionale

È di notevole importanza altresì valutare lo stato biochimico nutrizionale della persona.

Esso infatti non influenza solamente la fisiologia e il buon ordinamento metabolico, ma anche la struttura. È infatti acclarato come lo stato organico, attraverso le connessioni dettate dai plessi nervosi, influenzi anche la muscolatura. Un esempio su tutti ne è la muscolatura del diaframma condizionato sia dall’azione respiratoria (polmoni), che dall’azione congiunta di stomaco e fegato. Diretta è anche la connessione tra l’acidosi corporea derivante da una scorretta alimentazione e il buon ordinamento muscolare dettato dal fatto che le cellule muscolari espletano in massima efficienza le loro funzioni in regime di acquosità. In questo caso, per valutare la situazione fisiologica organica, la tecnologia ci viene incontro con la bilancia impedenziometrica, essa ci dà un chiaro quadro della composizione corporea in termini di percentuale di grasso, percentuale di acqua, percentuale di massa muscolare, riferimenti precisi delle funzioni metaboliche e funzionali organiche. 

Che influenza ha il nostro stato emotivo sulla nostra postura?

Per quanto riguarda la parte mentale/emotiva mi limiterò, oggi, nel dire che riveste un ruolo molto importante sull’atteggiamento posturale della persona. Basti pensare a tutte le problematiche miotensive derivanti da stess (eustress o distress) o agli atteggiamenti posturali derivanti da un vissuto, da un’emozione o da un ricordo che risiede nella memoria muscolare di ognuno. Spesso, patologie come la depressione e stati ansiogeni riferiscono, per esempio, atteggiamenti posturali di chiusura. Diventa quindi importante valutare tutti questi aspetti e affidarsi ad un esperto per arrivare alla risoluzione di queste problematiche.

In conclusione si può asserire che la postura sia la rappresentazione aulica del nostro benessere, una fiera immagine di noi stessi, di come ci nutriamo, di cosa scegliamo, di come processiamo e viviamo al meglio le nostre emozioni. 

Bibliografia:

  • Netter atlante di anatomia umana, Frank H. Netter, M.D.;
  • Kinesiologia applicata, Synopsis, David S. Walther, DC;
  • Enciclopedia Treccani, Dizionario di Medicina.
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments